LA GUERRA STA SOLO COMINCIANDO?

Leggo questa “agenzia”: “In Russia c’è stata una esplosione in una stazione di servizio a Makhachkala, città russa sul Mar Caspio, con un incendio presto propagato alle abitazioni, che ha fatto finora almeno 27 morti e oltre 60 feriti. Altre due persone sono morte e 5 ferite in un’altra esplosione in un giacimento petrolifero in Siberia”.
Makhachkala è la capitale del Daghestan (mai sentita nominare prima, lo ammetto) e questa città sul Mar Caspio è lontana un migliaio di chilometri dall’Ucraina. Come mai l’Ansa colloca la notizia in un articolo che si riferisce a Kiev? Dal contesto si deduce che si attribuiscono sia l’incendio sia l’esplosione ad un’azione ucraina, probabilmente un drone. Cosa che del resto sembra avvalorata dal fatto che la seconda notizia riguarda la Siberia, anch’essa a moltissimi chilometri dall’Ucraina. Questi fatti sono forniti senza il minimo commento e invece ne meritano alcuni.
Se si tratta di un’azione ucraina, dal momento che non è ipotizzabile che si siano utilizzati droni di fabbricazione occidentale, c’è da pensare che la produzione ucraina sia progredita al punto da colpire ad enormi distanze. Oggi nessuna grande città, ad ovest degli Urali, è al sicuro. Addirittura, a quanto sembra, i droni ucraini arrivano oltre gli Urali, dove comincia la Siberia.
Il valore militare di questa notizia è scarso ma quello emotivo è enorme. Dopo che Putin ha violentato persino il vocabolario, pur di nascondere il fatto che la Russia è in guerra, ecco che i russi, nelle città più lontane e imprevedibili, sono svegliati di notte dal lamento della sirena, devono correre nei rifugi, e cominciano a sentirsi in una condizione che si può chiamare in qualunque modo ma che noi chiamiamo guerra. Una guerra che mette in pericolo le loro vite.
La Russia ha una speciale caratteristica che di solito è stata un vantaggio ed ora potrebbe divenire uno svantaggio: la sua estensione. La vastità del territorio l’ha salvata da Napoleone e da Hitler, ma diviene ora un tallone d’Achille perché è molto difficile coprire un territorio immenso con una contraerea efficace. Ammettiamo che Mosca abbia una cintura protettiva tale da distruggere la quasi totalità dei droni che l’attaccano, ma Kursk? Murmansk? Saratov? Volgograd? Kazan? Senza dire che, anche a proteggere le città, i russi non potranno certo proteggere le cittadine e i villaggi. E tuttavia, se in quelle cittadine e in quei villaggi comincia a morire gente, come si potrà nascondere che la Russia è in guerra e non è invulnerabile? È difficile credere che la popolarità di Putin ne trarrà beneficio.
La notizia della produzione bellica ucraina ha ricevuto una così striminzita copertura, nei giornali, che uno si chiede se ha capito bene. E tuttavia una cosa è certa: gli ucraini attaccano il suolo russo con i droni, e i russi non accusano gli Occidentali di averglieli forniti. Dunque i russi hanno letteralmente svegliato una tigre. Perché gli ucraini li odiano a tal punto, e a tal punto si sentono in diritto di restituirgli con gli interessi le sofferenze inflitte alla popolazione civile ucraina, che hanno letteralmente la bava alla bocca. Non sarebbero semplicemente umani se non accogliessero con giubilo la notizia dei civili morti in Russia. E se non pregustassero con delizia i massacri futuri. La Russia ha commesso l’errore di voler vincere la guerra con tutti i mezzi, inclusi i più inumani, e gli ucraini – se potranno – non si priveranno certo di compiere massacri deliberati di civili inermi. Sono i russi che, da mesi, hanno dichiarato i condomini obiettivi militari. E un grattacielo è un bellissimo obiettivo da colpire, dal momento che lo si vede da lontano e si può prendere bene la mira.
Questo futuro ci angoscia, perché in nessun caso potremmo essere contenti quando si colpiscono deliberatamente i civili. Ma per i russi sarà tanto più doloroso in quanto proprio non se l’aspettavano. Per molti mesi si sono creduti al sicuro, dietro le promesse occidentali, ma queste promesse non gliele ha fatte l’Ucraina. Questa ha soltanto promesso di non usare armi occidentali: ma contro le armi ucraine (perfino se fabbricate su licenza) i russi non possono dire nulla. Sono loro che hanno trascinato l’Ucraina in una guerra totale, e in una guerra totale è lecito usare tutte le armi che si hanno. Del resto, se i russi non usano quelle nucleari, è perché temono una reazione simmetrica dell’Occidente. E la Terza Guerra Mondiale.
Il prolungarsi di questo conflitto non sembra promettere molto di buono, alla Russia. Per essa l’ideale sarebbe stato che l’Ucraina accettasse dei negoziati in vista di qualche compromesso, cedendo una parte del suo territorio, in modo che Mosca potesse cantare vittoria. Ma Kiev ha una posizione durissima e intransigente: “Prima la Russia si ritira da ogni centimetro quadrato di suolo ucraino, e poi si negozia”. Ovviamente è una condizione irricevibile e forse soltanto un atteggiamento negoziale. Ma gli ucraini si mostrano molto sicuri di sé, e fiduciosi che il futuro sarà per loro migliore del presente. Del resto l’Occidente, invece che stancarsi, sta aumentando la quantità e la qualità delle armi fornite. E allora?
La Russia ha proprio svegliato una belva e forse la guerra sta soltanto incominciando. È un vero peccato che Putin non possa fare marcia indietro senza “morire” politicamente e, forse, fisicamente. Perché la Russia avrebbe tutto l’interesse a porre fine a questo assurdo conflitto.

LA GUERRA STA SOLO COMINCIANDO?ultima modifica: 2023-08-17T16:52:21+02:00da gianni.pardo
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7 pensieri su “LA GUERRA STA SOLO COMINCIANDO?

  1. Lei è contento di essere comandato a bacchetta dagli americani?
    È contento di pagare il loro gas a prezzi molto maggiori di quello russo??
    A me rode assai

  2. @Ly: io so solo che tutti quelli che hanno assaggiato i russi, non appena hanno potuto, se ne sono andati di gran carriera. E perfino Svezia e Finlandia, tradizionalmente neutrali (per scelta oppure “obtorto collo”) hanno chiesto rapidamente di aderire alla NATO. Tutto questo vorrà pur dire qualcosa, no? E crede che i russi siano contenti? Comunque tutti i gusti sono gusti.

  3. Giorgio io sono solo stufo di questi americani che si credono i padroni del mondo,
    lo so che Putin non è un santo, ma cerca di difendere il suo paese da questi che (come disse il papa) vanno ad abbaiare alle sue porte.
    Comunque stanno iniziando a stufarsi di mandare miliardi all”eroe de sta ceppa, vedrai che tra poco l’abbandoneranno al suo destino

  4. @Ly: immagino che lei gradirebbe invece una vittoria di Putin. Le consiglio di leggere “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaya. Poi veda lei se la vittoria di Putin è proprio da augurarsi.

  5. Non ci sarà perché vincerà Trump che al contrario di rimbam-Biden non è per nulla disposto a buttare altri soldi per una causa persa

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