LA PACE COME BILANCIAMENTO MILITARE

Il negoziato per un armistizio, e ancor più per una pace, ha una base “giuridica” e una base militare. Può sembrare strano che, quando già si è arrivati allo scontro armato, si parli ancora di diritto. Ma, se esistono guerre di pura aggressione, ne esistono anche “in buona fede”. Tanto che Carl von Clausewitz ha potuto dire che la guerra … Continua a leggere

ARRENDERSI?

Quando è il caso di arrendersi, in una guerra? Domanda semplice, risposta complicata. Innanzi tutto bisogna vedere la situazione sul terreno, poi chi è il nemico e quali sono le sue intenzioni (almeno quelle previste) e infine sperare di non sbagliare. Nessuno si arrenderebbe mai se reputasse di essere sul punto di vincere. E viceversa il problema non si pone … Continua a leggere

KIM FOR PRESIDENT

I problemi più difficili non sono quelli drammatici e ovvi, tipo: “Siete per la pace o per la guerra?” I problemi più difficili sono quelli in cui ambedue le soluzioni sono critiche, ambedue contengono lati positivi e lati negativi, lati morali e lati immorali. È questa la ragione per la quale il grande tragico francese Pierre Corneille ha spesso scelto, … Continua a leggere

LE RESPONSABILITA’ DEL POPOLO RUSSO

Nel 1956 ho odiato l’Unione Sovietica per il suo intervento in Ungheria ma nel mio cuore ho salvato il popolo russo. Stalin era morto da soli tre anni e tutti quelli che erano stati complici erano ancora al potere. Non era strano che continuassero a comportarsi nell’usato modo barbarico. E il popolo non era nemmeno autorizzato a interloquire. I russi … Continua a leggere

COI RUBLI PAGHEREMO PIU’ CARO IL GAS?

Dire che l’ignoranza possa essere un vantaggio è certamente azzardato. E tuttavia perché, nella favola di Andersen, il bambino è l’unico a gridare che l’imperatore è nudo? Perché non si rende conto del rischio e perché – ignorando tutto ciò che se ne era detto, e non potendo esserne influenzato – ha creduto ai suoi occhi. Ora abbiamo un caso … Continua a leggere

DEBITO PUBBLICO E RISPARMIO PRIVATO

Se lo Stato possa eventualmente pagare il debito pubblico confiscando il risparmio privato e il patrimonio immobiliare 1 Nel mondo primitivo l’uomo delle caverne è autonomo. Si procura da sé il cibo, e il “vestiario”. Vive molto miseramente ma non ha bisogno di nessuno. Al massimo collabora con gli altri maschi alla caccia e alla raccolta di vegetali commestibili. 2 … Continua a leggere

IL PIACERE DI AMARE

Indubbiamente è piacevole sentirsi amati. Ci si sente apprezzati, accuditi, protetti. Sentirsi amati corrisponde al sogno dell’egoista: quello cioè di avere tutto senza dovere nulla, perché qualcuno è pronto a servirci e a fare ciò che può renderci felici. Messa giù così, sembra si sia descritto un mostro. Ma non è esatto. Si è soltanto descritta la situazione naturale del … Continua a leggere

LA LUNGA MEMORIA DELL’UCRAINA

Quando ero un bambino e sono arrivati gli Alleati non soltanto non ci hanno maltrattati ma ci hanno aiutati dal punto di vista alimentare. E da allora sono filo-anglosassone. Del resto la simpatia per quel mondo è stata ripetutamente confermata in seguito, ed ecco che l’imprinting si è trasferito nel Dna. La memoria dei popoli si forma così. Anche se … Continua a leggere

RESA O RESISTENZA?

L’attualità ci propone un dilemma che possiamo denominare: “Resa o resistenza?” Volodymyr Zelensky, in questo seguito dall’eroico popolo ucraino, ha annunciato sin dal principio la resistenza ad oltranza. Se necessario fino alla morte. Molti – in perfetta buona fede e per amore di quell’infelice popolo – chiedono: “Se il finale è già scritto, se la Russia non può che vincere … Continua a leggere

Una notizia

Ho scritto un paio di curricula vitae non per chiedere un lavoro ma per dire a qualche amico chi sono e che cosa sono stato. L’essenziale l’ho già detto col titolo del primo curriculum (pubblicato da “Il Foglio”): “Storia di un Fallito”. In esso scrivevo anche che da adolescente avevo detto a mia madre: “Entrerò nella vita dal portone principale”. … Continua a leggere

RUSSIA E SOCIOPATIA

Gli sciocchi sono capaci di dire seriamente che: “Tutti i tedeschi sono così, tutti i francesi sono cosà”, e con questa generalizzazione brutale e indiscriminata fanno la figura che meritano. Ma sul carattere dei vari popoli si può anche scherzare. Un eccellente esempio è “Three men on the Bummel” (“Tre uomini a zonzo”) dell’umorista inglese Jerome K.Jerome. Parla delle avventure … Continua a leggere

