SCHLEIN SI SBAGLIA

Elly Schlein sostiene – forse rispondendo indirettamente a Matteo Renzi e accogliendo il suo invito – che una convergenza di tutta la sinistra è possibile. E questo è certamente ragionevole, se si tratta di abolire una legge. Ma dove Schlein sbaglia è nel credere che opporsi ad una singola legge corrisponda a fare politica. Perché la politica è la tecnica … Continua a leggere

AVVISO DI MYBLOG

Ricevo da Myblog questo avviso: «A partire dal 01/10/24 il servizio Myblog verrà chiuso, quindi non sarà più accessibile e i tuoi blog non saranno più online». Da quel momento obbligatoriamente, e sin da prima facoltativamente, troverete i miei articoli su WordPress, digitando giannipardo1.wordpress.com. Attualmente il blog è in fase di perfezionamento. Luglio, 2024

LA KNESSET E LO STATO PALESTINESE

Alcuni giorni fa la Knesset (Parlamento israeliano) ha votato a stragrande maggioranza, opposizione inclusa, contro la nascita di uno Stato palestinese. Ed si è trattato di un errore. Non per la tesi in sé, certamente ben fondata, quanto perché, quando le verità sono sgradevoli e non si è costretti a dirle, è meglio tacere. La teoria dei Due popoli e … Continua a leggere

L’ENTUSIASMO ARTIFICIALE PER HARRIS

Secondo le intenzioni di Joseph Biden e del Partito Democratico, Kamala Harris dovrà sostituire il Presidente uscente per la corsa alla nomination. Ma già negli stessi Stati Uniti, al di fuori della Casa Bianca, il Vice Presidente è una persona di ben poco rilievo: Tanto che si è autorizzati a dimenticarne il nome: mi chiedo quanti in Europa – o … Continua a leggere

BIDEN SI RITIRA

Il ritiro dalla corsa per la presidenza degli Stati Uniti da parte di Joseph Biden prova la giustezza di quanto scriveva questo stesso giornale sabato scorso: non è stato Biden a volersi candidare, non è stato lui che ha insistito coraggiosamente sulla propria vittoria, e infine non è stato lui che ha rinunciato alla nomination. Tutte queste decisioni sono state … Continua a leggere

TURETTA E LA RESPONSABILITA’ PENALE

Seguire i casi di cronaca nera è una perdita di tempo. A partire da Caino non ci sono state serie novità e non c’è molto da imparare. Ma il sistema giudiziario penale si trova da sempre confrontato con un problema forse insolubile: in che misura i delinquenti sono responsabili? In che misura quel disgraziato di Filippo Turetta, che tante prove … Continua a leggere

UN’IPOTESI SU BIDEN

Joe Biden conferma instancabilmente che rimarrà il candidato democratico per l’elezione di novembre e ciò benché una gran parte dell’America (e del mondo) lo preghi di farsi da parte. La sua presenza induce infatti alla quasi certezza di una sconfitta. Questa ostinazione, di primo acchito, sembra incomprensibile. Il Presidente può avere una salute fisica e mentale discutibili ma certo non … Continua a leggere

DEIF, VIVO O MORTO

I giornali di tutto il mondo, e lo stesso primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dapprima si sono chiesti se, nel violentissimo bombardamento della palazzina in cui avrebbe dovuto trovarsi Mohammed Deif, il leader di Hamas sia morto o sia stato ferito. Anche se, ovviamente, potrebbe essersi trovato altrove ed essere indenne. Successivamente Gerusalemme ha affermato che è morto insieme a … Continua a leggere

L’ATTENTATO A TRUMP

L’attentato alla vita di Donald Trump si inscrive nell’infinita storia della violenza, ma è un atto che richiede molte distinzioni. La prima è fra l’attentato riuscito e l’attentato non riuscito. Quello contro Trump non sarà ricordato nella storia non perché non sia stato efficiente – un uomo è morto sul colpo e ci sono stati due feriti; qualche centimetro più … Continua a leggere

L’ACCELERATORE A TAVOLETTA

Dmitri Peskov, dopo il vertice Nato di Washington, ha dichiarato che quell’alleanza costituisce «una seria minaccia per la sicurezza della Federazione Russa» e dunque saranno «necessarie misure ponderate, coordinate ed efficaci per contenere la Nato». Da quasi due anni e mezzo siamo abituati a queste minacce di drammatiche ritorsioni (normalmente senza séguito) e non ci facciamo più caso. Ma lo … Continua a leggere

GEORGE CLOONEY

I giornali scrivono in prima pagina: George Clooney dichiara di amare Joe Biden, ma fa notare che non si può vincere la battaglia contro la vecchiaia e gli chiede di ritirarsi. Clooney può avere le sue idee, sono certamente legittime, ma perché vengono a raccontarcele? È un esponente democratico? È un membro del Congresso o del Senato? È un illustre … Continua a leggere

PUTIN SI DA LA ZAPPA SUI PIEDI

Putin vede l’Occidente secondo i suoi schemi mentali e i suoi pregiudizi: cioè come una comunità immorale, debosciata, imbelle e destinata alla schiavitù. E per questo riesce a darsi la zappa sui piedi. Infatti dimentica che anche l’Occidente ha i suoi schemi mentali e i suoi pregiudizi. L’Occidente è miope ed emotivo; è come un ricco che, se serve, può … Continua a leggere

NUMERI FRANCESI

Se qualcuno non è troppo infastidito dai numeri, possiamo esaminare a bocce ferme i risultati delle elezioni francesi. Nouveau Front Populaire: La France Insoumise, 75 seggi; Partito comunista, 9; Ecologisti, 33; P.Socialista, 65; Gauche (sinistra) e dissidenti, 11; Totale 193. Sinistra non NFP e non collegati ad altri raggruppamenti, 10. Gruppo dei macroniani: Renaissance, 99; MoDem, 33; Horizons, 26; Altri … Continua a leggere

FRANCIA

La Francia ha detto no a Marine Le Pen, ma non ha detto sì a Jean-Luc Mélenchon. Essa non si riconosce nel programma del Rassemblement National ed è disposta a scomodarsi per andare a votare pur di sbarrargli il passo. Non solo: di votare persino un nome come quello di Mélenchon, per moltissimi assolutamente indigeribile. Dunque, quanto meno, la valanga … Continua a leggere

MISSIONE COMPIUTA!

