LO SCONTRO CON I NO-VAX

C’è chi cerca rogna e c’è chi cerca la tranquillità. Il primo merita la guerra e il secondo la pace. Ma la vita non ha sensibilità per la giustizia. Capita dunque che chi cerca rogna l’abbia vinta senza combattere, come capita che chi voleva soltanto farsi i fatti suoi venga aggredito e sia costretto a prendere le armi.
Io sono troppo misantropo per cercare rogna, dato che mi è già sgradito il normale contatto col prossimo, e tuttavia ciò non mi è bastato per evitare la guerra. Per sposarsi bisogna essere d’accordo in due, per farsi la guerra, basta che lo voglia uno.
La guerra che non ho assolutamente cercata è quella con i no-vax. Non mi sono mai interessato di loro (e infatti non ne ho mai parlato) perché la loro idea mi è sembrata immotivata dal punto di vista del buon senso e dal punto di vista scientifico. Ma poiché che alcuni me ne hanno parlato con molta passione (non con molti argomenti), sino a minacciarmi di rompere i rapporti, credo valga la pena di discutere l’argomento. Non nel merito, perché le fedi non si discutono, ma per così dire, “a priori”: cioè prima ancora di capire chi abbia torto e chi abbia ragione.
Anzi, partiamo dal punto di vista più favorevole ai no-vax, e immaginiamo che essi abbiano ragione. Quid iuris? Che cosa ne consegue? In una società autocratica comanda l’autocrate e in essa, per sapere come comportarsi con i vaccini, basterà chiedere come la pensa l’autocrate. In una società democratica, per avere lo stesso responso, a chi si deve chiedere che cosa è opportuno fare? Non all’autocrate, ché non c’è, ma sempre a chi comanda. E in materia in Italia disponiamo di una risposta indiscutibile. Secondo la nostra Costituzione, “La sovranità appartiene al popolo”.
Ma può nascere un problema. In democrazia da un lato comanda il popolo, dall’altro i singoli vogliono essere liberi, e i due principi possono entrare in contrasto. Perché la libertà del singolo è lo spazio indeterminato che gli lasciano le leggi. Egli è libero di salire o non salire sull’autobus urbano, ma non è libero di viaggiare gratis. L’esempio è pedestre ma significativo: basta per dire che appellarsi ad una libertà incondizionata, come diritto incompressibile e inalienabile, è assolutamente fuor di luogo. In democrazia il cittadino è libero nella misura in cui il popolo, attraverso i suoi rappresentanti, e le leggi che questi rappresentanti votano, gli permettono di essere libero.
L’azione della collettività sul singolo si esplica in due modi, esattamente come opera il fisco. L’Erario impone due generi di contributi: le imposte, che sono incondizionate, cioè nessuno può evitare di pagarle (come l’Irpef e la “tassa sulla spazzatura”, malgrado il nome) e le tasse propriamente dette, che sono quelle che si pagano se si vuole usufruire di qualcosa. L’Iva su una bottiglia di Grappa è una tassa, perché si può non pagarla non comprando la bottiglia, mentre non è una tassa ma è un’imposta quella sulla spazzatura perché nessuno è esentato dal pagamento, nemmeno se dimostra che non produce nessuna spazzatura.
Analogamente lo Stato limita la libertà dei singoli in due modi. Prescindendo totalmente dalla loro volontà (per esempio col servizio militare obbligatorio, quando c’era) può appropriarsi di un singolo, corpo e anima, per uno o due anni, e in quel tempo il singolo è come se fosse uno schiavo. Per non dire che in guerra può mandarlo a morire contro le trincee nemiche.
Viceversa può imporgli di non imboccare in auto una strada in una data direzione, che dichiara “senso vietato”, e lo punisce se lo fa. Ma – ovviamente – nessuno è obbligato ad andare in auto e men che meno a imboccare un senso vietato. In altri termini lo Stato dà due generi di ordini: 1 Fai così e basta, oppure 2 Se vuoi fare questo ti punisco o almeno ti faccio pagare un prezzo.
E così arriviamo ai vaccini. Il no-vax diceo: “Voglio conservare la mia libertà di non vaccinarmi, ma poi voglio poter fare tutto quello che fanno i vaccinati. Appunto perché sono un uomo libero”. E in questo sbaglia. E anche se non sbagliasser il popolo, cioè i parlamentari, cioè il governo, gli rispondono: “Tu sei libero nella misura in cui te lo consentono le nostre leggi. Se non vuoi vaccinarti, ti faccio prendere da due robusti infermieri, e ti vaccino io”. E questa è la versione servizio militare. Ed ecco la seconda versione, modello tasse: “Se non vuoi vaccinarti non ti vaccinare, ma non potrai fare più niente dove ci sia il resto del popolo che non vuole averti vicino. Niente ristoranti, niente scuola, niente lavoro, niente palestre, niente di niente. Fatti nutrire da qualcuno a casa tua e guai a te se esci: ti metterò in galera con altri no-vax”.
Ecco perché il problema prescinde dalla qualità e dall’efficacia dei vaccini. Il problema, dal punto di vista medico e dal punto di vista giuridico, è futile. Anche se i no-vax avessero ragione, e i vaccini fossero malefici, se lo Stato prescrivesse che dobbiamo farci iniettare il vaccino, dovremmo farci iniettare il vaccino. Amen.
La discussione, in Italia, è resa confusa dal fatto che l’idea di libertà, per molta gente, include quella di non vaccinarsi quand’anche ciò mettesse a rischio altre persone. La maggioranza non la pensa così, ma è suggestionata dalla parola “libertà” ed esita ad usare il modello “servizio militare”. Parla dunque di inviti, di chiarimenti, di persuasione, di convincimento, confermando con ciò nei no-vax l’idea che essi stiano usando il loro buon diritto. E addirittura possono addurre a prova di ciò l’atteggiamento conciliante del governo: “Se potessero impormelo me l’avrebbero già imposto, no?”
E la domanda è sbagliata. La difficoltà del governo è soltanto politica, di immagine, non giuridica. Giuridicamente lo Stato potrebbe fare questo ed altro. E quando si trova con le spalle al muro, sapendo di dover rispondere alla maggioranza, quella che teme di essere contagiata dai no-vax, dimentica le belle parole e passa ai fatti. Come in questi giorni con i professori. “Se vuoi venire in contatto con i figli del popolo (quello che è il Sovrano, ricordi?) o ti vaccini o non ti pago lo stipendio”. Ecco un argomento piuttosto convincente.
In conclusione, chi ha ragione, coloro che invitano a vaccinarsi o i no-vax? La risposta è semplice: i primi sono più forti, perché sono la maggioranza. Ed anche in democrazia comanda il più forte.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
7 agosto 2021

