SCIOCCHEZZAIO INTERNAZIONALE

Per i belligeranti ogni guerra è un’imperdibile occasione di dire bugie. Per i terzi, di dire sciocchezze. I primi mentono nel loro interesse e nell’interesse della loro propaganda interna, i secondi dicono sciocchezze per puro amore della stupidità, perché tanto non ne pagano il prezzo e perché possono fare bella figura, mostrandosi umani, morali e generosi. A spese altrui.
Per esempio Madrid, per voce del suo ministro degli esteri, promuove “una conferenza internazionale di pace che porti alla creazione di uno stato palestinese”. Evidentemente, da quelle parti non si sono accorti che questa è la soluzione proposta nella dichiarazione Balfour del 1917 (avete letto bene, 1917, non 2017). Solo che quando, nel 1947-48 si passò all’applicazione concreta, gli israeliani accettarono il loro striminzito e frammentato territorio, mentre i palestinesi lo rifiutarono e nel 1948 mossero guerra contro Israele. Perdendola. Né mai in seguito hanno accettato l’idea che, accanto allo Stato di Palestina, possa esserci lo Stato d’Israele. Per questo hanno fatto – loro e i loro alleati – non so quante guerre, perdendole tutte. Dunque, signor ministro, non si tratta della creazione di uno Stato palestinese, ma di convincere i palestinesi ad accettare l’esistenza e la sovranità di Israele. Fino ad ora non ci è riuscito nessuno. E non per colpa di Israele.
Non solo, ma dal momento che gli arabi rimangono convinti della necessità di sterminare gli ebrei e cancellare il loro Stato, in tanto Israele accetterà la costituzione di uno Stato palestinese suo vicino, in quanto esso non divenga la base per attaccarla. Il che significa che, in ogni caso, lo Stato palestinese non sarà interamente sovrano. Lo sarebbe se fosse uno Stato pacifico ma, dal momento che non lo è, indipendente e sovrano non sarà mai a meno che non vinca e butti e a mare Israele. Quanto a Gerusalemme ha qualche difficoltà a suicidarsi, solo per fare piacere ai palestinesi.
Lo stesso ministro ha detto che “L’Ue deve parlare con una sola voce e dobbiamo condannare sia la violenza di Hamas che gli attacchi alla popolazione civile di Gaza”. Per cominciare, l’Ue non ha mai parlato con una sola voce. Dunque il suo deve sfiora il ridicolo. Inoltre è evidente che non ci sono attacchi deliberati contro i civili di Gaza, prova ne sia che Israele li ha pregati di sfollare Gaza City, e questo già dimostra l’imparzialità di quel ministro. Infine egli parla di “attacchi alla popolazione civile di Gaza”, e gli si potrebbe chiedere: qual è la parte militare della popolazione di Gaza? Avete mai visto un esercito, da quelle parti? Avete mai visto una divisa e una lealtà militare? I borghesi in armi non sono protetti dalle Convenzioni di Ginevra: lo sanno, in Spagna? E comunque Israele per eliminare i membri di Hamas cerca di effettuare attacchi mirati. Poi, se i terroristi somigliano troppo ai civili o si nascondono fra loro, ovviamente c’è qualche sbavatura. Ma, ancora una volta, non per colpa di Israele.
Tuttavia non straparla soltanto la Spagna. Gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna, la Germania e l’Italia hanno combinato i loro sforzi per dire la seguente, storica frase: “Israele si difenda e si rispetti il diritto internazionale”. Ma lo hanno chiesto anche a Hamas, che ha sconfinato per massacrare a gli ebrei a centinaia, nei modi più barbari, superando in stile perfino i nazisti? No. Gliel’hanno chiesto, mentre ancora oggi spara razzi a decine, contro Israele, nella speranza di uccidere dei civili? È soltanto Israele che deve rispettare il diritto internazionale? Che ne è stato della protezione dei civili israeliani? O loro sono carne da macello, mentre tutti dobbiamo piangere in coro soltanto sui bambini palestinesi? Per caso, secondo le maggiori potenze europee, se uno è un delinquente può fare quello che vuole, senza nemmeno sentirsi rimproverare, e se uno è una persona perbene deve persino perdonare e aiutare i nemici, in modo che non soffrano della guerra che loro stessi hanno scatenato?
Ma è già comico l’inizio. Le cinque nazioni riconoscono il diritto di Israele a difendersi. E se non l’avessero riconosciuto Israele non si sarebbe difesa, o la difesa sarebbe diventata illegittima? Messa così sembra che riconoscere il diritto alla difesa sia una gentile, generosa concessione dei grandi, tanto che se Israele non si comporta bene quel diritto non glielo riconoscerebbero più. In questa vicenda, gli scandalosi lapsus freudiani si sprecano.
A proposito, questi stessi Stati “hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi”, come scrive l’Ansa, nelle mani di Hamas. Nelle mani di Hamas è un’espressione neutra, in base alla quale si potrebbe pensare che a Hamas quegli ostaggi siano caduti dal cielo, per puro caso. No, gentili signori, si tratta di un ratto, di un sequestro di persona, di un crimine di guerra come quello commesso da Putin, quando ha sequestrato centinaia di bambini ucraini. Crimine per il quale è stato già imputato (e ricercato) dalla Corte Penale Internazionale. O la legge cambia perché si tratta di israeliani? La verità è che i cinque Stati hanno un tale timore reverenziale nei confronti dei terroristi, una tale paura di irritarli, che non li menzionano affatto. Non hanno nemmeno il coraggio di dire: “Chiediamo a Hamas di rilasciarli”. E questi Stati dovrebbero difendere la libertà del mondo?
Per fortuna Israele non li ascolta nemmeno e tira diritto. Come ha detto il portavoce Jonathan Conricus: non ci sarà “nessun cessate il fuoco” a Gaza, durante i negoziati di Usa e Qatar per gli oltre 200 ostaggi. E addirittura Gerusalemme nemmeno commenta le dichiarazioni di Hamas in materia, tale è il suo disprezzo. Infatti rilancia, imperturbabile: “Non si può permettere che gli sforzi umanitari [per liberare gli ostaggi] abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas”. Israele combatte una guerra e non ha paura di Hamas. Gli altri sono in pace e ne sono terrorizzati

