CHE GIUSTIFICAZIONI HA LA RUSSIA?

Chi ha violato gli accordi di Minsk? E se fosse stata l’Ucraina questo fatto giustificherebbe l’aggressione russa? Cominciamo col dire che tutti gli Stati sono dei “son of a bitch”, vulgo “figli di puttana” e tutti gli Stati obbediscono ai trattati soltanto finché gli conviene. Diversamente accordi, patti e protocolli ridivengono zucche, come la carrozza di Cenerentola.
In questo comportamento ci sono delle gradazioni, ovviamente. Nei Paesi più sviluppati e democratici, la possibilità di mentire è limitata (ma non eliminata) dalla libera stampa e dalla libertà d’opinione. In Paesi come la Russia, per il suo tradizionale autoritarismo ed anche per il fanatismo di base del suo popolo, questa estraneità alla verità tocca uno dei suoi picchi. E tuttavia, quando per sostenere una sua tesi la Russia cita un trattato, i suoi argomenti vanno vagliati con onestà. Anche in base al principio che un orologio fermo dice la verità due volte al giorno.
Secondo i russi gli accordi di Minsk giustificano l’invasione dell’Ucraina. Ma chi va a leggere i trattati? Comunque, molto si può sapere dalle pubblicazioni serie. Per esempio leggendo un articolo accurato e affidabile come quello comparso su una rivista come “il Mulino” (https://www.rivistailmulino.it/a/tutte-le-strade-non-portano-a-minsk). In esso viene dimostrato che gli accordi di Minsk sono stati scritti male, non sono stati firmati in buona fede, e sono stati violati da entrambe le parti. Tanto che appellarsi ad essi è peggio che opinabile: è pretestuoso. Ad esempio se c’è una serie di cose da fare e non si stabilisce qual è l’ordine in cui vanno fatte, poi questo ordine può dar luogo a controversie e accuse di inadempimento. Ognuno può rimproverare alla controparte di non aver fatto per prima una cosa piuttosto che un’altra. Insomma quegli accordi sono tecnicamente abborracciati. Fra l’altro va notato un particolare stupefacente e tuttavia non secondario. La Russia è stata protagonista e parte integrante di questi accordi e tuttavia, pur firmandoli, non ha voluto essere menzionata e non ha voluto esserne considerata parte: evidentemente per poter dimostrare di non aver assunto nessun obbligo. “Ci sono ma non ci sono”, secondo come mi conviene.
Comunque è certo che gli accordi riguardano le due cosiddette auto-proclamate Repubbliche di Luhans’k e Donets’k, e sono questi due “Oblast” (regioni, più o meno), il pretesto per la guerra. Cosa da non dimenticare mai. Infatti, secondo il punto di vista russo (in buona fede?) l’Ucraina avrebbe oppresso le minoranze russofone di quei territori e Mosca sarebbe intervenuta in base al “principio dell’autodeterminazione dei popoli”.
In realtà, per cominciare, quel principio, essendo culturale e non giuridico, non può essere invocato in una controversia internazionale. Inoltre, se si tentasse di applicarlo dovunque, incendierebbe il mondo: già noi non sapremmo dire se l’Alto Adige debba appartenere all’Italia o all’Austria. E comunque il principio non l’ha certo applicato la Russia quando il suo interesse è stato di segno contrario, per esempio in Cecenia e – per mezzo secolo – negli Stati Baltici. Da che pulpito viene la predica, dunque. E poi – se può servire come referenza – non dimentichiamo che è in base ad esso che Hitler scatenò la Seconda Guerra Mondiale.
Gli accordi di Minsk sono un autentico pasticcio e non val nemmeno la pena di occuparsene perché c’è una considerazione, logicamente precedente e giuridicamente inoppugnabile, che taglia la testa al toro: gli accordi riguardano la rivolta degli indipendentisti degli “Oblast” di Luhans’k e Donets’k (armati e sostenuti dalla Russia) contro il governo centrale ucraino. Ne discende che la materia del contendere è tutta interna ai confini ucraini. E su di essa nessuno – certamente non la Russia –ha il diritto di interferire.
Che cosa avrebbe detto Nikita Khrushchev se, nel 1956, l’Europa Occidentale fosse militarmente intervenuta a sostenere la Rivoluzione Ungherese? Una rivoluzione mirante – si badi bene – non a cambiare nazionalità, come nel caso degli ucraini dell’Est, ma semplicemente a buttare fuori gli invasori ed essere padroni in casa propria. E tuttavia allora l’Occidente non si mosse.
La verità è che la Russia reputa di avere un diritto di intervento sulle Repubbliche che a suo tempo hanno fatto parte dell’Unione Sovietica. Cioè è come se pensasse che quell’Unione non si è mai sciolta. Le due sedicenti repubbliche di Luhans’k e Donets’k sono state soltanto una scusa. Che si sia tentata un’invasione dell’intera Ucraina è dimostrato dal fatto che i carri armati russi hanno cominciato col tentare di conquistare Kiev. O è che anche Kiev voleva essere russa?
Ancora a proposito di autodeterminazione dei popoli. La Russia amerebbe riconquistare tutti i territori che decenni fa sono appartenuti all’Unione Sovietica. Ma dimentica che perfino secondo i termini della costituzione sovietica, quegli Stati dovevano aderire e permanere “volontariamente” nell’Unione. Invece l’Unione è stata tenuta insieme con la violenza. Lo si è visto dalla velocità con la quale sono scappati non appena ne hanno avuto la possibilità. Gli Stati Baltici addirittura, a scanso di equivoci, aderendo alla Nato. Dunque l’autodeterminazione dei popoli ha funzionato e funziona, appena possibile, contro la Russia. Tutti sono felici di non essere sottoposti a Mosca, se appena possono.
La verità è banale: la Russia non ha nessun appiglio legale per un’invasione che, fino al giorno prima, tutti consideravano addirittura inverosimile. Mosca cerca di annettersi l’Ucraina e ci riuscirà se avrà sufficiente forza per farlo, o l’Occidente sufficiente ignavia per permetterglielo. Nient’altro.

CHE GIUSTIFICAZIONI HA LA RUSSIA?ultima modifica: 2023-04-09T11:37:02+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

3 pensieri su “CHE GIUSTIFICAZIONI HA LA RUSSIA?

  1. Gli accordi di Minsk vengono spesso citati dai filorussi nostrani: naturalmente non sanno neppure cosa siano. Figuriamoci sapere chi e come li avrebbe violati.

  2. “Tutti sono felici di non essere sottoposti a Mosca, non appena possono”
    Verità fattuale ormai evidente al di là di ogni ragionevole dubbio, ma che (purtroppo) i numerosi e loquacissimi anti-USA, anti-UE e anti-Occidente “a prescindere” non riescono a/non vogliono in alcun modo accettare… Saluti

I commenti sono chiusi.