VANNACCI E I DISABILI

La moda è la moda. E se la moda dice che dobbiamo gettarci nel pozzo, è una fortuna che molti siano chiusi da grate di ferro e da un lucchetto. Ora la moda è quella di condannare il generale Roberto Vannacci, checché dica. All’occasione mutilando le sue dichiarazioni. Se per esempio dice che Mussolini è stato uno statista ci si stracciano le vesti, omettendo di dire che la sua dichiarazione continuava: «come Stalin». Ora il caso è: se, per «statista» si intende grande uomo di Stato, bisogna dire che ha detto una sciocchezza definendo Mussolini e Stalin statisti. Se invece per statista si intende un capo di governo, e basta, lo sono certo stati tanto Mussolini quanto Stalin. Ma andate a far capire questo ragionamento a dei comunisti.

Seconda sciocchezza attribuita a Vannacci, quella sui bambini disabili che dovrebbero andare in classi speciali. Stavolta si tratta di una sciocchezza ambivalente, nel senso che è tanto una sciocchezza la sua quanto quella di coloro che lo contraddicono. Dire disabili e basta è una stupidaggine. In realtà bisogna distinguere quelli che possono partecipare alle lezioni normali e quelli che non possono. È ovvio che un bambino down deve stare con gli altri bambini, perché è capace di seguire quanto loro le lezioni e non ne disturba il corso. Ma ci sono dei bambini violenti, rumorosi, aggressivi, assolutamente insopportabili (a causa della loro patologia), tanto da rendere impossibile il normale corso dell’insegnamento. Se ne sono occupati anche i giornali. Fino a provocare l’intervento del Ministero.

Dunque sì, nessuna limitazione per i bambini sfortunati e capaci di seguire le lezioni senza disturbarle, non la porta aperta anche a quelli che, invece di imparare anche loro, sono soltanto capaci di impedire che gli altri bambini imparino qualcosa.

Chi non ci crede, si informi con qualche docente di Scuola Media Inferiore, e non con i giornalisti o i moralisti che non sanno di che cosa parlano in concreto.

Dunque Vannacci è stato troppo sbrigativo, nella sua espressione, ma non sono stati migliori quelli che si sono stracciate le vesti a prescindere.

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VANNACCI E I DISABILIultima modifica: 2024-04-29T09:30:48+02:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “VANNACCI E I DISABILI

  1. Confermo: mia moglie ha insegnato un paio d’anni in una scuola media ed era un inferno con certi soggetti in classe totalmente ingestibili. Si può dire che la loro “inclusione”, peraltro farlocca, avviene a scapito dei loro compagni e in generale dell’intera società, dato che la riduzione dell’apprendimento scuola è un danno per la collettività.
    E’ da vedere se tenerli a parte non sia anche nel loro di interesse e se alla fine del percorso non sia anche più “inclusivo”.
    Oltre a certi tipi di disabili problematici, c’è anche la questione degli allievi stranieri che non parlano italiano (sempre di più, tra l’altro).
    Ma le anime belle strillano come se non ci fosse un domani e ogni riflessione è proibita.

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