LO SCONTRO CON I NO-VAXultima modifica: 2021-08-07T12:33:21+02:00da gianni.pardo
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49 pensieri su “LO SCONTRO CON I NO-VAX

  1. ciao Giorgio Benussi.

    Non mi parte di aver mostrato stupore in nessun mio intervento. Ritengo di sapere cosa sia la Democrazia e anche come la si perde. La maggioranza vince, ma in tutte le epoche si e’ cercato di capire se la democrazia sia una utopia, la cosa non e’ risolta. In epoche recenti si e’ deciso di limitare anche i poteri della maggioranza, ma pragmaticamente, per far funzionare il sistema democratico. Diciamo piu’ propriamente, la maggioranza del momento autolimita il suo potere sulla minoranza ai suffragi, se ha in valore proprio la democrazia e forse e’ per questo che non e’ esportabile ovunque. Chi vince democratiche elezioni si tiene il potere per sempre…. So senza sorpresa che e il Potere che fa le Istituzioni ed anche le Costituzioni. Il potere e’ al vertice di tutto quindi puo’ essere discusso solo costituendo altro Potere. Se non si ha cultura democratica, i cambi sistemici si fanno solo con una guerra civile. L’ ho affermato senza alcuna sorpresa.

    Sulla scienza la pensiamo esattamente alla stessa maniera, da buoni figli di Galileo, ma purtroppo quello che ho preso ad indicare virgolettato come “La Scienza” e’ per indicare sarcasticamente un nuovo culto dogmatico. Mi pare che con Franco Marino su questo ci siamo capiti.

    Ciao.

  2. Scusate se mi esprimo dopo tanto “traffico”.
    @ Franco Marino: apprendo ora che i certificati di morte si contrattano con i parenti. Non si finisce mai di imparare.
    @ Roberto: non capisco il suo stupore; in democrazia la maggioranza finisce sempre per avere ragione. Per quanto riguarda la soppressione in camere a gas, teoricamente esiste la Costituzione ad impedirlo. Poi, si sa, può andare diversamente… così è fatto l’uomo. La scienza invece non è democratica, ovvero non vince la maggioranza, ma chi non può ancora venire smentito dai fatti.
    @Pardo: professore, complimenti per il blog; non avrei pensato che la seguissero in tanti! Dopo tanti anni che la seguo, e tanti commenti, mi perdoni se ho aggiunto anche il mio. Con intatta stima. G. B.

  3. Fortuna vuol che son già morto
    ché dissi convinto:
    “Odi profanum vulgus, et arceo”
    (Lo dissi io, non quello di sopra).

  4. Cerchiamo di allentare la tensione. Vi racconto di me.
    Ero contrario a questa vaccinazione e lo sono tuttora avendo paura delle conseguenze. Mi sono però vaccinato e sono in possesso del green pass. Non so se è corretto dire vaccinato forse è meglio dire che mi son fatto inoculare questo medicinale/prodotto. Perchè l’ho fatto? Per questa considerazione: ho 81 anni, sono a fine vita, il massimo che mi possa capitare è di accelerare la mia fine. Non biasimo assolutamente coloro che non vogliono vaccinarsi. Non me la prendo con i politici: seguono le indicazioni degli esperti (?). Purtroppo da parte degli esperti sono arrivate indicazioni molto contraddittorie “inoculando” una infinità di dubbi sulla validità del prodotto. Spero che non si continui a disputare su chi è liberale o democratico o dittatore. Dobbiamo uscire da questa situazione ognuno deve ragionare con la propria testa e considerare costi/benefici.
    Infine vi informo che ho aderito ad una ricerca promossa dal CNR che si propone, tra l’altro, di dare anche informazioni sulla risposta alla vaccinazione. Ho già fatto il primo prelievo di sangue. Chi volesse maggiori informazioni: https://sergencovid.iit.cnr.it/. Spero che i risultati della ricerca arrivino prima della mia fine…

  5. @Denny Joe cosa non le è chiaro del seguente discorso?
    “Il vaccino contro l’HIV è stato sviluppato più volte ma è inutile perchè tanto il virus muta”?

