DAL FORUM SCIOGLILINGUA

 

L’ANIMA LINGUISTICA DEI FRANCESI
Il lettore cournasel rimpiange, a proposito del dialetto, “lo sforzo fatto fino a una o due generazioni fa per mantenerlo vivo e parlarlo nell’ambito famigliare e di trasmetterne concetti e valori secondo una secolare tradizione orale”. È un’opinione rispettabile e dovrebbe certo condividerla chi, come me, è di madre lingua dialettale. E tuttavia non sono d’accordo perché credo che quanto affermato echeggi l’idea che i dialetti abbiano più vita, più colore e più sapore della lingua nazionale. È vero che ciascuno ha la sensazione che nessuna lingua sia saporita come quella che gli viene naturale e nella quale è stato immerso da piccolo. Le altre parlate, al confronto, sono sbiadite e quasi artificiali. Ma tutto dipende dalla lingua cui si è stati abituati. Se si fosse stati abituati da sempre alla lingua nazionale, si troverebbe proprio quella piena di vita, colore e sapore. È un’esperienza che si può fare in Francia meglio che in Italia. Dal momento che l’unificazione linguistica là si è avuta prima che da noi, tutti parlano il francese (famigliare) con la spontaneità e la partecipazione con cui un siciliano o un veneto parlano il loro dialetto. E quando si allontanano dalla lingua ufficiale, parlando in argot, parlano un linguaggio che è anch’esso nazionale. Ecco dunque un paese dove i dialetti non esistono più e in cui tutti hanno la sensazione di parlare una lingua carica di affettività, di espressività, di complicità. Il francese esprime veramente l’anima dei francesi.

Gianni Pardo

DAL FORUM SCIOGLILINGUAultima modifica: 2008-10-15T13:54:52+02:00da Giannipardo
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