MOLLICHINA

Prima avevamo l’omicidio. Poi nacque il femminicidio, che io prima credevo includesse pure la soppressione della mia amatissima gatta. Poi mi hanno spiegato il fatto, ed ho capito che si trattava di muliericidio, anche se la parola ancora non esiste. Comunque ho capito che la donna non è un essere umano, dal momento che per la soppressione dell’essere umano c’era già l’art.575 del Codice Penale. Conoscevo l’omicidio colposo, e nel mio piccolo credevo di sapere di che cosa si trattava. Ma poi è nato l’omicidio stradale, ed ho dovuto imparare qualche altra cosa. Ora è nato l’omicidio nautico, e mi documenterò. Essendo pronto a studiare anche l’omicidio lavorativo (commesso sul luogo di lavoro), l’omicidio festivo (non nel senso che sia lieto, ma nel senso che sia commesso di domenica), ed anche l’omicidio pietrale, nel caso qualcuno uccida il mio amico Pietro. A quel punto saremo al Codice Penale personalizzato: una norma speciale – una per il reato doloso e una per il reato colposo – per ogni cittadino italiano. L’apice.

MOLLICHINAultima modifica: 2023-09-21T14:12:05+02:00da gianni.pardo
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10 pensieri su “MOLLICHINA

  1. Vero, l’abitudine è quanto di più potente in tutte le cose.
    Gli adolescenti maschi, ad esempio, rispetto a noi uomini stagionati sono molto meno sensibili alla vista delle ragazze con le chiappe di fuori: per loro l’abbigliamento succinto ed il nudo femminile sono del tutto normali e non destano attenzione più di tanto. Per la sicurezza stradale questo è un bene:-)

  2. Vedi Fabrizio, ci si abitua a tutto. Purtroppo. L’effetto di una minigonna negli anni ’60, oggigiorno e’ irripetibile. Io invidio i maschi vissuti nell’800, quando la vista di una caviglia nuda li faceva svenire.
    Quanto a guidare ancora oggi, guido, eccome. Ma cerco di guardare soltanto la strada. 🙂

  3. Nicola, mi auguro che tu non guidi più la macchina: se sei riuscito a fare un incidente nel 1964 per due ragazze in minigonna, cosa combineresti oggi con il festival di bra e short inguinali che va in onda su ogni via e piazza oggigiorno?

  4. Roberto S. – Devo dire che il mio primo incidente d’auto lo ebbi, appunto, per guardare a destra. Era il 1964, ero a Foggia, percorrendo il viale della Stazione. Alla mia destra vedo passeggiare sul marciapiede due bellissime ragazze in minigonna. Risultato, tamponata l’auto che mi era davanti.

  5. Le do ragione. Sono un accettabile guidatore, soprattutto considerando da quanto tempo guido e quanto a lungo ho guidato certe volte (una decina di ore di seguito, per esempio. O più). Incidenti provocati: uno, ancora non so perché. Ma non è stato grave. Viceversa ho rischiato di averne uno perché in auto mia moglie ed ascoltavamo le canzoni di Georges Brassens, ed io seguivo le parole con tanto piacere che, per distrazione, stavo per combinare un guaio. Da quel momento, in auto, niente Brassens e niente musica classica.
    E non c’era la legge, anzi, non c’è nemmeno ora nessuna legge, al riguardo.