    Non ho detto “l’HIV è un nemico sconfitto”. Le sto solo dicendo che da anni si sviluppano vaccini contro l’HIV che sono inutili proprio perchè muta in continuazione.
    La vera difficoltà di un vaccino non è trovare gli anticorpi contro uno specifico virus ma quelli che resistono ad ogni variante.

  6. OK Denny Joe

    Finiamola qui. In fondo per me e per te il Cofid19 e’ gia alle spalle perche’ guariti, anche se i “punturatori” ancora mi braccano.

    Riprenderemo il discorso in occasione del lockdown per la prossima Aviaria 2.0 😀 😀

  7. @Roberto
    @Marinella

    Siamo arrivati all’esistenza del vaccino anti hiv e alla necessità dell’accettazione “stoica” (a chiacchiere) del male.
    Direi che possiamo concluderla qui, il barile delle stupidaggini è praticamente pieno.

    Buona fortuna

  8. Scusate, intervengo ancora , dopo il mio pensiero su” La vaccinazione? Pagatevela”

    Sono rimasta allibita del rumore che fanno gli ultimi articoli di Gianni Pardo

    E qui mi permetto di fare riferimento al commento di Domenico Abruzzese su -“La Mostrificazione”

    Si tacuisses, philosophus mansisses (Se avessi taciuto, saresti rimasto un filosofo ). Grande verità

    Scusi professore , questa è una partita persa, questo è l’argomento di attualità che coinvolge tutti , e tutti vogliamo dare contributo all’affossamento del misero buonsenso..

    Spero di potervi leggere ancora TUTTI per i prossimi articoli.
    Auguri di Buona salute e buon fine settimana

    antonella castelli

  9. OK! OK! lo ammetto! sono un debole D) D)

    Ispirato da @marinella ho da dire altre cose:

    Dobbiamo tornare ad avere il valore che abbiamo avuto per tutta la storia per affrontare avversita’ come queste. La natura sapra’ sempre produrre un virus piu’ velocemente di quanto noi possiamo produrre vaccini. Abbiamo avuto Hiv, Ebola, Covid1, Aviaria, Suina, Covid2, avremo Aviaria2, Suina2, Covid3, …

    I precedenti storici, (peste, spagnola,… ) devono orientare bene e non male. Esaminiamo il mondo in liberta’ senza essere guidati e limitati dal mainstream: Ogni anno silenziosamente nel mondo muoiono centinaia di migliaia di persone per puntura di zanzara, muoiono anche giovani e giovanissimi di: colera, salmonella, dissenteria, … nell’ indifferenza generale. Eppure da noi il colera o la dissenteria darebbe “indisponibilita’” per qualche giorno. Dove si muore di questi mail facilmente contenibili e’ dove non si ha disponibilita’ di acqua pura e controllata. Tuttavia da noi gli over90 se ne vanno “accompagnati” dalla diarrea o dalla polmonite, ma e’ normale!! Dobbiamo accettarlo!!

    Io vado pochissimo dal dottore, ho paura della puntura e ho sempre riso degli ipocondriaci, ma ora mi vogliono imporre di divenire anche io ipocondriaco. Se pero’ ci abituano a “regimi di emergenza” non finira’ mai. La natura ci servira’ virus a profusione ogni paio di anni. Dobbiamo riprenderci le istituzioni ed affrontare le malattie con la medicina si, ma anche con il valore stoico, cioe’ accettando l’ inesorabile. Io sono stoico.

  10. I toni della discussione mi ricordano quelli delle diatribe tra fumatori e non fumatori. In quel caso per ragioni a me palesi di conflitto di interesse (economico)lo stato parteggia per i primi, condannando i secondi alla limitazione della propria libertà. Allo stesso modo per ragioni (economiche) a me altrettanto palesi lo stato parteggia per la riduzione della libertà dei contrari al vaccino. In quanto all’aforisma del manganello, i toni e le opinioni espresse dimostrano solo che il principio per cui la mia libertà finisce quando lede quella del prossimo è ormai in disuso.

  11. @Danny Joe, la sciocchezza sta nel fatto che non esiste alcuna evidenza scientifica che il virus, nell’impatto col vaccino, si trasformi in una variante indebolita.
    Come lei forse saprà, da molti anni si cerca un vaccino contro l’HIV. Il quale vaccino non è che non esista. Esiste eccome. Sfortunatamente, il virus immediatamente, muta. Se fosse come dice Lei e come dice la moglie del De Veredicis, l’HIV oggi sarebbe innocuo visto che, mutazione dopo mutazione, dovrebbe aver perduto la propria contundenza. Cosa che non è. E l’HIV dovrebbe essersi estinto. Cosa che purtroppo non è.
    Inoltre, mi sembra che si sottovalutino due fattori ugualmente preponderanti.
    Il primo è che il virus può essere trasmesso dagli animali all’uomo. Cosa facciamo? Vacciniamo tutti gli animali del creato? E’ sufficiente che il virus circoli tra gli animali per provocare subito una nuova variante. Che a quel punto *renderebbe inutile il vaccino*. Anche a voler vaccinare tutti gli esseri umani del creato.
    E il secondo è che la famiglia dei coronavirus conta DECINE DI MIGLIAIA di virus. Tra l’altro questo non è il primo coronavirus contro cui ci troviamo a combattere. Quindi non è che vaccinandosi contro QUESTO coronavirus, poi noi saremo salvi. Ci saremmo messi in corpo un vaccino di dubbia provenienza, di dubbia sicurezza per poi ritrovarci di nuovo “a capo di dodici” come si suol dire.

