CAPTATIO BENEVOLENTIAE

I titolari degli esteri d’Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, pur riconoscendo (bontà loro) che Israele può «esercitare il proprio diritto alla difesa», ribadiscono «l’opposizione a un’operazione militare su larga scala a Rafah» che «avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile» e «la richiesta di un piano credibile per … Continua a leggere

ALCUNI EFFETTI DEI SESSANTA MILIARDI

Gli aiuti e gli armamenti recentemente consegnati o in via di consegna all’Ucraina potrebbero avere molteplici effetti. Sullo stato d’animo dei combattenti ucraini, ma anche e soprattutto sullo stato d’animo scoraggiato dei russi. Contrariamente alla versione trionfalistica di regime, questi combattono controvoglia, su un terreno che non gli appartiene, ed hanno già visto morire troppi dei loro commilitoni. Il numero … Continua a leggere

LA CHIUSUA DI AL JAZEERA

Il governo israeliano ha deciso di chiudere e confiscare le strutture di Al Jazeera in Israele. Al Jazeera è una televisione del Qatar che nel tempo si è fatta una certa fama perché, pur finendo inevitabilmente con l’essere di parte, è di buona fattura. Quali siano le ragioni del provvedimento l’Ansa non lo dice, ma è facile capire perché. Prendiamo … Continua a leggere

NETANYHAU E LA SUA AZIONE CONCRETA

Benjamin Netanyhau, detto Bibi, è un personaggio che a non molti è simpatico, né in Israele né all’estero. In certi casi addirittura è fatto oggetto di una tale animosità, confinante con l’odio, che il terzo disinteressato si chiede se quest’uomo non sia migliore di come lo considerano i suoi nemici, o peggiore di come lo considerano i suoi amici. Una … Continua a leggere

LA FRANCIA PESA PIU’ DELLA RUSSIA

Ciò che Emmanuel Macron ha detto e ridetto in questi giorni ha suscitato molti echi, nessuna condivisione e qualche ironia. Ma può darsi che, per una volta, abbia ragione il Presidente della Repubblica Francese. Egli sostiene che non bisogna aver paura di ventilare ipotesi irritanti o allarmanti, per il possibile allargamento del conflitto. Perché mai non dovremmo formularle, se la … Continua a leggere

PERCHÉ HAMAS NON PUO’ CHE METTERSI DI TRAVERSO

Antony Blinken, ministro degli esteri degli Stati Uniti, è un bell’uomo. Purtroppo un po’ duro d’orecchi. Fino ad oggi ha fatto un’infinita quantità di viaggi in Israele, chiedendo che Gerusalemme facesse questo o quello, anche se con proprio danno. Altrimenti. E Gerusalemme ha risposto sempre rotondamente no. Ma lui ricomincia. Come dicono gli anglosassoni, he does not take no for … Continua a leggere

UN ESERCITO DI POPOLO

Il mondo intero è scandalizzato all’idea che la Polonia e la Lettonia potrebbero impacchettare e riconsegnare a Kyiv tutti gli ucraini in età di portare le armi. Infatti costoro hanno abbandonato l’Ucraina allo scopo di non essere coinvolti nella guerra, e proprio ora il Paese ha bisogno di loro. Lo scandalo non ha ragion d’essere. Come spesso avviene, ciò che … Continua a leggere

LA RISPOSTA SCRITTA

Quando l’Ansa pubblica una notizia cominciando con «servizio delle 19,52» è segno che vuol mettere le mani avanti: «Io vi dico che cosa è successo fino alle 19,52 del 29 aprile, ma non mi chiedete conto di ciò che può essere successo alle 19,53». Alle 19,52 risultava che la delegazione di Hamas – che aveva promesso di dare quel giorno … Continua a leggere