GEOGRAFIA E SANZIONI

Nel mondo esistono alcuni Stati che beneficiano del privilegio di potersi dire “continentali” non nel senso per cui la Svizzera è “continentale” mentre l’Irlanda è “insulare” ma nel senso che occupano un intero continente. Del ristretto club fa parte l’Australia che del suo continente è addirittura titolare esclusiva. Ovviamente anche gli Stati Uniti. Infatti non le fanno ombra, per la … Continua a leggere

LA DECADENZA EUROPEA

Leggo a destra e a manca che una delle cause del comportamento di Vladimir Putin (spalleggiato da Xi Jinping) è la convinzione dell’estrema decadenza dell’Europa Occidentale. La propaggine dell’Eurasia che dominò il mondo è oggi imbelle, debole, convinta di non valere niente e di avere tutte le colpe. Insomma nemica di sé stessa. E chi è convinto di non poter … Continua a leggere

PUTIN UNO E DUE

In passato, ad Ovest, molti hanno apprezzato Putin. Ma ora che tenta di sottomettere brutalmente l’Ucraìna, parecchi hanno l’aria di chiedere: “Chi, io?” Io invece non cambio opinione. Quando l’ho ammirato ho avuto ragione di ammirarlo e non è colpa mia se è cambiato. Del resto, non sempre gli uomini mantengono la rotta che li ha fatti apprezzare. Basti pensare … Continua a leggere

I DUE EQUILIBRI

In questi giorni viviamo come se avessimo subito un lutto in famiglia. Non possiamo pensare costantemente alla stessa cosa, perché bisogna pur vivere, ma ci accompagna una sorta di dolore sotterraneo. Un pensiero che ci attende dietro l’angolo per tornare ad essere attuale. E ad affliggerci. È il pensiero di ciò che soffre un intero popolo innocente, aggredito nella sua … Continua a leggere

L’ERRORE DI BASE

Gli avvenimenti di questi giorni sono una sorpresa fino ad un certo punto. Son vissuto scontrandomi con coloro che pensavano che la guerra fosse ormai impossibile ed oggi ne abbiamo una sul suolo europeo. Ovviamente non sono contento d’avere avuto ragione, ma non è stata una vittoria mia e neppure dell’intelligenza sulla stupidità: è stata una vittoria della storia sull’ignoranza. … Continua a leggere

“PRAVDA” VUOL DIRE VERITA’

I giornali dicono che i russi hanno ripetutamente bombardato la grande centrale nucleare ucraìna di Zaporizhzhia, provocando un pericoloso incendio. E alla fine l’hanno occupata. Il Ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, sostiene che ciò è avvenuto perché i russi sono stati provocati dagli ucraìni. E ovviamente la tesi ha fatto sorridere molti di noi. È come se il … Continua a leggere

RISPONDERE AL LUPO

Mi sono fatto una fama di inguaribile pessimista e me la tengo stretta. Il pessimismo mi ha dato troppe volte ragione e abbandonarlo, da parte mia, sarebbe pura ingratitudine. Vladimir Putin, per ragioni che non ci interessano, ha progetti aggressivi nei confronti dell’intera Europa, fino – se possibile – al completo dominio del continente. Molta gente si chiede: “Come ammansirlo? … Continua a leggere

COME CONDURRE LA GUERRA IN UCRAINA

Non mi chiamo Sun Tzu e neanche Carl von Clausewitz. Alla visita di leva mi hanno addirittura “riformato”, allegando una malattia che nemmeno avevo. Quando si dice la fortuna. Con queste credenziali, se parlo di strategia di guerra somiglio a un bradipo che vuol dare lezioni di volo agli uccelli. Ma – come ha detto qualcuno – non è necessario … Continua a leggere

L’APOCALISSE ATOMICA

Come non bastassero i motivi di preoccupazione in campo economico e, purtroppo, anche in campo militare, ora Validmir Putin agita l’arma nucleare e il suo Ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, ingiunge agli Stati Uniti di togliere tutti i missili in possesso della Nato dall’Europa. Ovviamente la prima risposta che uno vorrebbe dare a Lavrov, per cominciare, è: “Mi dica la … Continua a leggere

1943

I russi sono penetrati in Ucraìna con una parte soltanto delle forze che avevano ammassato alla frontiera. Il 50%, ho sentito. Questo conferma ciò che dicono tutti, e cioè che Putin e compagni si aspettavano che gli ucraini si arrendessero immediatamente. I più ottimisti pensavano addirittura che gli ucraìni avrebbero accolto con applausi e fiori i “fratelli” russi. Poi hanno … Continua a leggere

LE FORZE IN CAMPO

Le sorti di una guerra sono sempre imprevedibili, perché le variabili sono tante e gli imprevisti così numerosi, che il calcolo diviene impossibile. Del resto c’è un’esperienza che tutti abbiamo fatto. Se smontiamo un congegno e una vitina ci scappa di mano, magari proiettata dalla punta del cacciavite, provate ad indovinare dove è andata a finire. In questo campo ho … Continua a leggere