  12. OK, rimane una questione, poi sparisco!! Veramente!!

    “Il vaccino serve a minimizzare gli effetti del contagio” ?? E’ cosa scientifica? Vediamo… il vaccino, per essere vaccino e non farmaco, deve stimolare il sistema immunitario come fosse la malattia, senza fare i danni della malattia. Se e’ ben fatto, il corpo produce gli antigeni a quella malattia e IL VACCINATO NON SI AMMALA!! (infatti i media mainstream invece di dire “vaccinata 50% della popolazione” dice, con scelta sapiente di parole dice “immunizzata 50% della popolazione”). Con questa premessa non esiste un vaccino che funziona a meta’ perche’ non e’ in vaccino a funzionare, ma il sistema immunitario. Stimolazione parziale? Stimolazione poco convinta? Stimolazione produce un antigene un po’ stipido che non riconosce sempre il virus? Scusa, sto scerzando, ma non riesco ad essere serio. Quando affermo che i vaccini non funzionano e’ per questo.

    Come ho gia’ detto, non e’ scientifico dire che i vaccinati si sono ammalati pero’ in forma non grave e sono guariti. La mia famiglia e’ guarita senza alcun sintomo, io sono guarito stando pero’ male per tre giorni, ma nessuno di noi era vaccinato. Che congetture di valore scientifico si potrebbero fare sul caso “se fossimo stati vaccinati”?

    Ciao (resistero’ all’ impulso di altri interventi? Boh!)

  13. @Marinella

    Perché è una sciocchezza? Io l’ho avuto il covid, e per me, come per la stragrande maggioranza delle persone che lo hanno contratto in forma lieve come me, i sintomi sono stati quelli dell’influenza. Un po’ più persistenti forse, ma quelli. Visto che il vaccino, come detto dagli esperti di cui lei senz’altro fa parte, serve a stimolare la risposta anticorpale al virus e in tal modo a prevenire la forma grave dell’infezione, dov’è la sciocchezza? Se la forma lieve dell’infezione (o paucisintomatica come la definiscono i medici e gli esperti come lei) sviluppa i sintomi del raffreddore, cosa c’è di errato nel sostenere che il vaccino, prevenendo la forma grave, rende il covid un raffreddore?
    Il concetto era troppo impreciso senza aver scritto “i cui sintomi, nella forma lieve, sono assimilabili a quelli del raffreddore”?

  14. Prima ci dica come si chiama sua moglie e nel qual caso, valuterò se dirle come mi chiamo io.
    Sa, io rischio di essere radiata per ciò che scrivo e non mi va di espormi, semplicemente.

  15. Roberto, la ringrazio. Bella risposta. Anch’io sono per la prevenzione, e per il rinforzo del sistema immunitario, vaccino o non vaccino.

    Marinella, qui le sciocchezze le dice lei. Anche mia moglie e’ medico (oncologo), ex direttrice di istituto. E dice esattamente cio’ che ha scritto Gianni. Il vaccino serve possibilmente ad azzerare, o per lo meno minimizzare gli effetti del contagio. E dove sarebbe la sciocchezza? Mi farebbe sapere dove si e’ laureata e quando?

    Franco Marino, ringrazio anche lei della sua risposta. Mi interesserebbe, peraltro, conoscere il nome di qualcuna delle “decine di pubblicazioni” che si oppongono a The Lancet su questo tema.

  16. “Tutti ad assaltare Gianni Pardo, tutti attorno all’osso come cani rabbiosi. Vergogna!”

    Gentile Nicola, cerchi di non esagerare. Nessuno ha assaltato nessuno.
    Gianni Pardo ha scritto un discutibile articolo e gli si è fatto notare che le sue tesi discendono da alcune fallacie logiche. Dal momento che questo è un blog aperto ai commenti e che il tema è molto caldo, è successo che stavolta più di altre volte, il Nostro si è ritrovato molti più commenti del normale.
    Tutto questo fa parte della naturale dialettica di un blog e, fin quando non si usano toni sconvenienti – in quel caso, il Professor Pardo farebbe bene ad intervenire – è del tutto normale che ciò accada. Salvo che non si voglia imporre in questo blog un pensiero unico. Nel rammaricarmi circa la degenerazione statolatrica dell’autore, devo anche riconoscere che in questo blog almeno è possibile commentare. E questo è pur sempre un bene.

    “Gianni Pardo ha semplicemente cercato di spiegare il suo punto di vista. Lui crede nei vaccini, e ha esposto la sua opinione”.

    E gli si è fatto semplicemente notare che la questione non è se “Credere nei vaccini” ma se non sia controproducente ricorrere a metodi coercitivi per costringere le persone a fare una scelta.
    Lei probabilmente risponderà affermativamente, idem Pardo. Io no.

    “E se qualcuno crede nei vaccini, per logica cerchera’ di convincere i suoi amici, o lettori”.

    Certo. Ed è legittimo. Purchè la cosa avvenga su premesse reali.
    Far passare che gli ignoranti sono tutti novax e che gli intelligentoni sono tutti provax, che a fronte di Lancet non esistano decine di pubblicazioni di autorevoli organi di stampa tematica che smentiscono Lancet, è un’operazione che può discendere solo dall’ignoranza o dalla malafede.
    Entrambe cose che non mi aspetto di vedere in un blog come questo.

