KIM FOR PRESIDENT

I problemi più difficili non sono quelli drammatici e ovvi, tipo: “Siete per la pace o per la guerra?” I problemi più difficili sono quelli in cui ambedue le soluzioni sono critiche, ambedue contengono lati positivi e lati negativi, lati morali e lati immorali. È questa la ragione per la quale il grande tragico francese Pierre Corneille ha spesso scelto, come argomento delle sue opere, “il conflitto di doveri”. Quando ho sentito qualche Taliban del Cristianesimo dire che la menzogna è sempre peccato, che bisogna sempre dire la verità, costi quel che costi, gli ho proposto questo dilemma: “Delle SS corrono dietro un ebreo per ammazzarlo e lo perdono di vista. Così chiedono a te, che per caso sei lì, in che direzione è scappato. Gli dici la direzione giusta o menti?”
Ed ecco un altro problema di questo genere, importante sia nei casi drammatici della vita privata, sia soprattutto nell’ambito internazionale: “Dovendo fronteggiare un avversario scorretto, in che misura possiamo permetterci di essere scorretti?” Io rispondo senza esitare: “Nella misura in cui si è dimostrato scorretto lui e, se la sua scorrettezza è stata gravissima, anche di più”.
La prima ragione per sostenere questa tesi è ovviamente il nostro interesse di combattere ad armi pari. Ma anche la giustizia è a favore di questo atteggiamento. Se si lascia ad uno dei contendenti la possibilità di barare o di colpire sotto la cintura, mentre l’altro continua a comportarsi correttamente, si crea uno squilibrio ingiustificato e addirittura iniquo: perché si danneggia il più morale dei due. Per questo io metterei sempre in chiaro che si risponderà per le rime. Tanto per ipotizzare una scorrettezza gravissima, se il mio nemico pur di piegarmi ha ucciso mio figlio, io ucciderò non lui o suo figlio, ma tutta la sua famiglia e forse anche i suoi parenti fino al quarto grado.
Così si arriva alla politica internazionale. Come comportarsi con i tiranni che ci minacciano o ci maltrattano? Semplice: essendo più carogna di loro.
Un esempio di atteggiamento sbagliato, per cominciare. L’Ucraina (credo con un trattato del 1994 contentata della garanzia di protezione di Russia, Stati Uniti e Regno Unito. Oggi vediamo quanto valeva. Putin, nell’invadere l’Ucraina, ha disinvoltamente violato quel trattato, cosa che attualmente nessuno nemmeno gli rimprovera, a questo punto ha la “licenza di uccidere”. Ed ora sta cercando con buon successo di distruggere totalmente quel Paese. E l’Occidente che ha fatto? Ha cominciato col dire che, “in nessun caso sarebbe corso in aiuto dell’Ucraina”. “In nessun caso avrebbe mandato sue forze militari sul suolo ucraino”. “In nessun caso avrebbe offerto all’Ucraina la garanzia della no fly zone”, e via di questo passo. Errore marchiano. Così ha autorizzato Putin ad esagerare, senza dover temere reazioni.
Bisognava minacciare la fine del mondo quando ancora i carri armati russi non avevano occupato un solo metro quadrato dell’Ucraina. Non soltanto l’Occidente avrebbe dovuto prevedere precise ritorsioni come la no fly zone, ma avrebbe dovuto formulare minacce apocalittiche e imprecisate in modo da lasciarsi mano libera in tutte le direzioni. Putin non è quello che ha perfino parlato di armi atomiche, tanto per spaventare l’Occidente? E allora perché non spaventare lui?
È appena il caso di dire che lo scopo di tutto questo è quello di non essere attaccati; di non essere mai costretti a mettere in pratica nessuna delle minacce che avremo formulato; di preservare la pace.
La Russia avrebbe mai invaso la Corea del Nord, se fosse stata un Paese confinante? Certamente no. E non tanto perché ha le armi atomiche, ma perché è governata da un tiranno incosciente capace di tutto, o che comunque tale vuole apparire. Che è poi la ragione per la quale gli Stati Uniti – che sono gli Stati Uniti – hanno tollerato non soltanto che quel Paese di pezzenti avesse l’arma atomica, ma che minacciasse un giorno sì e l’altro pure il Giappone, loro stessi e perfino il Padreterno.
Ecco che cosa intendo: per essere veramente protetti dai soprusi il mondo Occidentale non dovrebbe avere Biden, come principale esponente e portavoce, ma Kim Jong Un. Non so se – come si usa nel calcio – Pyong Yang ce lo presterebbe ma, almeno per questa stagione, per la nostra squadra sarebbe un buon acquisto.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
26 marzo 2022

