QUESTIONI LINGUISTICHE

Un attore comico spastico, David Anzalone, a proposito della sua minorazione, così si esprime sul “Giornale” del 4 gennaio: “La parola handicap nasce nel Settecento, in Irlanda, quando al posto delle moderne concessionarie di auto c’erano quelle di cavalli, dove la gente andava a comprare mezzi di trasporto a quattro zampe. Raggiunto l’accordo sul prezzo, l’acquirente metteva il denaro nel cappello del venditore e si portava a casa il cavallo. Di qui handicap: da hand in cap, mano nel cappello”. Si tratta di un’etimologia fantastica. Personalmente ho letto invece che si trattava dell’uso di cavalcare con una mano che tiene la falda del cappello, per imporsi una difficoltà in più e concedere un vantaggio agli altri. Mi sbagliavo anch’io. Mai fidarsi. Ed ecco che cosa dicono i veri competenti. Secondo lo Zingarelli, originariamente l’espressione si riferiva ad un gioco nel quale la posta era tenuta con la mano in un berretto. Identica etimologia è indicata da Dizionario Etimologico della lingua italiana di Barbara Colonna (Newton). Secondo il Petit Robert francese (dizionario serissimo, malgrado il suo nome), si tratta di un tipo di gioco. Secondo il Concise Oxford Dictionary, la parola descriveva “un genere di lotteria sportiva”. Secondo il Webster Collegiate Dixtionary americano, originariamente si trattava di un gioco nel quale i pegni da pagare (penitenze) erano posti in un cappello e poi potevano essere riscatti pagando una sorta di multa, sempre che abbia capito bene. Una cosa è sicura: per quanto la cosa possa risultare dolorosa per Anzalone e per me, i cavalli non c’entrano per nulla.

Gianni Pardo giannipardo@libero.it

6 gennaio 2009

QUESTIONI LINGUISTICHEultima modifica: 2009-01-06T13:43:59+01:00da Giannipardo
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