IL PRESIDENTE CON LA COPPOLA

IL PRESIDENTE CON LA COPPOLA

Facciamo che, da buon meridionale, un tizio dia del “cornuto” al Presidente della Repubblica Napolitano e che qualche volenteroso carabiniere lo denunci per vilipendio. Facciamo pure che il magistrato reputi la denuncia plausibile e rinvii a giudizio. Condanna o assoluzione?

È probabile che la sentenza indicherebbe piuttosto la personalità del giudicante che del giudicato. Se il giudice avesse antipatia per Napolitano probabilmente assolverebbe l’imputato argomentando che “cornuto”, nel Sud, è un insulto abbastanza corrente, quasi solo una manifestazione di cattivo umore, e non fa nessun riferimento ai costumi delle congiunte della vittima. Dunque l’uomo non intendeva offendere il Capo dello Stato; voleva solo, esercitando il legittimo diritto di critica politica, esprimere la propria disapprovazione. Non diversamente da come fu assolto chi dette del buffone a Silvio Berlusconi, perché, si sa, i clown non sono meno qualificati di altri a governare il Paese. Beppe Grillo addirittura reputa che siano i più adatti.

Le cose non andrebbero così se il giudice avesse stima per il Presidente. Gli sarebbe facile appigliarsi al fatto che l’uso della parola “cornuto” ha una precisa, inequivocabile intenzione ingiuriosa e corrisponde al Tatbestand, cioè allo schema astratto della fattispecie delittuosa chiamata vilipendio. Come se non bastasse, la parola attacca non solo la persona del Supremo Magistrato della Repubblica ma anche la sua famiglia, con offesa particolarmente sanguinosa nella bocca di chi probabilmente ha una morale sessuale più retriva di altri italiani. Nulla è più giustificato di una condanna, in questo caso: anche per porre un freno al malcostume imperante degli insulti e della coprolalia.

Dell’assoluzione o della condanna comunque non importerebbe nulla a nessuno. Perché quel tale è un signor nessuno. Ma se l’imputato fosse un politico di spicco e desse  del mafioso al Presidente, sarebbe legittima critica o vilipendio? Qui la valutazione non dipenderebbe dal rapporto del giudice col Presidente, ma dal rapporto del giudice col presunto colpevole, se quest’uomo si chiama Antonio Di Pietro. Infatti, prima ancora di vedere se egli sia colpevole o innocente, il giudice saprebbe che dalla sua condanna o assoluzione dipende la sopravvivenza di un partito politico. Come potrebbe non tenerne conto? E come potrebbe sfuggire al sospetto, se assolvesse, di aver voluto salvare l’Idv e, se condannasse, al sospetto di essersi arrogato il diritto di eliminare un partito dal Parlamento?

Il problema è giuridicamente insolubile perché tutti vi vedrebbero comunque una decisione politica. Precisamente per questo la soluzione non dovrebbe darla la magistratura ma la politica, a viso aperto. Il meccanismo potrebbe essere quello della concessione o non concessione dell’autorizzazione a procedere, potrebbe essere un meccanismo diverso, ma una cosa è sicura: l’ordine giudiziario non deve avere il potere di sciogliere un partito politico. Se poi lo fa perché autorizzata a giudicare dal Parlamento, quanto meno l’opinione pubblica saprà che è la politica che gli ha passato la parola.

L’ironia della sorte è che queste cose non le capisce Di Pietro. Costui si batte contro il lodo Alfano, invoca ad ogni piè sospinto l’intervento di una magistratura per lui infallibile, crede di poter risolvere ogni problema del paese mettendo in galera questo e quello, e non si accorge che, se non fosse eventualmente protetto dal Parlamento, sarebbe alla mercé di un qualunque magistrato che l’abbia in antipatia.

Se la denuncia delle Camere Penali a carico di Antonio Di Pietro, per vilipendio, non andasse avanti, o se la politica la bloccasse, Di Pietro sarebbe come quei figli ingrati che dicono peste e corna dei genitori, che gli procurano tutti i guai possibili e che poi li chiamano quando sono loro stessi in difficoltà. Beneficiando di quell’infinita tolleranza che non hanno certo meritato.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

2 febbraio 2009

 

IL PRESIDENTE CON LA COPPOLAultima modifica: 2009-02-02T14:59:50+01:00da Giannipardo
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