EX COMUNISTI, MA POCO EX

A proposito della guerra in Ucraina un amico in grado di leggere giornali in altre lingue mi scrive che ha notato un fatto molto curioso. Se legge giornali dei grandi Paesi stranieri, viene a sapere che la Russia è nei guai; se legge giornali italiani, viene quotidianamente informato che l’Ucraina è a un passo dalla resa incondizionata. Da noi la sensazione è che i russi non avanzano come un coltello rovente nel burro perché, essendo primavera, perdono tempo a raccogliere margheritine. In realtà ci sono ancora troppe alee per trarne una conclusione. E infatti aspettiamo gli eventi decisivi. Ma val la pena di cercare di capire il perché del disfattismo italiano.
Per corale imprinting gli italiani ultraquarantenni sono stati – e naturalmente di cuore sono ancora – di sinistra più o meno comunista. Condizionati a vedere tutto il bene possibile in Russia (chiudendo gli occhi sul male) e tutto il male possibile negli Stati Uniti (chiudendo gli occhi sul bene). Basta una domanda: se il blocco del grano l’avessero realizzato gli Stati Uniti, siamo sicuri che nessuno avrebbe commentato questa bella mossa dal punto di vista morale e umano? Nessun giornale avrebbe versato calde lacrime, stramaledicendo gli yankees, sui piccoli negri che muoiono di fame, con gli occhi spalancati e umidi, anche se le foto sono di repertorio? Molti italiani, anche a non volerlo, si trovano nella condizione del bergamasco che per caso vede una partita dell’Atalanta. Anche a disinteressarsi di calcio, potrebbe non tifare per la sua Dea?
Così, senza neppure sapere perché, molti italiani sotto sotto tifano per la Russia e passano il tempo ad immaginare i motivi che potrebbero giustificarla. Quale che sia il suo comportamento. Come se non bastasse, gli ultraquarantenni di sinistra sono stati abituati a prendere sul serio le notizie che venivano da Mosca. Un tempo ai comunisti dicevano che in Russia gli operai vivevano meglio che in Italia, e loro ci credevano. Che nella Germania Est, da dove la gente fuggiva rischiando la vita come si evade da un carcere, si viveva meglio che nella Germania Ovest. E loro ci credevano. Su tutto continuavano a prendere sul serio la Tass, anche se la storia ha dimostrato che da Est venivano pressoché esclusivamente menzogne. Ma non importa. Ancora oggi i giornalisti delle principali televisioni riportano con la stessa serietà, come se avessero la stessa affidabilità, i comunicati della Tass e le notizie dell’Associated Press.
Altro fatto significativo: quando i carri armati russi hanno passato la frontiera, tutti eravamo convinti che l’Ucraina avrebbe resistito per un paio di giorni. Ma mentre le persone di buon senso dinanzi ai fatti si sono ricredute, gli ex “sinistri” non si capacitano che la guerra non sia ancora finita e, intanto, quasi facendo sortilegi Vudù, annunciano tutti i giorni la disfatta di Kiev. A loro parere gli ucraini che non si arrendono provocano soltanto un colpevole ritardo dell’inevitabile. Ne sono talmente convinti che ce l’hanno con loro: come si permettono di combattere, questi scemi, quando non possono che perdere, e nel frattempo fanno aumentare le nostre bollette del gas e della luce?
Poi ci sono le corrispondenze dal fronte. Spesso i giornalisti di ogni colore parlano delle atrocità commesse dai russi e tuttavia i nostri allocchi rimangono tetragoni. Sono più realisti del re. Le atrocità sono false. Sono messe in scena. Sono cose “fabbricate” per calunniare i russi. Forse i civili li hanno ammazzati gli stessi ucraini, per mettere in cattiva luce i soliti cosacchi. Che carogne. Del resto – si sa – gli ucraini sono più cosacchi dei russi.
Altro particolare divertente. Le navi non possono lasciare i porti ucraini per esportare il grano di cui i destinatari hanno estremo bisogno e, non ci crederete, ho atteso per giorni e giorni di sapere chi bloccava i porti. Solo con molto ritardo ho saputo che erano i russi. È chiaro che ai media dispiaceva troppo far sapere al mondo che chi affama, letteralmente, il Terzo Mondo, è la Russia. E i russi, per togliere il blocco del grano, chiedono la fine delle sanzioni. Ma come, non avevamo detto che le sanzioni non avevano nessun effetto, che danneggiano più noi che loro, veramente ricordo tanto male?
Per i nostalgici della sinistra del buon tempo andato, è chiaro che la guerra l’hanno voluta gli Stati Uniti. I nostri “media” ci hanno nascosto che l’Ucraina era già nella Nato; che la Nato aveva riempito l’Ucraina di missili nucleari e stava per attaccare la Russia: se no Putin che ragione avrebbe avuto, di invadere l’Ucraina? Poteva stare a guardare? Se oggi gli ucraini combattono è perché sono un pugno di imbecilli che si fanno ammazzare per rendere un servizio dell’America. E nel frattempo chi paga il conto siamo noi.
Suvvia, non vi potete lamentare. Per una volta vi ho detto tutta la verità.
giannipardo1@gmail.com

EX COMUNISTI, MA POCO EXultima modifica: 2022-06-03T06:54:15+02:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “EX COMUNISTI, MA POCO EX

  1. Prof. semplicemente, sò n’ ceppati. Dalle mie parti si dice: a lavare la testa al ciuccio ci perdi l’acqua e il sapone. Saluti Prof.

  2. Salvini (come pure Bossi e Maroni, loro però non solo sulla carta) ha un passato “comunista” . Si presentò infatti alle elezioni del parlamento padano (vabbè…) a capo del partito comunista. Per giunta dichiarandosi Leoncavallino.

  3. ” se il blocco del grano l’avessero realizzato gli Stati Uniti, siamo sicuri che nessuno avrebbe commentato …” Guardi che per i filorussi è gia’ cosi: il blocco del grano è inequivocabilmente colpa degli USA, cosi come è degli USA tutta la colpa della guerra, che gli ucraini combattono per procura, con a capo un burattino di nome Zelensky.
    A me non sembra però che i media italiani nascondano le difficoltà dei russi: credo che da noi semplicemente si dia più spazio a posizioni filorusse anche attraverso personaggi folkloristici in tv (si ama sempre la caciara, da queste parti) ma ad eccezione di uno o due giornali, i media sono nettamente schierati contro la Russia.
    Credo comunque che, al di là dell’imprinting, gran parte dei filorussi oggi siano di destra: le posizioni ambigue (eufemismo) di Salvini sul tema non sono casuali. Moltissimi filorussi sono novax convertiti alla nuova causa contro il :mainstream”.

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