QUESTIONI LINGUISTICHE

Un errore non è un errore: è l’applicazione di una regola giusta al momento sbagliato. Il passato prossimo si fa col verbo avere e un participio passato: “Ho pensato”. Ma se dico “Ho andato” sbaglio, perché quel verbo il passato prossimo lo fa con l’ausiliare essere. Nello stesso modo, è una regola giusta quella di completare il messaggio con gli … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Ben difficilmente si potrebbe considerare corretta (“non ci sono controindicazioni grammaticali”, dice il conduttore del Forum “Scioglilingua”, del “Corriere della Sera”) l’espressione “così bellissima”. Qualche “grammatico” prevedo gli darà sulla voce. Poi egli dice che “uno di quelli” richiede il verbo al singolare. Sono in disaccordo. Prendiamo l’espressione “io sono uno di quelli che si interessa/no di lingua italiana”. Il … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

IN LINEA DI MASSIMA Perché si dice “in linea di massima”? Massima è il femminile di massimo, a sua volta superlativo di magnus, grande, e significa “regola generale” (forse è appunto un aggettivo sostantivato, con ellissi della parola “regola”). Ed ecco perché “in linea di massima” corrisponde esattamente all’espressione “in linea di principio”, dove anche “principio” significa “regola generale”. Dunque, … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

LA TIGRE COME CAVALCATURA Da un lato certe domande mi sembrano così facili che mi chiedo come mai vengano poste, dall’altro a volte mi accorgo che gli altri danno soluzioni diverse dalla mia, e allora forse tanto facili non erano. Dunque do, in tutta umiltà, la mia versione sul significato di “cavalcare la tigre”. Si immagini un fenomeno che coinvolga … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Si può parlar bene per pratica ma dà fastidio la sicurezza, che molti hanno, che lo studio analitico della lingua sia inutile. L’argomento è spesso spazzato via decretando che “l’italiano si scrive come si parla e si parla come si scrive”. Cosa che non è affatto vera. Ecco alcuni esempi. Innanzi tutto la nostra lingua ha delle convenzioni. Lo straniero … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Dissentire da Fausto Raso è un po’ rischiare di essere sommersi da un quintale di libri. Ci provo, a mio rischio e pericolo. A lui piace “pronti soccorsi”, per ragioni grammaticali, a me no. È vero, nessuno direbbe “i primo piatto”, ma è anche vero che mentre i primi piatti sono un concetto completo, “pronto soccorso” è un’espressione ellittica. In … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Un lettore parla di Cast lead, plomb durci, plomo fluido, piombo fuso. Effettivamente le parole cast lead sono tratte da una canzoncina ebraica, ma qui interessa il significato esatto dell’espressione. A mio parere bisogna partire da cast che, in un contesto metallurgico, significa getto nel senso di gettata, metallo fuso che cade e si condensa in uno stampo. Cast iron … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

A proposito di “apriti cielo!” mi aspettavo una pressoché totale convergenza di spiegazioni, ma non è stato così. E allora mi permetto di dire la mia. Secondo me il cielo non può essere quello meteorologico. La troposfera infatti non è qualcosa di solido, come una tenda, che può essere spostato ed aperto. Questa concezione era viceversa possibile quando il cielo … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Il sig.La Colla mi chiede quale sia, a mio parere, la differenza fra “omicida” e “assassino”. Credo che “omicida” sia un termine che segnala il fatto con atteggiamento professionale, come farebbe commissario di P.S. o un professore di diritto penale: significa infatti soltanto “che ha ucciso un uomo”. La parola “assassino”, viceversa, è carica di un severo giudizio morale, con … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

EX-OMICIDA ED EX-TERRORISTA Un lettore del “Corriere” chiede come mai si parli di ex-terroristi mentre sarebbe assurdo parlare di ex-omicidi. Il quesito è interessante. La definizione di “omicida” è normalmente una qualifica che implica connotazioni morali e viene applicata a qualcuno o qualcosa per condannarlo: si parla perfino di “uragano omicida”. Dunque chi ha ucciso è un omicida, durante il … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Marco Sostegni mi chiedeva perché avevo definito il nome Carmela “terroso” e che significava l’aggettivo. Confesserò che era una sorridente allusione al Sud Italia (cui appartengo) e voleva far pensare a “terrone”. In ogni modo, anch’io sono a favore dei nomi italiani. Mia moglie ha riso per anni di un giovanotto che per la strada, parlando al citofono, con un … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