  17. “Il punto fondamentale che sembra sfuggire, invece, è che il vaccino non serve ad azzerare il contagio ma a renderlo inoffensivo. Il vaccino rende il covid un raffreddore, tutto qui”

    Sono medico e non ho mai sentito una sciocchezza più grande di questa

  18. Nicola, io ti stimo come stimo GP, ma se hai letto, l’ articolo originale non era su vaccino si vaccino no, ma sull’ accettazione di un potere coercitivo e tutti i commenti indignati (forse qualche troll ha simulato piu’ identita’ o forse no, chissenefrega) hanno evidenziato la pericolosita’ di tale accettazione. Anche io ho argomentato su questo. Il fatto che io creda piu’ nelle cure precoci che nel vaccino darebbe luogo a conversazioni poco appassionanti a cui forse neanche avrei partecipato. La passione aveva altro focus. Mi dispiace perche la mia stima per Pardo e’ intatta. So che si puo’ essere in disaccordo su alcuni temi e ben poche volte mi sono trovato su tesi contrarie a GP. In questo caso pero’ per me e’ stato importante rappresentare il mio pensiero. Ognuno ha uno stile espressivo diverso, qualcuno non si cura di risultare sgradevole, ma non c’ e’ stato turpiloquio fine a se stesso.

  19. Ehi, un momento. Ma siete impazziti tutti? Ma che sta succedendo?
    Tutti ad assaltare Gianni Pardo, tutti attorno all’osso come cani rabbiosi. Vergogna!
    Gianni Pardo ha semplicemente cercato di spiegare il suo punto di vista. Lui crede nei vaccini, e ha esposto la sua opinione. Se vi capita di essere di parere differente, abbiate l’educazione di scriverlo senza insultare o condannare. E se qualcuno crede nei vaccini, per logica cerchera’ di convincere i suoi amici, o lettori.
    E che diamine, non ho mai visto una furia collettiva del genere. Basata, poi, su che? Su una buona percentuale di tribalismo e ignoranza.
    Se qualcuno di voi legge l’inglese, si prenda la briga di leggere questo articolo,
    tra l’altro pubblicato da The Lancet, la rivista medica piu’ illustre e famosa al mondo. Forse vi farete un’idea diversa rispetto ai vaccini.

    COVID-19 vaccine efficacy and effectiveness
    https://www.thelancet.com › lanmic › article › fulltext

    Oddio, potete sempre credere che The Lancet sia pagata dalle case farmaceutiche. Se vi va di crederlo. Se la vostra personalita’ vi porta a crederlo.

    Ci vuole una certa dose di malevolenza o imbecillita’ (quanno ce vo’, ce vo’…) per chiamare Gianni fascista. Forse potrei essere fascista io, ma certo non Gianni. Il quale (e lo seguo da quindici anni) ha dedicato tutta la sua vita al servizio della verita’ e del pensiero logico. E non ha certo cambiato negli ultimi tempi. Una vita di articolista al servizio dell’onesta’.

    Mi fa ridere poi, il frequente accenno a Montanelli e alla sua opinione che il liberalismo finisce a manganellate. Beh, Montanelli era l’ultimo che poteva parlare di manganellate, avendone partecipato entusiasticamente nella sua giovinezza. E solo per un’idiozia che avrebbe pronunciato Montanelli, voi condannate tutta un’ideologia?
    Ripeto, dovreste solo vergognarvi.

  20. A me sembra che, sia in questo blog che altrove, sfugga l’essenza del problema. E vedo tutti tirare cartoni a casaccio senza neanche provare a centrarlo il bersaglio. Il novax medio, sbagliando, ritiene che sia inutile vaccinarsi perché anche da vaccinati è possibile contrarre l’infezione. Il provax medio, sbagliando, vorrebbe che gli altri si vaccinassero perché così si azzererebbero i contagi. Il punto fondamentale che sembra sfuggire, invece, è che il vaccino non serve ad azzerare il contagio ma a renderlo inoffensivo. Il vaccino rende il covid un raffreddore, tutto qui. Ma se chi si è gia vaccinato è relativamente immune (dal pericolo della forma grave, non del contagio) perché si chiede anche agli altri di vaccinarsi? Perché il virus è maledettamente contagioso e i non vaccinati sono ancora in numero tale da affossare il sistema sanitario se il virus tornerà a diffondersi tra loro. E a quel punto avremmo di nuovo le chiusure e le restrizioni. E meno posti in ospedale per chi ha necessità di essere curato per qualcosa che non sia il covid. Quindi, ci si confronti pure, ma almeno sul giusto problema.
    Secondo me

    Denny Joe

  21. Cari amici, se mi mettessi a discutere alcune delle accuse che mi sono state rivolte, vorrebbe dire che le ho prese in considerazione. Ma così non è stato. E non sarà.
    Dunque nessuno si offenda se non rispondo.
    Il bello è che mi si accusa di tutto, e l’intollerante sono io. Ma lasciamo perdere. Come invitava Virglio, “Paula maiora canamus”. (cantiamo cose un po’ più importanti, in altri termini cambiamo argomento).

  22. Professore io la leggo da molti anni, non sono mai intervenuta perchè amo molto più leggere che scrivere. E leggerla mi piaceva.
    Ma veda, io sono una maestra elementare ormai in pensione e quello che lei ha appena scritto è esattamente il contrario di ciò che ho sempre insegnato ai miei alunni. Lei sostiene delle cose assurde che mi lasciano stupefatta. Si rende conto che siamo in una tirannia?

