BUON NATALE!

di Dino Panigra

L’ultima notizia è che il presidente Volodymyr Zelensky ha spostato la data del Natale dal 7 gennaio (dove lo colloca la Chiesa Ortodossa) al 25 dicembre, quando lo si celebra secondo la tradizione Occidentale. Ovviamente è uno dei tanti modi con cui l’Ucraina vuole proclamarsi nazione occidentale piuttosto che slava e quasi-russa.
Ma non è questo che qui interessa. Interessa che la differenza nasce dal fatto che il calendario stabilito da Papa Gregorio XIII nel 1582 (per correggere quello giuliano, introdotto da Giulio Cesare) fu rifiutato dalla Chiesa Ortodossa soltanto perché proclamato dal Papa. I pope (con la barba, essenziale differenza con i sacerdoti cattolici, si badi) non si erano accorti che non si trattava di una decisione del Papa, ma del pianeta Terra. La rivoluzione intorno al Sole che chiamiamo anno non ha infatti – come disciplinatamente avrebbe dovuto – la durata di 365 e sei ore che le aveva ingiunto Giulio Cesare, ma 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Ditemi voi se è ammissibile una cosa del genere. Qualche ragione la Chiesa d’Oriente l’aveva.
Di fatto, aggiungendo un giorno bisestile ogni quattro anni (calendario giuliano), il calendario correva più veloce della Terra ed ogni 128 anni guadagnava un anno di vantaggio. Ed ecco perché il Natale, secondo quel calendario, viene celebrato il 7 gennaio, con buona pace del solstizio d’inverno, che continua a verificarsi quando lo vuole la Terra, e non il Patriarca. Dunque con la sua modifica Zelensky si è allineato più ai fatti che alle ideologie. Ma tutta la vicenda del Natale – quale che sia il giorno in cui lo si celebra – è interessante e per qualche verso comica.
La storia e la tradizione cristiana ignorano del tutto la data di nascita di Gesù. Del resto, forse non la conosceva neanche lui. Una volta, durante un censimento, avendo chiesto ad un’anziana la sua data di nascita mi rispose che era nata quando si raccolgono le ciliege. Un’altra, fidando sulla mia cultura di studente, mi disse: “Dieci anni dopo il colera, si faccia il conto”. Comunque, volendo celebrare la nascita di Gesù, bisognava scegliere un giorno e a questo scopo qualcuno ebbe un’idea brillante. In quel tempo a Roma, al momento del solstizio d’inverno, si festeggiava la “Dies natalis soli invicti”, giorno natale del Sole invitto. Perché invitto? Perché era sembrato morire a poco a poco, nei mesi dell’autunno: infatti ogni dì stava meno a lungo in cielo. E invece, evviva, arrivava un giorno in cui, invece di continuare a sparire, il Sole ecco tornava vincente, offrendo dì sempre più lunghi, allietati dalla sua presenza. Si noti quell’aggettivo, “natalis”, che per noi è divenuto sostantivo: il Natale.
I credenti pensarono: quale giorno migliore, per il nostro simbolismo. Gesù è il nostro Sole ed è morto sulla croce. E tuttavia è risuscitato da morte, dunque, come il Sole, anche lui è “invitto”. Rendiamo cristiana quella festa pagana e celebriamo la nascita del nostro Redentore. Magari inventiamo che è nato d’inverno ed ha sofferto il freddo, dato che i suoi genitori erano fuggiaschi e Maria partorì da qualche parte, ma certo non in una clinica. White Christmas!
Il pasticcio più grande tuttavia lo combinò Dionigi il Piccolo il quale ebbe l’idea di cristianizzare l’era non contando più gli anni Ab Urbe Condita, cioè dalla fondazione dell’Urbe (Roma), come si era usato per molti secoli, ma dalla nascita di Cristo. Così, in base ai suoi calcoli ed ai documenti di cui disponeva, stabilì che Gesù era nato in un certo anno che chiamò Anno Uno dell’Era Cristiana, e secondo gli studiosi moderni era in realtà tra il 4 e il 7 a. C.). Provocò così, senza volerlo, conseguenze comiche, come quella dell’allarme di Erode per la nascita di Gesù: cosa assolutamente miracolosa, essendo quel re morto prima che Gesù nascesse.
Ma il peggio non fu questo. Dionigi fissò come anno 1 l’anno in cui Gesù era nato, ma così il Messia si trovava ad avere un anno nell’anno due. Questo perché Dionigi non pensò che avrebbe dovuto stabilire come anno di nascita di Gesù l’anno zero, in modo che, un anno dopo, Gesù avesse un anno. Ma c’era una difficoltà: allora lo zero none esisteva, e Dionigi non poteva dunque pensarci. Avrebbe dovuto avere il coraggio di far nascere Gesù nell’anno 1 avanti Cristo ma non l’ebbe. Cosicché è rimasto accertato per sempre che, quando nacque, Gesù aveva già un anno. Oppure che era nato ante Christum natum. Oppure che, nell’anno due, aveva un anno. Veramente quella era un’epoca di miracoli.

BUON NATALE!ultima modifica: 2023-07-30T16:43:57+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

6 pensieri su “BUON NATALE!

  1. x Roberto S.
    Probabilmente hai ragione, e quegli elenchi non valgono niente, tranne forse nel caso di Mitra, dio della luce, la cui nascita veniva celebrata dai romani il 25 Dicembre, giorno del “Sol Invictus” .