LO PSEUDONIMO Parlando di pseudonimi mi sento un po’ un abusivo, dal momento che non ne ho mai usati. Credo tuttavia di poter ipotizzare le seguenti ragioni, per adottarne uno. Innanzi tutto qualcuno può desiderare di sfuggire ad un cognome ridicolo o semplicemente brutto: Caratozzolo, Scornavacca, Porcu. Altri possono cercare di sfuggire ad un’identità troppo nota: basti pensare all’ipotesi di … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Non sono sicuro di avere esattamente capito il quesito, ma credo che la differenza fra “nel nord della Sicilia” e “a nord della Sicilia” sia questa: ciò che è a nord della Sicilia non è in Sicilia. “Nel nord della Sicilia c’è Patti”, mentre “A nord della Sicilia c’è il Mar Tirreno”. Nella parola “continuiamo” la “u” non ha affatto … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

La gentile signora Kater trova accettabile ed anzi preferibile “per quanto io sappia” anche nel senso di “limitatamente a ciò che è di mia conoscenza”. Personalmente credo che “per quanto” può avere due significati, uno limitativo e uno concessivo. “Per quanto ne so”, limitativo, “non so tutto ma questo lo so”, richiede l’indicativo. Viceversa se dico: “Per quanto ne sappia … Continua a leggere

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Le lettere dell’alfabeto Dal Forum “Scioglilingua”, del Corriere della Sera. Il prof. De Rienzo sostiene che le lettere jkwxy esistono anche nell’alfabeto italiano e può darsi abbia ragione. Soprattutto vista l’invasione di parole, considerate normalmente “italiane”, che richiedono quelle lettere. Tuttavia a me, a suo tempo, fu insegnato che l’alfabeto italiano ha ventuno lettere e non ventisei. Quanto all’origine di … Continua a leggere

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L’espressione “Lei e Suo figlio dovrete recarvi” è stata giudicata  dal prof.De Rienzo non illogica e tanto meno sbagliata. Tuttavia, grammaticalmente non si può non notare che “lei” è terza persona, “suo figlio” è una terza persona, e due terze persone non possono fare una seconda persona plurale. Dunque, grammaticalmente, pollice verso. Poi, dal momento che il senso sottostante è … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Il prof.De Rienzo, sul “Corriere della Sera” (Forum “Scioglilingua”)  preferisce costatare a constatare, ma lo Zingarelli, se si cerca costatare, rinvia a constatare. Materia opinabile, dunque. Probabilmente De Rienzo ha preferito un suono più consono al sistema fonologico italiano (nel quale il gruppo “nst” si è sempre ridotto a “st”, da Constantino a Costantino, da instantaneo ad istantaneo, ecc.), mentre … Continua a leggere

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Qui gladio ferit gladio perit – chi di spada ferisce di spada perisce – è una frase che si trova nel Vangelo, Matteo, 26,25. La frase è rivolta da Gesù a Pietro, che aveva tagliato un orecchio ad un servo del sommo sacerdote (Giovanni, 18,23). L’espressione significa soltanto che non bisogna passare alle vie di fatto perché non raramente colui … Continua a leggere

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QUESTIONI LINGUISTICHE Qualcuno chiede perché Màrio e Marìa hanno diversa accentazione e il prof.De Rienzo, sul “Corriere della Sera” allarga le braccia. Dovrei farlo anch’io ma credo che la risposta sia semplice: Mario è un nome romano (chi non ricorda Mario e Silla?) mentre Maria è l’adattamento latino di un nome ebraico, Miriam. Dunque Maria non è il femminile di … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Un attore comico spastico, David Anzalone, a proposito della sua minorazione, così si esprime sul “Giornale” del 4 gennaio: “La parola handicap nasce nel Settecento, in Irlanda, quando al posto delle moderne concessionarie di auto c’erano quelle di cavalli, dove la gente andava a comprare mezzi di trasporto a quattro zampe. Raggiunto l’accordo sul prezzo, l’acquirente metteva il denaro nel … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Testa, in latino, significava vaso di terracotta. Se da “vaso di terracotta” si è passati al significato di “caput” (testa), è perché a volte gli scherzi sono ripetuti così a lungo che alla fine tutti dimenticano che si tratta di scherzi. La semantica fornisce parecchi di questi esempi. In argot, per esempio, si può chiamare la testa “la cafetière”, oppure … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

QUESTIONI LINGUISTICHE “È uno di quelli che va al mare oppure egli è uno di quelli che vanno al mare?” chiede luca. Innanzi tutto, è sicuro che bisogna dire “che vanno”. Più difficile è spiegare il perché di questo errore, oggi commesso da milioni e milioni di italiani, anche ai più alti livelli. La frase principale è: “egli è uno … Continua a leggere

QUESTIONI LINGUISTICHE

Tutti noi apprendiamo le parole non cercandone la definizione o l’etimologia nel dizionario ma nell’uso concreto. Se uno dice “passami quel coltello”, indicandolo col dito, dà quella che qualcuno ha chiamato “definizione ostensiva”. Da quel momento, anche se uno non avesse mai sentito parlare di coltelli, saprebbe che quello è un coltello. E se invece di dire coltello si è … Continua a leggere