SCIOCCHEZZAIO INTERNAZIONALEultima modifica: 2023-10-25T17:00:27+02:00da gianni.pardo
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4 pensieri su “SCIOCCHEZZAIO INTERNAZIONALE

  1. Bennett, alla BBC:
    il nostro (di Israele) unico errore e stato ascoltare il mondo per 20 anni.
    Nel senso che avrebbero dovuto finire il lavoro prima, ma sono sempre stati fermati dal mondo
    Peccato che il chiodo fisso di Putin adombri la sua lucida visione del mondo: Putin non ha rapito i bambini e il Tribunale dell’Aia è una pagliacciata, lei lo sa.
    Lei non vede che Putin ha fatto quello che Israele non ha fatto finora, ha difeso gli interessi della Russia nonostante USA e paesi vassalli gli abbiano dichiarato guerra.
    Quel conflitto, che l’Occidente non sta vincendo, sta costando centinaia di migliaia di morti, crisi economiche, distruzione materiale di uno stato: bastava aprire negoziati seri prima del 24/2/22. Fortunatamente i politici europei hanno smesso di gridare che bisogna spezzare le reni alla Russia e ora chiedono di fermare Israele. Siamo nelle mani di imbecilli, ce lo meritiamo.
    Ieri al Cremlino c’è stata una riunione dei capi delle religioni che convivono in Russia, pacificamente: Ortodossi, Ebrei, Mussulmani, Buddisti, hanno parlato fra loro, senza odio, condannando il terrorismo e la religione che istiga all’odio.
    Ma per leggere questi discorsi, reperibili sul sito istituzionale, ci vuole onestà intellettuale, la stessa che usiamo qui per comprendere Israele.
    http://en.kremlin.ru/events/president/news/72593

  2. Il prof. Sabino Acquaviva, compianto docente di Sociologia Antropologica all’Università di Padova, diceva che le pubbliche manifestazioni collettive in uso per i più svariati motivi, dalle “marce” per la pace ai cortei ecologisti, sono la versione ”civilizzata” delle danze per la pioggia o per ingraziarsi il Grande Spirito dei popoli “primitivi”.

    Più o meno con gli stessi effetti.

  3. Già Piepaolo, infatti Hegel ci ripeterebbe che la morte di Dio è un processo necessario (quanto impossibile). Ma rischio di passare per un Dieudonné.
    Questa è una storia parecchio complessa e – per intanto – continuiamo a goderci altri zilioni di morti: in Suo Nome, ça va sans dire.

  4. Non so se ascrivere allo sciocchezzaio anche il fatto che, in Occidente (soprattutto in Italia), milioni di persone preghino per la pace. Quasi che la pace sia una condizione graziosamente (cioè “per grazia”) concessa da Domineddio, e non derivi dalla fine della guerra; con un vincitore e uno sconfitto, oppure con un patteggiamento conveniente per entrambi.
    A proposito di grazia divina, mi permetto di aggiungere una barzelletta. Un signore per bene, giusto e molto religioso, sta nuotando disperatamente tra le onde, lontano dalla riva. Passa una barca e un tizio gli dice: “Sali”. “No – risponde lui – Dio mi salverà”, e continua a nuotare. Passa una seconda barca e un uomo gli dice: “Sali”. “No – risponde ancora lui – Dio mi salverà”. Poco dopo, stremato, affoga e, essendo buono e giusto, si ritrova in Paradiso. Giunto al cospetto di Dio, osa dirgli: “Signore, ma perché non mi hai salvato?”. “Stupido! – risponde Dio – ti ho mandato ben due barche! Che volevi di più?”

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