LA GAFFE DI BERLUSCONI

LA GAFFE DI BERLUSCONI

I giornali hanno a lungo parlato di una gaffe che Berlusconi avrebbe commesso, nel corso dell’ultimo vertice italo-francese, parlando sottovoce con Sarkozy. Il Cavaliere avrebbe detto a Nicolas: “Sono io che ti ho dato la tua donna”, alludendo all’italianità di Carla Bruni. Ora, da un lato Berlusconi parlava in privato con un amico, ed aveva il diritto di scherzare come voleva. Dall’altro, c’è veramente gente che ha tempo da perdere: basti dire che due parlamentari di sinistra, due signore, hanno addirittura presentato una denuncia.

Andando alla sostanza, una prima nota riguarda la traduzione dell’espressione “ta femme”, che non va tradotto “la tua donna” ma “tua moglie”. In francese come in tedesco “femme” e “Frau” significano, secondo i contesti, donna o moglie. Dunque la frase di Berlusconi sarebbe molto meno volgare di come hanno voluto credere gli antipatizzanti nostrani.

Poi, da prima i giornali hanno parlato di lips reading, cioè hanno detto di avere capito ciò che diceva Berlusconi dal movimento delle sue labbra, mentre in seguito ci si è messi a discutere sulla registrazione delle parole. Per il lips reading, evidentemente si trattava di una bufala. Questo metodo per capire le parole pronunciate non è poi tanto semplice: i sordi ci mettono anni, ad impararlo. E comunque è accettabilmente facile se la persona parla la nostra lingua, è vicina e di fronte. Berlusconi invece parlava in francese, da straniero, era lontano e, a giudicare dalla fotografia, di profilo. Atteniamoci dunque alla registrazione.

Secondo Palazzo Chigi, il nostro premier avrebbe semplicemente detto: “Tu sai che io ho studiato alla Sorbona”, cosa del resto coerente con l’argomento trattato in quel momento e questa è la versione che alla fine è risultata incontestabile. Secondo quanto scrive il “Corriere della Sera”, ormai non ci sono più dubbi: l’esame più approfondito della questione ha dato ragione a Berlusconi e Canal Plus, che aveva lanciato la notizia, ha fatto una magra figura. Fine. Ma qui interessa esaminare la questione in teoria.

Bisogna cominciare col riportare in fonetica, nella misura in cui lo consente l’alfabeto del computer, le due frasi. La prima (“c’est moi qui t’ai donné ta femme”) sarebbe: “semuakitedonetafàm”; la seconda (“tu sais que j’ai étudié à la Sorbonne”) sarebbe (y = u francese): « tysekjetydiealasorbòn ». Mettendo accanto le due frasi, “semuakitedonetafàm” e “tysekjeetydiealasorbòn” si vede chiarissimamente non si somigliano neppure un po’. E allora?

La morale della favola è che certe notizie valgono poco e certi giornalisti non valgono nulla. I giornali hanno costruito una notizia sull’assoluto nulla.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

4 marzo 2009

LA GAFFE DI BERLUSCONIultima modifica: 2009-03-04T17:35:22+01:00da Giannipardo
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “LA GAFFE DI BERLUSCONI

  1. lLieto di risentirla.
    Perché perdono tempo con le sciocchezze di Berlusconi? Perché è il loro chiodo fisso. A forza di odiarlo gli hanno dato un’importanza pressoché surreale. Lo chiamano nano ma gli hanno dato una statura tale che sembra alto un chilometro. Che esagerazione.
    Bisaognava criticarlo per le cose serie, quando lo meritava, e per il resto non dico ignorarlo, ma non farne un mito, se pure negativo.
    Fra l’altro, a loro non ha neppure “portato bene”, come si dice.
    Ma, forse, non avevano molti altri argomenti.
    La sinistra mi rende triste.

  2. Mi meraviglio che ci perdano del tempo!
    Salve Gianni mi ha dimenticata? Io no e con la scusa di questo aneddoto le porgo un salutino. Nadia

I commenti sono chiusi.