    “Why is Christmas in December?”. Encyclopaedia Britannica. December 25th was also the birthday of the Indo-European deity Mithra, a god of light and loyalty whose cult was at the time growing popular among Roman soldiers.

    E i Cristiani si appropriarono di quel giorno per il loro Gesu’, cosi’ come si appropriarono dei Mitrei costruendoci sopra le loro chiese. Anche questa (la sostituzione di Mitra con Gesu’), tutto sommato, e’ soltanto speculazione. Ma piuttosto ben fondata.

    Non capisco, peraltro, il paragone con la terra piatta o rotonda. In questo caso si tratta di pura e semplice logica.

  2. x De Veredictis: ovvio che i vari dei non sono nati il 25 dicembre. Obietto che è proprio l’elenco, assai diffuso, che non risulta avere nessun supporto. La storia della nascita di Gesù ha un supporto documentale (qualcuno, un certo giorno, scrisse quella data, argomentandola). Per tutti gli altri, vedo riprodotto più volte lo stesso elenco, ma senza alcun riferimento. Ergo, può essere a sua volta una bufala, alla quale è facile credere, ma che non sembra avere nessun supporto. Qualcuno, tempo fa, scrisse – argomentando, a modo suo – che la Terra è piatta. Qualcun altro scrisse invece – argomentando sempre a modo suo – che è una palla. La “storia della forma della Terra” riporta entrambe le versioni, “citando la fonte”. Gli elenchi che vedo non citano alcuna fonte se non per pochissimi dei. Quindi, possono essere anche solo il parto originario di “mio cugino Gaspare che sta a Montefiascone”. Ferma restando la falsità, documentata, del Natale.

  3. x Roberto S.
    Guarda, io non ho mai detto che quell’elenco fosse veritiero. Se fosse veritiero, ci sarebbero decine di Dei “veritieri”, in competizione tra loro. 😀
    Ho solo detto che tutta questa gente, reputata divina dai rispettivi seguaci, e’ stata “fatta nascere” il 25 Dicembre, da una vergine. E tutto cio’ centinaia di anni prima della nascita dell’ultimo venuto, Gesu’ Cristo.

  4. x Nicola De Veredictis: oddìo, non è che quell’elenco possa essere detto “veritiero”. Sembra essere basato su blog – numerosi – circolanti da tempo, in massimo numero privi di riscontri/citazioni/prove. Solo in alcuni (pochi) casi si trova una conferma abbastanza convincente (salvo ulteriore verifica) con fonti accertate della attribuzione di quella data di nascita.
    Per quanto riguarda il natale cristiano, già Giovanni Paolo II disse/scrisse già 30 anni fa (https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1993/documents/hf_jp-ii_aud_19931222.html) che “la data del 25 dicembre, com’è noto, è convenzionale”, cioè “inventata” ex post; così come la massima parte di vita, morte e miracoli di Gesù.

  5. Non sapevo che tutte queste divinità fossero nate il 25 dicembre e in più da una vergine, impressionante. Ne devo dedurre che i cristiani non hanno il copyright del Natale il 25 dicembre. Ma non è imbarazzante per i cristiani scoprire che non hanno il copyright? Forse risponderanno che le 10 divinità della lista A.C. sono divinità fasulle, in realtà mai esistite, mentre Gesù Cristo è un personaggio storico con tanto di documentazione storica e anagrafica.
    Mah, secondo me il gesuita in carica – che è in più ateo o per lo meno eretico – dovrebbe dichiarare fallimento e chiudere la baracca. Dopo il rivoluzionario “Buona sera” che era tutto un programma (San Giovanni Paolo II invece si era presentato con un lugubre “Sia lodato Gesù Cristo” stile Anni Cinquanta) Bergoglio potrebbe chiudere il suo pontificato con un saluto di congedo in stile XXI secolo: “Ragazzi, è proprio finita, annate in pace e godetevela”. Passerebbe comunque alla storia come ultimo papa. Forse invece di Francesco doveva chiamarsi Pietro II – si dice che un Pietro II sarebbe stato appunto l’ultimo papa.

  6. Nomi degli dei nel corso della storia che si dice fossero nati da una vergine il 25 dicembre.

    HORUS
    Un Dio etiope-sudanese, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 3000 ANNI prima di Gesù.

    BUDDA
    Un Dio del Nepal, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 563 ANNI prima di Gesù.

    KRISNA
    Un Dio indiano, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 900 ANNI prima di Gesù.

    ZARATHUSTRA
    Un Dio iraniano, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 1.000 ANNI prima di Gesù.

    ERCOLE
    Un Dio greco, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 800 ANNI prima di Gesù.

    MITRA
    Un dio persiano, nato il 25 dicembre da una vergine, 600 ANNI prima di Gesù.

    DIONISO
    Un Dio greco, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 500 ANNI prima di Gesù.

    THAMMUZ
    Un Dio babilonese, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 400 ANNI prima di Gesù.

    ERMETE
    Un Dio greco, nato il 25 dicembre da una Vergine circa 200 ANNI prima di Gesù.

    ADONE
    Un Dio Fenicio, nato il 25 Dicembre, da una Vergine circa 200 ANNI prima di Gesù.

    GESÙ CRISTO
    Nato il 25 dicembre da una Vergine intorno all’1-30 d.C.

I commenti sono chiusi.