CONSIGLI ALLA MELONI

Un autorevole commentatore, da una altrettanto autorevole testata, impartisce a Giorgia Meloni una lezione di comportamento in quanto Presidente del Consiglio: non dovrebbe facilmente entrare in polemiche, dovrebbe essere benevola e regale con gli avversari, dovrebbe dimenticare il suo passato e presentarsi, direi, come la figura marmorea che sarà nella storia.
Si potrebbe rispondere che questi consigli, pure dati in buona fede, potrebbero non essere i migliori da seguire. Per esempio: è veramente un errore, entrare nelle polemiche? Le polemiche (anche sterili) sembrano essere le ultime armi rimaste alla sinistra. La sinistra non è capace di contrastare efficacemente i provvedimenti del governo (in gran parte necessitati) ma si limita a stramaledirli e indicarli come fonte della prossima Apocalisse. Dunque l’unico modo per contrastarne l’azione è il sarcasmo, la denuncia delle esagerazioni, la sottolineatura delle contraddizioni col passato. Non lo dimentichiamo: per molti decenni la sinistra è vissuta di una sua pretesa fatta di atteggiamenti di superiorità, di apodittiche verità morali di cui essa sarebbe depositaria, e di ogni tipo di suggestione. La suggestione è inconsistente, ma ha notevoli effetti nelle menti meno lucide. Che sono la maggioranza. Ed è anche questa suggestione che bisogna contrastare, dimostrando di non esserne intimiditi.
La Meloni non scade tanto nello stile, quanto si adegua allo stile dell’avversario. Vuole mostrare al popolo che le armi dell’avversario sono leggeri palloncini che è facile bucare. L’esempio lo troviamo sul ring. I pugilatori moderni, in linea di principio, non sono due bruti che se le danno di santa ragione, ma due atleti che praticano le noble art, la boxe secondo le regole. È per esempio vietato colpire con la testa, sotto la cintura, o dopo che l’arbitro ha sospeso lo scontro. Ma se ciò avviene e l’arbitro lascia correre, è normale che anche il pugilatore corretto cominci a combattere scorrettamente, per non concedere all’avversario un indebito vantaggio. Questa regola è troppo spesso dimenticata. Israele afferma di mirare a distruggere Hamas e uccidere i suoi affiliati, e di volere risparmiare i civili. Ma ciò che la gente dimentica è che Israele avrebbe ancora ragione se cercasse deliberatamente di uccidere due milioni di gazawi, perché questo era il loro sogno ancora la sera del 7 ottobre. E del resto è anche scritto nello Statuto di Hamas, o quello che è. Insomma, la regola generale è: inadimplenti non est adimplendum, nei confronti di colui che non adempie la sua parte del contratto non siamo tenuti ad adempiere la nostra.
Ma all’illustre commentatore si potrebbe dare una risposta più semplice e convincente di quella che precede: Meloni ha avuto uno straordinario successo, passando dal 4-6% dei voti (non ricordo esattamente) al 28%; è stata ed è la prima donna Presidente del Consiglio; malgrado le difficoltà di questi mesi, dispone ancora di un notevole consenso, che non tende a diminuire. Tutto questo non basta per dire che non ha sbagliato una mossa? Il suo successo è quello che nel Medio Evo si chiamava argumentum baculinum, l’argomento del bastone. Il filosofo si appellava alla concretezza, per esempio all’esistenza della materia, sbattendo per terra la punta del bastone.
Nel famoso film di Jacques Tati, Les Vacances de M.Hulot, il protagonista non sa giocare a tennis. Compra a caso una racchetta e comincia a battere tutti. Nella sua goffaggine, però, prima di ogni servizio agita in modo comico la racchetta. Mossa assolutamente priva di senso. Tuttavia presto tutti, vedendo che vince sempre, adottano quel gesto, prima del servizio. Tati colpiva acutamente nel segno. Gli uomini spesso non comprendono le ragioni del successo, ma nel dubbio imitano tutto ciò che riescono a capire dell’uomo di successo. Elvis Presley si mise a cantare a gambe larghe, agitandole spesso convulsamente? Da quel momento, nel mondo intero, i giovani non soltanto si misero a cantare come lui, ma lo fecero a gambe larghe, ecc.
Prima di criticare i vincenti, e dare loro dei consigli, cerchiamo di capire seriamente che cosa è stato orpello, ma anche che cosa ha determinato quel successo. Il fenomeno Meloni merita studio, non consigli di bon ton.

CONSIGLI ALLA MELONIultima modifica: 2024-01-04T08:01:01+01:00da gianni.pardo
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