LA RAPPRESAGLIA IRANIANA

Orientarsi nella realtà internazionale non è facile, perché assolutamente tutti mentono e nascondono le loro carte. Rimangono solo i fatti. Da un lato l’uccisione di un folto gruppo di militari e dirigenti iraniani ad alto livello, dall’altro il ferimento di una bambina israeliana. Cala la tela.
Israele ha dimostrato di poter colpire puntualmente ed efficacemente dove vuole; l’Iran ha dimostrato di poter organizzare un bel fuoco d’artificio, per una notte, sprecando trecento o più missili, pur sapendo che Israele era capace di abbatterli tutti. E comunque nessuno di loro ha colpito un obiettivo sensibile. Insomma Israele ha fatto male all’Iran, l’Iran ha fatto la mossa con Israele e il mondo. Inoltre l’Iran, subito dopo, si è precipitato a dichiarare conclusa l’operazione, da parte sua, per scansare la risposta israeliana. Una risposta che probabilmente non sarebbe stata meramente dimostrativa come quella iraniana.
Insomma, ripetiamo, l’azione di Israele è stata tremenda, la risposta iraniana è stata costosa in termini di missili, ma simbolica in termini di risultati. Mi chiedo addirittura se il tempo intercorso tra l’azione israeliana e la risposta iraniana – quasi mezzo mese – non sia servita per cercare il modo di non far perdere la faccia a Khamenei, che ha subito parlato di una punizione durissima di Israele – che non si è avuta – e che i militari iraniani non sapevano come realizzare, se non rischiando la distruzione dell’Iran. Alla fine hanno trovato una soluzione di compromesso. «Noi – avranno detto agli israeliani – il giorno tale all’ora tale spareremo tot missili in queste e queste direzioni, voi li abbatterete e, come nella lotta libera americana, nessuno si farà male. Faremo contenti sia il vostro pubblico sia il nostro pubblico. Non andate oltre, per favore». Né Israele ha un serio interesse ad andare oltre, perché gli Stati Uniti non la sosterrebbero. Abbiamo scherzato.

LA RAPPRESAGLIA IRANIANAultima modifica: 2024-04-14T11:32:25+02:00da gianni.pardo
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4 pensieri su “LA RAPPRESAGLIA IRANIANA

  1. Sebbene sia stato molto significativo che la Giordania si sia unita allo sforzo di abbattere le munizioni iraniane in arrivo, l’ampliamento della portata del conflitto preme su linee di frattura, non da ultimo in Iraq.
    La decisione, quasi certamente coordinata tra Hezbollah e Teheran, del gruppo sciita libanese di non schierare il suo enorme arsenale di razzi pesanti durante l’attacco iraniano suggerisce anche che almeno per ora esiste una piccola finestra di opportunità per impedire che il conflitto si approfondisca ulteriormente.
    La domanda scottante è se, come suggerisce Vakil, Israele si accontenterà di presentare la sua difesa contro l’attacco dell’Iran come un “successo” in sé e per sé o se rischierà di reagire all’Iran e di intensificare ulteriormente la guerra.

  2. Per chi non ha dimestichezza con le lingue diverse dall’italiano, ricordo che i traduttori in linea si avvalgono dell’A.I. e forniscono ottime traduzioni (non solo dall’inglese ma anche da tutte le lingue coinvolte nel conflitto, russo, arabo e cinese compresi).
    un buon motivo per andare sempre alle fonti (si può evitare di leggere i Media italiani, “corrotti” copyright Orsini).
    ecco un esempio di traduzione dell’articolo del Guardian segnalato dal lettore:

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  3. Emanuela Ferrari, il suo commento e’, a dir poco, “interessante”.

    Cominciamo con l’uscita di dubbio gusto “io so’ io e voi non siete un cazzo”. Israele, se ancora non l’ha capito, sta conducendo questa guerra solo allo scopo di sopravvivere. Se accettasse passivamente l’efferato assassinio del 7/10 di 1200 ebrei, sarebbe alla soglia di un nuovo olocausto. E se non eliminasse completamente Hamas da Gaza, non farebbe altro che procurarsi nuovi attacchi missilistici in futuro, e chissa’ cos’altro. Gli ebrei hanno tentato di tutto, fin dal 1948, per una convivenza pacifica con gli arabi. Per sentirsi rispondere picche, sempre. Altro che “io so’ io”, eccetera.

    Poi c’e’ la seconda uscita, quella della “stupidaggine del missile sul consolato”. A questo proposito, se capisce l’inglese, potrebbe leggere un articolo apparso su The Guardian:
    https://www.theguardian.com/world/2024/apr/14/why-israel-attack-on-iranian-consulate-in-syria-was-a-gamechanger

    Qui c’e’ stata una diretta dichiarazione di guerra di Israele all’Iran. Una guerra che e’ stata finora a lungo combattuta per procura, e oggi e’ finalmente venuta allo scoperto, volontariamente da parte di Israele.
    Quali saranno le lontane conseguenze di questa azione non si sa, per ora si e’ vista solo un’azione teatrale da parte iraniana, per salvare la faccia.
    Che Israele abbia fatto bene o no, nessuno puo’ dirlo oggi. Nessuno a parte lei, che con la sua evidente esperienza strategica, parla di “stupidaggine”.

    D’accordo sul fatto che l’Iran ha interessi sul Mar Rosso. Ma qui forse si potrebbe parlare di “stupidaggine” delle sue azoni (compiute per procura dagli Houthi). Perche’ se l’Europa e’ imbelle o quasi, altrettanto non lo sono gli USA.

  4. Bene, i due maschioni hanno ottenuto il risultato di facciata, con gli apprezzamenti delle ragazze. E meno male che Israele ha trattenuto le mani (almeno così sembra, finora), evitando la ripetizione tradizionale del “mo’ ve meno, perché io so’ io e voi non siete un cazzo”, dopo la stupidaggine del missile sul consolato per far fuori “l’efferato terrorista, insostituibile, e quindi assicurando la difesa del Paese”; naturalmente, essendo di religione diversa, non sanno che “morto un Papa se ne fa un altro”. E il governo, dài e dài, ha ora qualche problema di “reputazione internazionale”. Senza contare che l’Iran un interesse grosso, ben più che per i palestinesi, ce l’ha dalle parti del Mar Rosso, che rischia – senza tante vittime umane degne di fare notizia – di dare grossi guai sia all’Occidente che (un po’ meno) all’Oriente. Ma noi a bordo ring tifiamo Cassius Clay, la potenza dei colpi e l’intelligenza della strategia. Chissà che poi non finisca come lui in veste “umanitaria”.
    Preghiamo.

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