L’INVASIONE DI GAZA

Sono giorni che sentiamo parlare dell’imminente invasione di Gaza e invece gli israeliani continuano a bombardare e distruggere la Striscia: al punto che ogni fotografia della zona sembra mostrare un cumulo di macerie. Ma dell’invasione terrestre nessuna traccia. Finché stamattina Israele ci ha detto che essa è veramente imminente. Ecco i dati: “Per la loro sicurezza e protezione” l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione “entro 24 ore” di “tutti i civili da Gaza” (circa 1.100.000 persone) a sud di Wadi Gaza, un piccolo corso d’acqua a sud della città. “Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”.
Queste dichiarazioni indicano ogni oltre possibile dubbio che realmente l’invasione di Gaza avrà luogo. Personalmente ne dubitavo perché sapevo che, notoriamente, invadere una città densamente popolata comporta un gran numero di morti. Soprattutto se si sa che la popolazione resisterà con ogni mezzo, sparando da ogni finestra e sbucando da ogni buco nel terreno. Ciò cui non avevo pensato – come forse non ci aveva pensato Hamas – è che il problema si poteva risolvere innanzi tutto eliminando la casa da cui qualcuno potrebbe sparare e poi sparando a qualunque sagoma umana, senza chiedersi se sia quella di un civile o di un terrorista. Insomma, come Hamas, pensavo che gli israeliani non avrebbero osato attuare una misura così radicale a protezione dei loro soldati. Questo perché, se io ragiono come Cesare e come gli altri antichi, i moderni civili si fanno molti scrupoli. Ma Israele oggi ne ha abbastanza, di scrupoli, e probabilmente, in termini di sangue, applica il principio: “Vantaggio neanche allo zoppo”.
Ovviamente l’Onu – organizzazione notoriamente molto amica e sostenitrice di Israele – ha dichiarato che questa misura è intollerabile e provocherà questo e quello. In realtà Israele vuole soltanto qualche settimana per invadere Gaza City, per scovare tutte le postazioni missilistiche, tutti i tunnel, tutti i depositi di armi, fino a bonificare la città e impedire che continui a costituire un pericolo per Israele. Naturalmente non vogliono occuparla stabilmente: non saprebbero che farsene. Al massimo presidiarla e sorvegliarla. Naturalmente non vogliono uccidere i cittadini normali. Anche in questo caso: non sanno che farsene, della loro morte. Naturalmente non vogliono privarli delle loro case, e infatti è questo il senso del preavviso di ventiquattr’ore. Significa che Israele ha in programma un’operazione che richiede qualche tempo e poi gli arabi di Gaza potranno tornare alle loro case.
Quello che importa è che durante l’operazione, se qualcosa o qualcuno si muove , è un obiettivo legittimo e nessuno possa dire di non aver visto arrivare il colpo. L’ingiunzione di svuotare Gaza è un’azione più geniale e spietata di quelle che pensavo Israele fosse capace di attuare. Mai visto risolvere in modo più radicale il problema dell’invasione di un centro abitato.
Come detto più volte: Hamas ha dissotterrato i metodi di guerra del più barbaro passato e oggi Israele si astiene soltanto da quelle misure che, pur essendo crudeli, non l’avvantaggerebbero. Traduzione: avrebbe potuto avanzare a Gaza sparando contro ogni essere umano, ma è più utile che i civili si “auto-risparmino” sparendo dal teatro della battaglia per il tempo necessario. Ciò farà diminuire il numero di esseri umani contro cui sparare. E c’è da credere che se questa misura non fosse stata possibile gli israeliani avrebbero sparato a vista a qualunque arabo. Non sono forse le modalità di guerra praticate da Hamas?
I dirigenti di questa organizzazione terroristica devono essere degli ignoranti. Credono che le Convenzioni di Ginevra siano state firmate da Paesi buoni e incapaci di agire spietatamente come loro, favorendo così i combattenti senza scrupoli. Non hanno capito che quelle convenzioni sono state firmate proprio perché tutti sanno che, se un Paese si comporta da barbaro, anche i Paesi civili gli risponderanno in modo barbaro. Dunque si son volute risparmiare le morti inutili tanto dei buoni quanto dei cattivi. Se si comincia ad essere belve umane, anche la controparte si trasformerà in belva umana e nessuno ci guadagna.
Israele è stata attaccata dagli unni o dai mongoli, e si comporterà come e peggio degli unni e dei mongoli. Sarà disapprovata dagli italiani che, nella quiete del loro soggiorno, sono buoni e umani, ma di questi italiani, dell’Onu, e degli altri imbecilli che – per citare Giuseppe Giusti – grideranno in coro “Ohibò”, Gerusalemme non si cura. Che cosa hanno fatto, per difendere Israele? Niente. Che cosa stanno facendo per difendere gli arabi? Niente. E allora stiano zitti. Le loro parole non pesano neanche quanto una piuma.

L’INVASIONE DI GAZAultima modifica: 2023-10-13T10:40:36+02:00da gianni.pardo
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5 pensieri su “L’INVASIONE DI GAZA

  1. “Anyone who wants to thwart the establishment of a Palestinian state has to support bolstering Hamas and transferring money to Hamas,” Netanyahu told his Likud party’s Knesset members in March 2019. “This is part of our strategy – to isolate the Palestinians in Gaza from the Palestinians in the West Bank. ”

    “Chiunque voglia contrastare l’attuazione di uno stato palestinese dovra’ sostenere il rafforzamento di Hamas e trasferire denaro a Hamas”, Netanyahu disse ai membri dello Knesset, appartenenti al “Likud”, il suo partito, nel marzo 2019. “Questo fa parte della nostra strategia – isolare i palestinesi di Gaza dai palestinesi della West Bank.”

  2. Certi ammonimenti sarebbero arte comica, se non si trattasse di una tragedia immane. Si dice che “la reazione di Israele causerà una escalation!”: ebbene, dopo un attacco con centinaia di civili morti, quaranta bambini sgozzati, corpi calpestati… l’escalation sarebbe la reazione di Israele.
    Inarrivabili.

  3. complimenti, non poteva spiegare meglio la situazione,
    navigando, mi sono imbattuto in decine di video disgustosi, spesso messi in rete dagli stessi macellai che sperano di arruolare altri mostri: quello che IDF farà non sarà neanche l’1% di quello che hanno fatto loro:
    IDF è un esercito di una nazione democratica, con una catena di comando e regole di ingaggio;
    per avere la pace gli stessi arabi dovranno liberarsi dei loro mostri, se ci riusciranno
    chissà quando

  4. Altra citazione della stessa Donna: “La violenza fra arabi ed ebrei finirà quanto le madri arabe ameranno i loro figli quanto le donne ebree amano i proprio loro”.

  5. “Noi vi potremmo un giorno perdonare per aver ucciso i nostri figli.
    Ma non vi perdoneremo mai per averci costretto a uccidere i vostri”.
    ( Golda Meir )

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