KEEP SMILING

Massima del giorno: Chi adora il centesimo non vale un euro (Ignoto).

BAZAR

Pioggia di cinque in condotta negli scrutini invernali. Berlusconi ha resto indisciplinati gli studenti.

Il Papa dà consigli sull’economia e sul sostegno ai lavoratori. E ringrazia il cielo per la fine dello Stato della Chiesa.

Corriere. La sinistra ha un ex-dc come ultima speranza. Come Luigi XVI che, a Varennes, si era travestito da cameriere.

La politica economica di Obama suscita già perplessità. Ma non c’è da preoccuparsi. Se non funzionerà, he can: metterà l’orologio indietro e ne farà un’altra.

Scalfari su Obama: “E’ il caso di dire che si è bruciato gli ormeggi alle spalle”. Si vede che ha tempo da perdere. Normalmente si tagliano.

Franceschini: i soldi dalla lotta all’evasione. E un sarchiapone a testa ai disoccupati.

Sean Connery accusato di usura. 007% per due o tre.

Crisi dei Paesi dell’Est: “Ma non abbandoneremo nessuno”. Male che vada seguiremo il feretro.

Gianni Pardo

KEEP SMILINGultima modifica: 2009-03-02T08:58:23+01:00da Giannipardo
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5 pensieri su “KEEP SMILING

  1. Grazie degli auguri. Il mio lavoro vorrebbe essere un sottoinsieme, ridotto nel numero delle voci ma esteso nella loro descrizione, del ‘Dizionario dei modi di dire della lingua italiana’ di Monica Quartu (Ed. BUR-Dizionari Rizzoli, Milano 1993), opera che le segnalo, qualora già non la conosca, come fonte di una quantità d’informazioni e curiosità che ne fanno (anche) una piacevole lettura.

  2. È un piccolo universo semantico dove le cazzate hanno tutt’altro significato. E – a quanto mi diceva un ex-cadetto dell’Accademia di Livorno – dove c’è un’unica corda: quella della bandiera. Il resto non sono (o non si chiamano) corde.
    Le auguro buon lavoro e un bel risultato.

  3. L’avevo capito. Ma in realtà, dietro al mio commento c’era soprattutto la voglia di cogliere l’occasione per citare una delle tante espressioni che il linguaggio dei marinai ha travasato nel parlare comune. A tempo perso, ne sto facendo una piccola raccolta e più vado avanti più ne scopro di nuove e curiose. Se ne vien fuori qualcosa di decente mi farà piacere mandargliene una copia (se si dice ancora così anche per le ‘copie’ elettroniche). Saluti

  4. Lo so che gli ormeggi si mollano e non si tagliano, normalmente. In questo lei ha ragione. Ma qui abbiamo l’incrocio di un paio di modi di dire. Come giustamente rileva lei stesso, l’espressione cui pensava Scalfari era “tagliarsi dietro i ponti”, e dunque al massimo avrebbe potuto dire “tagliare gli ormeggi”, manovra che, come lei stesso dice, è una manovra di emergenza, ma non impensabile.
    Insomma ho voluto mantenere il verbo “tagliare”, visto che si poteva usare tanto con i ponti quanto con gli ormeggi.

  5. Caro Pardo, perdoniamo a Scalfari, che con l’età confonde gli ormeggi con i ponti, ma anche lei deve stare attento: gli ormeggi ‘normalmente’ non si tagliano ma, semplicemente, si ‘mollano’ (in linguaggio marinaresco) o si ‘levano’ (in linguaggio terragno, come i marinai chiamano gli abitanti dell’interno). Si tagliano solo in caso si debba agire con la massima rapidità, per fuggire da un pericolo o per correre a soccorso.

    Da questa manovra (che, ripeto, è del tutto eccezionale, perché un cavo d’ormeggio costa un sacco di soldi) deriva, tra l’altro, il detto ‘tagliare la corda’ che indica appunto una rapida fuga imposta da fattori di scelta e/o necessità.
    Cari saluti dal solito pignolo

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