Un uomo sta visitando il reparto giocattoli e il commesso lo incoraggia ad un acquisto: “Perché non compra questo prodotto? È un giocattolo approvato da psicologi e pedagogisti”. “E che ha di speciale?” “Dicono insegni a comprendere la serietà della vita”. “E come funziona?” “Ecco qui: viene dato in scatola di montaggio, con le istruzioni, ma poi, a casa, per quanto a lungo ci si provi, non si riesce a montarlo”.
Un tizio va al cinema e lascia la bicicletta con un cartello sopra: “Furto sconsigliato. Mike Tyson”. Al ritorno non trova la bicicletta, ma solo un altro cartello: “Inseguimento sconsigliato. Lance Armstrong”.
Un cinquantenne sta per sposare una ventenne e il suo amico cerca di sconsigliarlo. “Vedi, fra dieci anni tu avrai sessant’anni e lei trenta. E fra altri dieci anni tu avrai settant’anni e lei quaranta. Me lo sai dire, che ci farai con una donna così vecchia?”
Dalla Bild Zeitung
Rispondo ai singoli punti.1) Certo, è meglio ragionare che non ragionare. Ma, quanto al “chiedere”, si rischia di non ottenere; 2) d’accordo; 3) Chi si “vuole veramente” separare dalla moglie è nella felice condizione di non avere dubbi. Ma c’è chi li ha, in particolare perché ha voglia di farlo ma non è sicuro che sia la cosa moralmente giusta, per sé, per la moglie e, a volte, per i figli.
1)Non mi sembra che quel proverbio sia un po’ insulso (sa che i cattolici l’hanno trasformato in preghiera rivolta a Dio?) perché colui che chiede con convinzione quelle “tre cose”, vuol dire che in qualche modo si è soffermato a ragionare. 2) La stupidità che intendevo io, era rivolta alle persone che affrontano i problemi con troppa superficialità, nascondendosi dietro l’alibi “di non sapere” quale sia la soluzione giusta. 3)Chi si “vuole veramente” separare dal coniuge, sa già quello che fare, che sia giusto o no e sicuramente non avrà fatto richiesta di saggezza né ad Allah né a qualcun altro.
La prima per me è significativa per un altro verso.
Si considerano problemi gravi quelli che ci propone lo studio, e tuttavia essi hanno, rispetto alla vita, una (grande) difficoltà in più: non sappiamo se hanno sì o no una soluzione.
A chi ha il problema se separarsi sì o no dalla moglie, chi può dire con certezza che il problema abbia una soluzione “giusta”?
Ecco perché in fondo quel proverbio arabo che sto per citare è un po’ insulso:
Allah, dammi la forza di sopportare i mali che non posso evitare. Dammi la forza di evitare quelli che posso evitare. Dammi la saggezza di distinguerli.
Quello è il problema, il terzo, per una persona forte.
Per fortuna ogni tanto mi fa “sorridere”!
Se non altro per sdrammatizzare un po’ le brutte notizie che si leggono ogni giorno sui giornali.
Comunque pur essendo “barzellette”, contengono tante verità sempre attuali: la stupidità dell’essere umano; colui che crede di essere l’unico furbo ma viene annientato da uno più scaltro di lui; e nell’ultima c’è la conferma che l’uomo non si accontenta mai.
Un “enorme” saluto.