  23. “La guerra che non ho assolutamente cercata è quella con i no-vax”

    Pardo ma quale guerra? Le si sta facendo semplicemente notare che ha scritto un cumulo di sciocchezze e basta. Quelli che stanno trasformando il paese in una dittatura militare per costringere la gente a volersi fare un vaccino manu militari siete voi.
    Si dia meno arie, questo è un blog, non è mica il Parlamento.

  24. Ma poi il bello di questa storia è che Pardo si è sempre dichiarato atlantista.
    Io da filorussa mi sono trovata spesso a dover fronteggiare gli eccessi libertari su cui si fonda l’Occidente. La cosa divertente è che in Russia il vaccino è autenticamente facoltativo, dunque senza limitazioni.
    Chi l’avrebbe mai detto che la Russia sul tema sarebbe stata più liberale. 🙂

  25. Filippo Salemme, il concetto e’ ulteriormente estendibile, nel primo commento mi sono dimenticato di dirlo, ma era gia’ comunque troppo lungo.

    Se l’ 80% degli statunitensi bianchi volesse ridurre in schiavitu’ il 20% di neri lo potrebbe materialmente fare. Quello che Gianni Pardo ha omesso e’ che sarebbe una rottura del patto sociale e di reietti, pur minoritari, non si sentirebbero in dovere nei confronti della nuova istituzione per loro esclusiva.

    Il GP pensiero porta alle guerre civili e l’ azzeramento delle conquiste fatte fino ad ora.

  26. “Ecco perché il problema prescinde dalla qualità e dall’efficacia dei vaccini. Il problema, dal punto di vista medico e dal punto di vista giuridico, è futile. Anche se i no-vax avessero ragione, e i vaccini fossero malefici, se lo Stato prescrivesse che dobbiamo farci iniettare il vaccino, dovremmo farci iniettare il vaccino. Amen”

    Che è come dire che se domani qualcuno prescrivesse che gli ebrei sono da gasare vivi, dovremmo rassegnarci alla cosa, giusto professore? Chissenefrega se poi metà della mia famiglia ci è morta nella camera a gas.
    Pardo, ma ha una vaga cognizione delle enormità che sta scrivendo?

  27. Professore, so che Lei non ama il turpiloquio ma ho la percezione che lei abbia pestato il cosiddetto merdone.
    Fossi in Lei, eviterei di propagandare oltre questa tesi. I quattro Fgatti si stanno moltiplicando.

  28. Pardo, parlo per me. Io parlo di fascismo perchè qui abbiamo avuto il fascismo. Stalin qui c’è stato solo quando si è trattato di finanziare sotto banco il PCI.
    A proposito, lo sa che ad appoggiare questa dittatura sanitaria grillini e piddini sono i loro eredi? O pensava che la svolta della Bolognina avrebbe cambiato qualcosa?

  29. E’ una deriva…

    “P.S. Il numero degli antipatizzanti del vaccino ecc., e il deserto di quelli che lo difendono, almeno in questa sede, mi fa capire che gli antipatizzanti sono quattro gatti piuttosto appassionati, e gli altri, pur essendo la maggioranza, non prendono sul serio il problema.” — Mesi fa avevo espresso io pensiero opposto. Ni era aggressione ai NOVAX, Burioni, Bassetti, …. attraverso i media mainstream tutti a invocare e dare licenza a misure contro i NOVAX (definiti da lori stessi NOVAX e irrisi come antiscientifici TERRAPIATTISTI, altro temine di paragone mainstream) e quindi, chi toccato nel sacro, perche’ se ci ha tatto caso IL TEMA NON E’ PIU’ IL VACCINO, MA LA LIBERTA’, la gente allarmata ha voluto/dovuto farsi sentire.

    Sulla noia del tirare in ballo in Fascismo, … OK, anche a me annoia molto, ma i nuovi totalitarismi vanno riconosciuti nel periodo storico, arrivano “dal di dietro” (DDL Zan 😀 :D) e sembrano sempre nuovi. Solo una lettura comparativa della Storia ci da i metodi, e a volte fallaci, per scoprirli prima “che ci prendano da dietro”

  30. Professore bello, veda, non è che siamo quattro gatti. Semplicemente, i più preferiscono leggerla e preso atto che non c’è niente da fare, pensano che Lei è solo un povero obnubilato dalla propaganda.
    Ah comunque, sulla scia di quanto detto da Franco Marino, anche io ho ricevuto la proposta di dichiarare mia madre morta di covid. Respinta al mittente.
    Ma tanto per il vecchio Gianni siamo tutti complottisti.

  31. Leggerò qualcosa, se me lo manda, anche in una lingua che non sia l’italiano (visto che parla del mondo) e sempre che faccia parte di quelle che io leggo.
    G.P.
    P.S. Il numero degli antipatizzanti del vaccino ecc., e il deserto di quelli che lo difendono, almeno in questa sede, mi fa capire che gli antipatizzanti sono quattro gatti piuttosto appassionati, e gli altri, pur essendo la maggioranza, non prendono sul serio il problema.
    P.P.S: La vogliamo smettere con questa vecchia solfa del fascismo? Qualcuno si è accorto che è stato vinto e cancellato dalla storia da settantasei anni, cioè da quando la stragrande maggioranza degli esseri umani attuali non era ancora nata?
    Perché non parlate di totalitarismo? Temete di offendere Stalin?