  6. Che i cellulari (diciamo, la distrazione indotta dall’uso dei cellulari o, in alternativa, dall’errore dovuto all’uso di una sola mano) siano responsabili almeno del 25% degli incidenti stradali (buttando indistintamente tutto nel minestrone) è da sempre che viene ripetuto, per tutti i Paesi del mondo. Ma solo quando c’è il morto o la lesione si indaga se in quel momento un guidatore stava conversando o, poco prima, aveva ricevuto un messaggio e presumibilmente lo stava leggendo. E, a meno che ciò, in qualche Paese, non costituisca aggravante, l’imputazione di omicidio (“stradale”, in Italia) rimane, avendo come “causa accertata” l’eccesso di velocità, l’omessa precedenza, il sorpasso azzardato ecc.
    Negli altri casi, a fini statistici (ah, che bella cosa, la statistica!) la “distrazione” rimane, nel rapporto statistico, come “circostanza accertata o presunta”, sotto la classificazione “Procedeva con guida distratta o andamento indeciso”, che a sua volta si articola in varie “circostanze”, tra cui l’eccesso di velocità, contromano, mancato stop (cfr. ad es. Tav. 2.15 in https://www.istat.it/it/files//2023/07/TAVOLE-di-DATI-2022_edizione-luglio2023.zip) ecc.
    Distrazione, generica, e… andamento indeciso (!!).
    Vero che è assodato, da ricerche serie, che l’esecuzione di compiti multitasking, se non si è allenati, porta ad una “parcellizzazione” dell’attenzione e quindi a possibili “errori”: vero sia per il cuoco che sta spadellando tra 6 diversi “primi” che per chi guida auto o moto (ovviamente con conseguenze diverse).
    Quindi, concentrarsi nella guida. E guardare sempre avanti, giusto? No: sia in ambito urbano che extraurbano occorre allenarsi a guardare a destra, a sinistra e dietro, e lontano, non solo i 10 metri avanti; esattamente come fanno gli “addetti alla sicurezza” dei VIP.
    Ma questo non lo insegna nessuno, e il problema lo si risolve multando severamente chi ha il telefono in mano (onere della prova…), prescindendo da “distrazioni” all’interno dell’auto. Gestione “spettacolosa” dei problemi.

  7. C’e’ da dire che i cellulari sono responsabili di un buon 25% degli incidenti stradali, sia negli USA che qui in Sudafrica.
    Io stesso, su una strada a due corsie, ho visto venirmi incontro un idiota che guidava guardando il suo cellulare. Sarebbe stato uno scontro frontale se non avessi suonato il clackson all’impazzata, ed ha sterzato all’ultimo momento.
    Quanto al femminicidio, credo che la ragione della parola sia l’incredibile disparita’ di casi tra uomini che uccidono donne, e donne che uccidono uomini. Mettendo cosi’ in risalto tale disparita’.
    Forse una stupidita’ semantica, ma con un preciso scopo.

  8. E, attenzione, in arrivo sanzioni pesantissime per “uso del cellulare durante la guida”, allorquando si tenga con una mano il cellulare, perché “TUTTE E DUE LE MANI DEVONO STARE SUL VOLANTE! Asini omicidiari!”. Questo perché se si parla col cellulare in mano ci si distrae. A dire la verità, io mi distraggo anche quando “discuto” con mia moglie, o – per ragioni diverse – quando carico in macchina Belen. E, lo confesso, spesso guido con la mano destra sul cambio (omissis riguardo a Belen).
    Però, si può fare conversazione telefonica anche con il bluetooth, e magari ancor più distraendosi…
    Non si capisce quindi se verrà punita la distrazione (causa conversazione con interlocutore telefonico o con moglie/marito presente) o la pericolosa posizione delle mani (documentata a fini probatori da foto incriminante, spero).
    Il futuro sarà delle auto che “si guidano da sole” e quindi il “conducente” potrà dedicarsi a libere attività, anche sollazzevoli, pur “restando attento” per eventuali situazioni non gestite dal SW. Interessante che in rete già si trovano numerosi video di guidatrici – e qualche guidatore – che si sollazzano da sole, con mani (anche entrambe) lontane dal volante, su auto di ultima generazione, distraendosi ben bene. Sarà necessario un occhio elettronico censorio sulle auto… E in sede di rinnovo della patente (ma servirà ancora?) occorrerà rispondere alla domanda “ti tocchi? e quanto ti tocchi?”.
    E tutto perché, nei rapporti d’incidente della polizia a fini statistici, “guida distratta” è la casella spuntata “per fare buon peso” o quando non si sa bene la violazione che ne è causa.
    Ma sì, ridiamoci sopra, in Parlamento devono pur far qualcosa (e mani a posto!).
    E in Costituzione, all’unanimità, verrà aggiunta la tutela dello sport. Prossimo passo, la tutela della pizza margherita e del parmigiano reggiano, e dell’amatriciana verace.

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