KIM FOR PRESIDENTultima modifica: 2022-03-26T17:46:56+01:00da gianni.pardo
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4 pensieri su “KIM FOR PRESIDENT

  1. Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo la Nato ha commesso alcuni errori di comunicazione che hanno favorito l’invasore.
    Il primo è stato rassicurare i russi che in nessun caso sarebbe intervenuta nel conflitto con proprie truppe in Ucraina . Questo ha consentito ai russi di ridurre il teatro operativo e di concentrare il loro dispositivo militare in modo più efficiente, non dovendo disperdere truppe e mezzi in altre aree. Non solo. L’aver motivato questa decisione con il rischio di innescare un conflitto mondiale, di fatto ha fornito ai russi la giustificazione, morale e militare, per una loro eventuale reazione “allargata”. Infine la vicenda dei Mig 29 polacchi da fornire a Kiev, gestita in modo a dir poco maldestro. Basti ricordare che durante la guerra di Corea i piloti dell’USAF si trovarono a dover affrontare, senza preavviso, i Mig 15 (con piloti russi ) che Stalin, segretamente, aveva inviato in aiuto dei coreani.

  2. Un paio di dati (a mio parere). In primo luogo, come scritto nell’articolo, sempre meglio minacciare vagamente che specificamente. “Specificamente” è il modo in cui minaccia l’avversario leale o assolutamente sicuro di sé. Nei rimanenti casi, meglio tenere le carte coperte. Sarà il nemico ad ipotizzare le nostre risposte più forti.
    In secondo luogo, il nemico più tremendo – quello accanito, crudele, in preda all’odio più cieco e capace delle peggiori atrocità – è in generale un cretino o un sociopatico. Dunque in primo luogo non gli deve attribuire una grande intelligenza, che non ha. Ciò ne fa, in parte, “una tigre di carta”.
    Tempo fa, in una controversia fra condomìni, da Amministratore ho proposto al mio condominio di offrire alla controparte un accordo in cui concedevamo qualcosa. Alcuni dei comproprietari si dichiararono in disaccordo (“perché noi abbiamo interamente ragione”) ma io gli feci notare che da un lato, con la nostra offerta, avremmo mostrato al giudice che non eravamo la parte che cercava la guerra e la vittoria ad ogni costo, e dall’altra gli dissi: “I nostri avversari sono troppo cretini e accaniti per comprendere che questo accordo gli conviene. Non lo accetteranno”. Non lo accettarono e poi persero la causa. Il giudice addirittura li multò per avere intrapreso una controversia fondata sul nulla.
    Nella vita, soprattutto da ragazzino, ho molto temuto i bulli, anche perché io ero per temperamento un non violento. Ma nella vita ho sconfitto tanti di quei bulli, che non riesco a prenderli sul serio. Certo, se si chiamano Putin…
    Ma ricordi la fine di Hitler.

  3. “Tanto per ipotizzare una scorrettezza gravissima, se il mio nemico pur di piegarmi ha ucciso mio figlio, io ucciderò non lui o suo figlio, ma tutta la sua famiglia e forse anche i suoi parenti fino al quarto grado.”

    comprensibile, ma fa bene a dichiararlo? ora che lo sa, il suo nemico non si limiterà a uccidere suo figlio, se vuole piegarla. e se ha anche il vantaggio del primo colpo…

    (in sicilia non so, ma a roma dicevano “chi mena pe’ primo mena du’ vorte”)

  4. Prof. carogna si nasce, è il carattere (se lo si ha) che ti dà modo di poterla fronteggiare.Saluti Prof.

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