  32. Il problema di voi italiani è sempre questo. E lo dico con dolore da italoamericano che guarda alle vostre faccende. Siete rimasti fascisti nel DNA. Non è cambiato nulla dal fascismo all’antifascismo, vi siete solo dati una verniciata.
    Questo suo articolo professore è un articolo fascista dal profondo. Quello che sta accadendo in Italia sta facendo il giro del mondo. Esca dai suoi confini e legga.

  33. Ho visto citare Montanelli in questo commento da qualcuno che evidentemente lo conosce bene. Ebbene, da montanelliano di vecchia data (ahimè, sono del 1954) e dunque liberale, tuttavia purtroppo devo confermare una grande verità che soleva dire il vecchio Indro. I liberali, se lasciati a se stessi, finiscono nel manganello.
    Purtroppo caro Pardo, lei sta finendo nel manganello. Per conto mio, è irriconoscibile il Pardo che sto leggendo e che ho ammirato in passato.

  34. Franco Marino, neanche o mi sarei definito NOVAX. Il termine me lo hanno attaccato e io me lo sono puntato al petto.

  35. Mi preme, per onestà intellettuale, dover chiarire a Roberto che io *non sono* un novax.
    Io semplicemente sono ***contro questo vaccino***. Non tanto per il vaccino ma per i modi autoritari con cui lo stanno proponendo, sia a livello di dibattito pubblico che a livello istituzionale.
    La questione per me è tutta qui.

  36. Ehi!! 😀 Un festival di NOVAX! Mi sento meno solo. E noto anche che essere NOVAX e’ divenuta piu’ una bandiera di liberta’ piu’ che una strategia sanitaria.

    Smack!

  37. Aggiungo anche un ulteriore cosa. Lei dice poco sopra “La maggioranza ha – o si prende – il diritto di difendersi dai no-vax”.

    La maggioranza, nelle democrazie, il potere se lo prende seguendo la Costituzione. Che invece è stata violata a più riprese.

    “I meno non possono chiedere ai più di correre un rischio che è anche di morte solo per permettere ai meno di applicare le loro idee che – che lei ci creda o no, così è – a parere degli scienziati sono assurde”.

    Non le sorge il sospetto che i meno analogamente vogliano difendersi dalla maggioranza?
    E poi, devo spiegare io a Lei che è molto più grande di me che il nazismo ebbe al suo servizio il meglio della scienza tedesca di quel tempo?
    Professore ma Lei, che è così colto, almeno la storia del Suo tempo se la ricorda?

  38. Dal momento che il riferimento dell’autore è al sottoscritto, mi sento in dovere di rispondere. Con un commento lungo. Che al professore amante della brevitas sarà sgradito. Nel caso, lo leggerà nei ritagli di tempo. Se non lo leggerà, pazienza. Vivrò sereno.

    Vede professore. Quello che lei e molti etichettatori sembrate non capire è che la questione non è di natura sanitaria ma politica. E a tal proposito è da chiarire se Lei sia un democratico oppure un totalitario. In quest’ultimo caso, le sue posizioni sarebbero coerenti. Lei è convinto che esista un’elite di illuminati – nazionale o globale – e che il popolo bue debba accodarvisi. Sfortunatamente, in una democrazia, non esiste “il più forte” ma “il più convincente”. Cioè colui che in forza della propria capacità persuasiva, riesce a convincere gli altri della bontà delle proprie tesi.
    Lei è convinto che si debba obbligare il prossimo a vaccinarsi contro il covid. Io no. In un paese normale ne segue una discussione. Si vota una legge. E a quel punto essa diventa effettiva.
    Se invece si osserva che chiunque sostenga una tesi, minacci con aggressività di togliere i diritti alla controparte, di radiare i numerosissimi medici che sono contrari all’imposizione del vaccino covid – perchè immagino che Lei sappia professore che molti medici sono contrari – e proponga provvedimenti che rimandano più al ventennio fascista che ad una liberaldemocrazia, è inevitabile allarmarsi.
    Lei deve convincersi che non è che tutti quelli che non condividono le sue opinioni siano idioti, ignoranti. Sono semplicemente persone che hanno esperienze diverse. La sua esperienza la fa giungere ad una tesi. La mia mi fa giungere ad un’altra tesi.
    La mia esperienza è che quando undici mesi fa è morto mio padre, mi hanno offerto tremila euro per dichiararlo morto di covid, nonostante non sia morto di covid, non ci sia alcun tampone che attesti una sua positività al covid ma sia semplicemente morto di Parkinson. La mia esperienza è che il mio oncologo, che mi ha guarito dal melanoma, il mio cardiologo che tiene a bada il mio cuore un po’ capriccioso, entrambi sono convinti della pericolosità di questo vaccino.
    Luc Montagner è un signore in prima linea nella lotta contro l’AIDS. E anche lui è convinto della pericolosità del vaccino.
    Hanno ragione? Hanno torto? E chi lo sa? Ma mentre questi signori hanno il merito di aver insegnato all’università, mi sfuggono i Suoi meriti. Lei, come tanti, è convinto che piegando la testa di fronte al bombardamento condotto con possesso militare dei mezzi di comunicazione, questo le procuri per osmosi l’accesso all’olimpo dei saggi e dunque vi si adegua, conformisticamente. Come i fascisti del ventennio. Quelli per cui la Buonanima aveva sempre ragione.