Il premier ungherese Viktor Orbán, dopo il suo recente viaggio in Russia, ha scritto su X: «Ho concluso i miei colloqui a Mosca con il presidente Putin. Il mio obiettivo era aprire i canali di comunicazione diretta e avviare un dialogo sulla strada più breve verso la pace. Missione compiuta!» Missione compiuta? Di fatto Orbán non ha ottenuto nulla se … Continua a leggere

A SHOPKEEPER NATION

Forse è stato Napoleone a definire l’Inghilterra «A shopkeeper nation», una nazione di bottegai. Ma forse Wellington, se fosse stato un battutista, avrebbe potuto rispondergli che la Francia era un «Paese di inconcludenti ribelli». I bottegai hanno un lavoro, posseggono qualcosa, tengono a vivere bene. I ribelli sono sempre scontenti, scendono in strada e sfasciano le vetrine dei negozi. Come … Continua a leggere

TRE PROGRAMMI

Tanti anni fa un vecchio barbuto si alzò e disse nel silenzio attento: «Fratelli, parlo a nome della Democrazia Cristiana, e dovete ascoltarmi perché dirò la verità. Questo è, e dovrà rimanere per sempre, il vostro partito. Qui c’è da mangiare per tutti nella più completa libertà. Potete essere più o meno segretamente comunisti o bigotti, liberali o atei, puramente … Continua a leggere

FRANCIA: UNA GUERRA DI RELIGIONE

Le mosse politiche non si giudicano dalle intenzioni – probabilmente sempre eccellenti – ma dai risultati. Dunque, piuttosto che astrologare sui risultati dei ballottaggi, ci converrebbe aspettare il responso concreto delle urne. Ma ciò che avviene in Francia potrebbe essere visto già oggi come significativo, tanto da poter dire che si sono poste le premesse di gravi danni. Attualmente il … Continua a leggere

TRUMP E L’UCRAINA

C’è un problema molto preoccupante e per il quale non s’intravvede nessuna soluzione, se non a partire dal gennaio 2025: se venisse eletto Donald Trump, quale sarebbe la politica americana riguardo alla guerra in Ucraina? La politica internazionale delle grandi potenze – salvo quelle a regime dittatoriale – è guidata più o meno collegialmente da politici, consiglieri, esperti militari, economisti, … Continua a leggere

CAMBIARE CAVALLO?

Il dibattito Biden/Trump si è svolto il 27 giugno sera (ora della Costa Est degli Stati Uniti) e già il 28 mattina i commentatori hanno detto praticamente in coro che la prestazione di Joe Biden è stata disastrosa. È apparso vecchio, debole, confuso e quasi caricato a molla dai consulenti. Voce roca, occhi piccoli, movimenti cautelosi da uomo malfermo. Tutti … Continua a leggere

IL DIBATTITO

I commentatori del mondo hanno atteso il confronto Biden/Trump per trarne indicazioni sulla capacità comunicativa di ambedue, per giudicare le tesi sostenute, e soprattutto per misurare l’effetto di suggestione sull’elettorato. Nessuno dimentica che Nixon forse perse – quando perse – perché sudava. Argomento politico, riguardo la guida di un grande Paese come gli Stati Uniti, che non mi sarebbe sembrato … Continua a leggere

LA FINE DELLA GLOBALIZZAZIONE

La guerra in Ucraina ha portato ad uno scontro commerciale con la Russia che economicamente ha danneggiato in primo luogo Mosca, ma certamente danneggia anche l’Occidente. Infatti, pure potenza di seconda categoria dal punto di vista industriale, la Russia è ricca di materie prime di cui l’Occidente ha bisogno. Materie prime che un tempo offriva ad un prezzo concorrenziale e … Continua a leggere

ANCORA UN ERRORE DI HAMAS

La tattica di Hamas, come risulta dalle parole di Yahya Sinwar e, prima di lui, di Ismail Haniyeh, è chiara. Prima l’organizzazione ha sperato, scatenando la guerra il 7 ottobre, che in essa sarebbero entrati al fianco di Gaza tutti gli Stati musulmani circostanti. La guerra è scoppiata e nessuno è intervenuto. E con questo è svanito il sogno dei … Continua a leggere

ETEROGENESI DEI RISULTATI NEL CAPORALATO

La situazione determinata dal caporalato richiede di certo dei correttivi. Innanzi tutto applicando severamente la legge, quando per avidità o per indifferenza umana, si mettono a rischio la vita e la salute dei braccianti. Ma a questo dovrebbero rispondere già il Codice Penale e le leggi sul lavoro. Il problema più arduo è invece: quali i possibili rimedi, dal punto … Continua a leggere

PUTIN A PYONGYANG

Che cosa pensare dell’alleanza, e del patto di mutuo soccorso in caso di aggressione, tra Federazione Russa e Corea del Nord? Innanzi tutto che come sempre le alleanze, i trattati, i patti sottoscritti rimangono quello che sono, scraps of paper chiffons de papier, ein fetzen Papier: insomma pezzi di carta senza importanza, pronti per il cestino, non appena ad uno … Continua a leggere