UN NUOVO MONDO

Quale sarà il futuro del Pd? Come per tutti gli eventi avvenire la risposta inevitabile è: “Nessuno lo sa”. Ma per continuare a giocare con le ipotesi basta modificare la domanda: “Secondo le possibili previsioni, quale potrebbe essere il futuro del Pd?” E qui si può tirare ad indovinare, distinguendo innanzi tutto due tipi di futuro: quello a breve termine e quello a medio termine. Cioè distinguendo ciò che accadrà nei prossimi mesi e ciò che potrebbe accadere da qui alla fine della legislatura: fra oltre quattro anni.
Sul momento siamo certi che l’opposizione continuerà a fare molto baccano: in questo ha l’aiuto dei sindacati e della maggioranza dei giornali, ovviamente di sinistra perché per decenni è da quel lato che è stata imburrata la tartina. Dunque si organizzeranno scioperi, marce di protesta, denunce di complotti fascisti e ogni sorta di cagnara indignata. Sperando con ciò di attirarsi le simpatie della gente ma di fatto – a giudicare da quanto avvenuto fino ad ora – senza conquistare nuovi consensi e continuando a pescare sempre nel bacino di sinistra.
Ma passiamo al medio termine. Per quanto tempo potrà durare questo teatrino? Di quanto tempo dispone, la sinistra, prima che la gente si stufi? La novità più cospicua del nostro presente infatti non è la nomina a segretaria di Elly Schlein (di cui si parla anche troppo) è il fatto che abbiamo un governo di legislatura. E un tale governo, dal momento che ne ha il tempo, si occupa di risolvere i problemi del Paese, seppure secondo la sua ricetta. Che poi ci riesca o no è da vedersi, ma questo dovrebbe essere il campo della discussione: non l’accusa di fascismo o altre fantasie dissennate e anacronistiche. La sinistra dovrebbe proporre le proprie soluzioni, non limitarsi a dire sempre no, chiedere soldi e alzare strilli indignati.
L’opposizione infatti non ha la missione di contrastare ciecamente il governo, specie quando non ha nessuna possibilità realistica di farlo cadere: ha il dovere di sottolinearne gli errori e cercare di prevenirli. Ha il dovere di lottare non contro le persone ma contro i programmi sbagliati. Ha insomma il dovere di contribuire dialetticamente al governo del Paese, non alle inutili diatribe.
Non è nemmeno nel suo interesse un’opposizione cieca, guidata da un odio implacabile che fra l’altro rischia di irritare i benpensanti. Ed è vero che costoro non scenderanno mai in piazza ma poi votano: e si è visto recentemente. Purtroppo la sinistra ha radici comuniste e questo significa che per decenni la sua intenzione non è stata quella di migliorare lo Stato democratico, ma quella di distruggerlo per instaurare la dittatura del proletariato. Esattamente come ha fatto ogni volta che le è stato possibile. Oggi è un po’ più difficile, ma le vecchie abitudini sono molto dure da cambiare.
La retorica di sinistra, se è eccessiva, dovrebbe temere un nemico gigantesco e invincibile: i fischi. I fischi e la noia. Quella stessa che ha posto termine al Maggio ‘68 della Francia e in generale a tutti gli idealismi ingenui ed eccessivi. I trinariciuti di Guareschi sono sempre più rari e gli operai guadagnano più dei professori.
Che la si smetta di parlare di governo fascista. Se ne può dire bene o male, ma senza aggettivi antistorici. Questo è un governo non troppo dissimile da quelli che lo hanno preceduto. Se l’opposizione non sarà realistica si paleserà ininfluente e il popolo le darà sempre meno importanza. Un commento musicale monotono, per quanto ad alto volume, finisce con l’essere ignorato.
­Con Elly Schlein il Pd ha scelto il cavallo perdente. Lei conta molto sull’emotività, sulla demagogia, sullo spirito di protesta. Sui sogni e sulla frustrazione della gente. Ma appunto tutto questo armamentario va bene per una sommossa, non per una guerra. Perché le guerre durano anni. Col governo attuale non si può programmare un’opposizione alla giornata. Se la sinistra non ne terrà conto andrà a rimorchio degli avvenimenti invece di prevederli e guidarli.
Che la maggioranza si sia resa conto di questa novità si è capito quando il ministro Giorgetti, da un giorno all’altro, ha azzerato il bonus edilizio del 110%. Anche se non è vero che lo abbia cancellato, il provvedimento del governo è stato percepito come brutale. E perché lo si è adottato, malgrado la sua evidente impopolarità? Perché quel salasso dell’erario era concepibile per un governo che avesse voluto galleggiare per qualche mese, per poi passare la patata bollente a qualcun altro. Ma un governo che pensa di durare e scopre una grande falla nello scafo, adotta subito un rimedio definitivo. Ecco una politica realistica.
Forse soltanto un genio potrebbe indicare al Pd ciò che deve fare. E dal momento che è difficile considerare Schlein un genio della politica, la sua elezione non ha rimediato al marasma del Pd. Le ambiguità, le velleità e le contorsioni espressive della Segretaria possono permettere di respirare ancora per qualche tempo, ma poi il Pd non potrà sottrarsi alla necessità di dire chi è, che cos’è e che cosa vuole. Di dire: “Votate per noi perché siamo contro il governo” è capace persino Giuseppe Conte.

UN NUOVO MONDOultima modifica: 2023-04-28T07:53:19+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “UN NUOVO MONDO

  1. Ogni partito promette e magari crede pure di ridurre i mali di cui soffre la società.
    E quali sono i mali o i grandi mali di cui soffre la società per il PD: il non riconoscimento dei diritti della comunità LBTGXY+, lo ius soli, il fascismo, la crudeltà e il cinismo di un governo che assassina i migranti lasciandoli affogare.
    E che fine hanno fatto i lavoratori, la classe operaia, la disoccupazione, il tenore di vita degli italiani? Ma il PD, Mattarella e il papa ci ripetono ogni giorno che nessuno può risolvere ormai i problemi da solo, i problemi sono ormai universali (cambiamenti climatici, energia, uguaglianza ecc.). Mattarella e il papa, ma anche gli ex comunisti italiani (ormai ben tutti sistemati) non hanno problemi con le bollette, loro arrivano tutti tranquillamente a fine mese.
    Certo che siamo ormai otto miliardi e presto dieci, come governare questa paurosa massa di gente? Terrorizzandola, dice Jacques Attali, l’ex consigliere di Mitterand, per es. (parole di Attali) con una “piccola pandemia”. Forse anche con la balla dei cambiamenti climatici? Io di clima non me ne intendo, non sono un climatologo, e non azzardo più un parere in merito, ma mi fido di certe persone che trovo (ho l’impressione che siano) degne di fiducia.

I commenti sono chiusi.