PUTIN È NOIOSO

Vladimir Putin ci allarma, ci indigna, ci preoccupa, ci spaventa ecc., ma recentemente abbiamo scoperto che fa anche una cosa imprevedibile: ci annoia.
Che cos’è la noia? La Treccani la definisce “il senso di sazietà e di disgusto che nasce dal ripetersi di cose uguali o uniformi”. Che è proprio il caso di Putin. Il nostro Vladimir a volte somiglia a quelle persone che, dopo avervi raccontato qualcosa, ve la raccontano una seconda e un terza volta, pari pari.
Il despota del Cremlino è tremendamente ripetitivo – e come lui lo sono i tirapiedi che lo imitano – perché da mesi e mesi, ogni giorno che Dio manda in Terra, formula minacce su minacce. Anzi, le stesse minacce, a turno. Ogni notizia che viene da Occidente viene commentata da una serie di “Guai a voi, anime prave”, e vi faremo questo e vi faremo quello. Avete mandato un tirasassi in più a Zelensky? Ve la faremo pagare con il Diluvio Universale. Avete osato fornire un missile che ha ucciso decine di soldati in una caserma? Non dimenticate che abbiamo l’arma nucleare e vi potremmo sterminare tutti. Pensate di inviare dei carri armati all’Ucraina? Badate che così potremmo avere una tragica escalation. E quando avviene un altro fatto “gravissimo” di questo genere, si limita a pescare un altro grano del rosario, e se l’ultima volta aveva minacciato l’escalation, stavolta va a ripescare l’Apocalisse, e il giorno seguente la Terza Guerra Mondiale, i missili ipersonici, i carri armati invincibili… Insomma rischia veramente di farci morire: di noia.
Intendiamoci, non che quelle minacce siano tutte a vuoto. Quell’uomo ha la reale possibilità – se i suoi lo seguono nella follia – di mettere in pericolo il pianeta Terra. Ma non è perché ha questa possibilità che ce la deve ripetere ogni giorno. Fra l’altro non è l’unico ad averla. Essendo un dittatore lui ha la possibilità di fare più danni di un Capo di governo democratico. E tuttavia, dopo che ha agitato la minaccia una, due, tre, dieci volte, alla fine deve decidersi: o attua la minaccia o cambia argomento. In realtà con l’arma nucleare si ha soltanto il diritto di morire come Sansone.
In questa campagna d’Ucraina, a guardare l’anno trascorso, non c’è una misura, neanche fra le più inumane, da cui questo signore si sia astenuto. Non per nulla la Corte Penale Internazionale lo ha dichiarato criminale di guerra. Perciò non ha più niente di nuovo da minacciare. Né c’è da stupirsi di questa sua bruciante brama di vittoria. Joe Biden potrebbe non essere rieletto fra qualche mese, e se ne tornerà a casa sua. Alla Casa Bianca appenderanno un altro quadro con la sua faccia e sarà tutto. Mentre Putin sa benissimo di rischiare il posto. E forse la testa. Dunque è comprensibile che combatta “a morte”, come si dice. Ma se è così – e l’abbiamo già visto ampiamente – sotto il suo comando la Russia le ha già provate tutte. Ciò che non ha fatto non ha potuto farlo: o per impossibilità fisica o per paura della reazione. Dunque è inutile che mandi armi nucleari in Bielorussia. Come lui e i suoi collaboratori non hanno avuto (giustamente) l’incoscienza di usare quelle che tengono in Russia, così non useranno nemmeno quelle che terranno in Bielorussia. Senza dire che forse il servilismo di Lukashenka non è infinito.
Ecco perché Putin è tremendamente noioso; ecco perché è stupido che i media occidentali riportino pari pari, costantemente e religiosamente, la minaccia del giorno. Il fatto che l’Occidente la maggior parte delle volte non risponda è significativo di due cose: da un lato nessuno prende sul serio le sue minacce, dall’altra la risposta – monotona anch’essa – dovrebbe essere: “Questo lo hai già detto”.
Per vincere questa guerra Putin ha imposto alla Russia si fare il massimo sforzo di cui è capace. Se poi, pur prodigandosi in ogni modo e pur spendendo disinvoltamente la vita di parecchie decine di migliaia di soldati, lui non riesce a conquistare Bakhmut, è inutile che ci venga a minacciare di conquistare l’Ucraina fino a Leopoli. E mentre impiega cannoni, missili, carri armati ed aerei contro l’Ucraina, non può ragionevolmente impedire all’Occidente di inviarle cannoni, missili, carri armati ed aerei perché possa difendersi. O, pur di vincere, lui pretende che l’Ucraina sia disarmata? Non è così che si fa la guerra. Se insiste rischia di somigliare al famoso Tecoppa che, nel duello, si lamentava che l’avversario si muovesse: “Così come posso infilzarlo?”.
Putin arriva persino al ridicolo. È di ieri la notizia per cui ha minacciato l’Ucraina (e l’Occidente) che, entro un anno, la Russia avrà costruito 1.600 nuovi carri armati. Non capisce: 1) che, se ha bisogno di costruirli, è segno che gli ucraini gliene hanno distrutti più o meno altrettanti; 2) che le capacità industriali dell’Occidente sono ben più grandi di quelle della Russia, prova ne sia che nella Seconda Guerra Mondiale gli Usa hanno aiutato la Russia, e non la Russia gli Usa. Per noi è soltanto questione di volontà politica; 3) che fra un anno la guerra potrebbe anche essere finita, e lui si ritroverebbe, dopo aver salassato i suoi connazionali, con 1.600 carri che presto saranno obsoleti.
Per favore, combatta, ma in silenzio. Come fanno i pugili. Si vince col knock out, non con le parole.
giannipardo.myblog.it

PUTIN È NOIOSOultima modifica: 2023-03-29T09:06:55+02:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “PUTIN È NOIOSO

  1. Povero professore, è talmente innamorato della Nato che non vede neppure la realtà. Liberi di odiare i russi e Putin ma vogliate prendere atto che la capacità produttiva del complesso militare e industriale russo (ex sovietico) fornisce quello che serve all’Operazione militare speciale ormai giunta al 400° giorno.
    Pare che tutto l’Occidente collettivo abbia qualche problema a dare quello che il burattino di Kiev chiede, implora, pretende.
    Ma dorma tranquillo, professore, presto le armate sostenute dall’Occidente entreranno a Mosca e riporteranno la pace giusta nel mondo.
    Lo dice il guitto dopo una bella sniffata.
    O no?

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