QUESTIONI LINGUISTICHE

Il sig.La Colla mi chiede quale sia, a mio parere, la differenza fra “omicida” e “assassino”. Credo che “omicida” sia un termine che segnala il fatto con atteggiamento professionale, come farebbe commissario di P.S. o un professore di diritto penale: significa infatti soltanto “che ha ucciso un uomo”. La parola “assassino”, viceversa, è carica di un severo giudizio morale, con sfumature di psicopatologia. Probabilmente la cosa deriva dall’etimologia di “assassino”. Questa ci riporta ad una setta di drogati (di hascisc, appunto, da cui, per così dire, “hasciascini”) che uccideva per fanatismo e follia. Ed ecco perché, nel caso di un omicidio colposo (incidente stradale) il colpevole è un “omicida”, ma difficilmente lo si chiamerebbe “assassino”, a meno che non si voglia dire che la sua colpa è così grave, da meritare il più negativo giudizio morale, oltre che giuridico.

Il sig.Baciarello chiede se, nella frase che ha scritto: “Ma cosa ho fatto o detto per odiare il tuo silenzio, per convincere la mia mente che è come se tu non ci sia”, possa lasciare “sia” al posto di “esista” e il moderatore lo rassicura, non ha  commesso errori. Non sarei altrettanto ottimista. Le due possibili frasi corrette, a mio parere, sono: “convincere la mia mente che tu non ci sia”, oppure “convincere la mia mente che è come se tu non ci fossi”.

QUESTIONI LINGUISTICHEultima modifica: 2009-02-05T09:19:09+01:00da Giannipardo
Reposta per primo quest’articolo