ATREJU

Nel momento in cui Elly Schlein rifiuta l’invito dei Fratelli d’Italia di andare ad Atreju, non bisogna chiedersi se il rifiuto è o no antidemocratico o semplicemente scortese, ma soltanto se è utile o no al partito. Ciò perché in politica non ha ragione chi è brillante o chi è capace di dimostrare logicamente o con i fatti le proprie tesi, ma chi ottiene più voti. Ecco perché non bisogna disprezzare la demagogia, la calunnia, l’insulto o perfino la mancanza di idee: non raramente è con questi spregevoli strumenti che si vincono le elezioni. Il Partito Comunista Italiano è stato al soldo dell’Unione Sovietica fino alla sua caduta; ha sempre sostenuto le tesi che Mosca aveva ordinato di sostenere, anche quando queste tesi erano nettamente contrarie agli interessi dell’Italia: basti dire che si è battuto per la non approvazione del Piano Marshall. E tuttavia, di fatto, ha dominato la nostra società per oltre mezzo secolo.
Non è successo dappoco. Soprattutto se si pensa che, oltre al successo politico, il Partito ha avuto un enorme successo culturale; infatti ha avuto l’abilità di conquistarsi il favore degli intellettuali e ciò semplicemente ubriacandoli di utopie, di bubbole e di plateali bugie adatte al loro cervello infantile. Ma soprattutto ha reso conveniente essere comunisti: da un lato gli amici li ha privilegiati dovunque, dall’altro ha impedito il successo di chi non era comunista. Ecco perché tutti gli artisti sono stati di sinistra. Mentre i professori lo sono stati per totale mancanza di senso del reale. Ignobile, tutto questo? Certamente. Ma che importa? Per oltre mezzo secolo, pur essendo all’opposizione, il Pci ha comandato in Italia. E perfino oggi che è morto molti ne hanno conservato la mentalità.
Ecco la ragione del gran rifiuto di Schlein. La sua distanza risale (ma è soltanto il parere di chi scrive) alla volontà di non offrire a Giorgia Meloni nessuna photo opportunity. Alla preoccupazione che una semplice stretta di mano sul palco possa indurre la base a pensare che Schlein sia disposta ad avere rapporti civili o addirittura amichevoli con l’odiata biondina che vuole distruggere l’Italia. Quel no invece conferma la lotta senza quartiere al governo, considerato un nemico dei più deboli, dei poveri e delle Patria. Caligola, in confronto alla Meloni, fu un benefattore.
Questo atteggiamento sarebbe giustificato e sarebbe perfino applaudito se al governo ci fosse un traditore malefico come sarebbe, per esempio, se i russi avessero installato a Kiev un Gauleiter agli ordini di Mosca. Insomma un tiranno talmente malefico che non si lotta per qualcosa, ma puramente e semplicemente per ammazzarlo. Se non fisicamente (che peccato!) almeno politicamente.
Ma la situazione in Italia non è per niente questa. Fino all’ottobre dello scorso anno il Pd ha governato insieme con la Lega e con Forza Italia. E non ha governato con la Meloni soltanto perché lei è voluta rimanere all’opposizione. Dunque bisognerebbe capire perché prima quei partiti erano tali che ci si poteva alleare con loro, ed ora sembra che siano peggio dei paria per i bramini. Francamente tutta questa animosità, questa celata impermeabilmente abbassata, questo scontro all’arma bianca sembra demenziale. E non è nemmeno credibile. In Italia chi pensa seriamente che Giorgia Meloni voglia danneggiare il Paese, eliminare o quasi la Sanità Pubblica, affamare i poveri e forse perfino avvelenare i pozzi? Evidentemente Schlein, anche se parla un paio di lingue straniere, non conosce la massima francese per cui «tutto ciò che è esagerato è insignificante». Inoltre non si accorge che, mentre critica tutto, non propone niente. E questo la rende noiosa. Ma lei deve avere una sconfinata fiducia nell’imbecillità del prossimo.
Comunque, come detto, in politica il massimo giudice è l’elettorato. Se le prossime elezioni decreteranno il successo di Schlein, vorrà dire che l’Italia è ancora ferma al 1948, allo scontro epocale fra la Democrazia Cristiana con la croce e il Fronte Popolare con la faccia di Garibaldi. Quando si decise se stare con l’Ovest o con l’Est. Se è così, Schlein potrà anche dichiarare lo sciopero generale contro il Padrone delle Ferriere e l’Italia le darà ancora ragione. Dimostrando che ciò che gli italiani meritano è proprio una leader come lei .

ATREJUultima modifica: 2023-11-18T17:47:13+01:00da gianni.pardo
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