LA SINISTRA È NATA COL TOCCO

Se c’è una cosa fastidiosa, in questi giorni, è l’incredibile numero di coloro che dicono, a proposito del governo, che sarà ammissibile se farà questo, se farà quello, e soprattutto se non farà questo o quest’altro. E si credono particolarmente benevoli coloro che dicono: “Giorgia Meloni non la condanno a priori”, “Aspetto di vederla all’opera”. Trattenendosi a stento dall’aggiungere: “E poi potrò condannarla senza problemi”. I più notevoli sono comunque coloro che la condannano già da ora per il fatto che potrebbe adottare provvedimenti “di destra”. Atteggiamento che si è manifestato quando sono stati eletti i presidenti delle due Camere, cioè prima ancora che si costituisse il governo: le opposizioni si sono infatti lamentate che siano stati scelti due politici “divisivi”. “Divisivo” è un aggettivo alla moda e val la pena di commentarlo.
Divisivo significa che piace ad alcuni e non piace ad altri. E – di grazia – perché mai dovrebbe piacere a tutti? Se così fosse, i ristoranti non offrirebbero ai clienti una lista su cui scegliere. In un governo Prodi c’era un personaggio che solo a sentirlo parlare mi veniva l’orticaria – parlo di Alfonso Pecoraro Scanio – ma mai mi sarei sognato di rimproverare alla sinistra di averlo voluto al governo. Così come recentemente ho sopportato un altro Alfonso, Bonafede, benché per compiacere la sua fazione abbia delirato dal punto di vista giuridico. Mi vengono i brividi se penso a quante volte la sinistra avrebbe dato del fascista a un ministro di Grazia e Giustizia che avesse istituito la figura dell’“imputato a vita”.
Gli esponenti e i giornalisti di sinistra – razza superiore – sono nati col tocco del giudice in testa e detengono l’esclusiva del discrimine tra bene e male. Ognuno di loro “giudica e manda secondo ch’avvinghia”. Per questo Giorgia Meloni non può sperare in nessuna assoluzione. Già ha tre peccati originali invece di uno. Il primo – forse perdonabile – è quello che abbiamo ereditato da Adamo. Ma gli altri due la squalificano definitivamente: è donna ed è di destra. Donna, e dunque inferiore, come osa pretendere il comando? E comunque, essendo di destra, è “unfit to run Italy”, come scriverebbe l’Economist, Bibbia politologica mondiale.
A questo punto l’opposizione diviene un dovere morale. Mentre i politici di sinistra vogliono il bene del popolo, i politici di destra vogliono soltanto instaurare il regime fascista. Ecco perché il pensoso programma di opposizione di Enrico Letta si riassume in questo slogan: “Opposizione, opposizione, opposizione”. Che c’è da spiegare?
La destra mette a rischio qualunque Paese mentre i governanti della vera sinistra (quella estrema) tendono a mettere il popolo al sicuro. E quale posto è più sicuro di un carcere? In quel residence non ci si deve preoccupare per la cena, non si rischia di essere investiti da un’automobile, si ha un sacco di tempo per leggere e insomma il carcere è la migliore delle villeggiature. Del resto in Russia (modello della vera sinistra) avevano addirittura creato un’apposita rete di resort turistici chiamati gulag.
Il comunismo è morto ma la certezza dei “progressisti” di essere comunque “i migliori” non ha subito flessioni. La posizione di tutti i giornaloni è: “Assolveremo Meloni se farà miracoli”. Ma costoro hanno mai preteso miracoli dagli innumerevoli politici di sinistra che sono stati al governo? E costoro hanno mai fatto miracoli? Meloni ha tanto diritto di essere mediocre e di sbagliare quanto ne hanno avuto tutti i precedenti Presidenti del Consiglio. Fra l’altro, se uno pensa a Giuseppe Conte, può essere certo che in nessun caso Giorgia potrà essere il peggiore PdCM: non foss’altro perché è diventata tale per volontà del popolo, non come uomo di paglia designato da una manovra di Palazzo.
La sinistra dovrebbe ricordare che Giorgia Meloni ha quarantacinque anni (con trenta di esperienza politica) e non risulta che sia interdetta o inabilitata: dunque può fare a meno di tutori e non deve dimostrare nulla. Quello che doveva dimostrare l’ha già dimostrato vincendo le elezioni, impresa che da oltre un decennio non riesce alla sinistra. Dunque se i perdenti intendono rosicare che lo facciano pure, ma senza fare rumore e con la bocca chiusa. Come si usa a tavola fra persone beneducate.
Gianni Pardo
gpardoitaliaoggi@gmail.com

LA SINISTRA È NATA COL TOCCOultima modifica: 2022-10-26T18:31:24+02:00da gianni.pardo
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