    Cosa dovrebbe fare una persona di fronte ad una cosa del genere? Tacere e pensare che i complotti non esistono perchè lo dice Lei? Ma scusi, chi è Lei? E’ davvero il signor nessuno che sovente con falsa modestia – che come è noto, è una forma di vanitosa captatio benevolentiae – vuol farsi passare nei suoi post? O è il depositario della scienza infusa?
    Certo che la storia non si riduce tutta a complotto. Ma la storia *è anche complotto* caro professore. Il rasoio di Occam non si può applicare ad ogni cosa. Esistono circostanze in cui la tesi più semplice è quella più giusta. Ma ci sono anche circostanze in cui il complotto è la tesi più esatta. Complottismo e anticomplottismo sono due facce della stessa medaglia e cioè l’ideologizzazione del metodo di lettura della realtà. Il complottista, sbagliando, pensa che nulla avvenga per caso. Ma anche l’anticomplottista sbaglia quando pensa che tutto avvenga per caso.
    In questa storia ci sono moltissime contraddizioni, moltissime cose che non tornano. Sottolineate non dal no-vax cretino che interviene sul suo blog e che, col suo consueto snobismo, lei accosta a coloro che vogliono rovinare la Sua augusta solitudine. Ma messe in risalto da politici, medici, intellettuali di tutto il mondo. Che Lei sceglie di ignorare. E fin qui è un suo diritto. Ma Lei va oltre. Lei fa disinformazione, dando ad intendere che i sostenitori delle ragioni di coloro che non vogliono vaccinarsi siano soltanto gli idioti. E questo semplicemente non è vero.

    Aggiungo un ultimo chiarimento di natura personale.
    Lei dice che qualcuno ha “minacciato di rompere i rapporti”. A parte che anche questo dovrebbe indurle una riflessione sulla reale entità della “posta in palio”, essendo annoverato tra costoro, io non ho minacciato di rompere alcun rapporto perchè io e Lei non abbiamo rapporti. Per me avere rapporti significa interagire a fondo, concretamente, compiutamente. Se possibile anche dal vivo.
    Io la leggo da quasi vent’anni e non ho alcun problema a riconoscerle che gran parte della mia formazione culturale, politica e anche logica dipende dai suoi articoli. Ma io non la riconosco più. Lei che mi ha insegnato a dubitare del Leviatano, improvvisamente diventa uno sponsorizzatore di una delle tante emanazioni del Leviatano che stavolta si camuffa dietro “La Scienza”. Lei che mi ha insegnato a valutare le cose con realismo, al pensiero laico, aderisce alla progressiva dogmatizzazione del dibattito pubblico, con annessa squalifica morale rivolta a chiunque mantenga una propensione al dubbio.
    Io non la riconosco più e dunque penso che smetterò di leggerla. Non Le interessa nulla? Lo so benissimo.
    Ma mettiamola così. Non si può essere ed essere stati. Non so se si riterrà onorato ma Lei mi ha deluso come mi aveva deluso Montanelli nel 1994 quando andò a fondare un quotidiano la cui unica vocazione era dare addosso a Berlusconi. Non per questo si butta via il Montanelli di prima, che rimarrà per sempre il campione del pensiero liberale. Così come non si butta il Pardo degli anni scorsi, campione del pensiero laico a tutto tondo (non solo in ambito religioso). Ma il Montanelli dal 1994 al 2001 fu un brutto Montanelli. Non perchè non fosse legittimo che fondasse un giornale per conto proprio ma per come rinnegò tutto d’un tratto vent’anni di battaglie per intrupparsi con la stessa sinistra che lo gambizzò. E il Pardo degli ultimi anni è davvero un brutto Pardo. E non perchè la pensa diversamente da me ma per il modo con cui espone le sue tesi, grondando disprezzo costante verso la controparte.

    Mi perdoni la brutale schiettezza ma tanto le dovevo.

  39. Scusi GP, veramente volevo chiudere la mia partecipazione al tema, ma una nota la devo fare. Spero di non essere ritenuto petulante.

    La conclusione della sua risposta al mio commento:
    “Insomma, de facto, anche se fosse giusta. la teoria dei no-vax è perdente sia sul piano giuridico sia sul piano scientifico..”

    Io mi sento di dire: “Ne’ l’ uno ne’ l’ altro”.
    Sul piano giuridico, con l’ attuale dispositivo legislativo sia nazionale che internazionale, l’ obbligo esplicito con cattura, immobilizzazione ed inoculazione non e’ possibile. Andrebbero rifondare completamente le istituzioni, ma tra i rifondatori dovrei esserci anche io ….
    Sul piano scientifico…. tralascio. Non basterebbe un commento, dovrei scriverci una opera in piu’ tomi, comunque dei passaggi sulla non scientificita’ di questa politica vaccinale ho gia’ avuto modo di esporli nel presente suo blog.

    Buongiorno.

  40. Roberto, lei ragiona, si può essere d’accordo o in disaccordo, ma questo è ciò che avviene sempre, quando si discute.
    Le faccio però notare – non so se sarà d’accordo – che il mio testo prescinde dal torto e dalla ragione. La stragrande maggioranza degli italiani è convinta che i non vaccinati siano pericolosi e tanto basta. Faccia caso al mio esempio sui professori e la scuola, e prima di loro riguardo alla classe dei sanitari. La maggioranza ha – o si prende – il diritto di difendersi dai no-vax,.I meno non possono chiedere ai più di correre un rischio che è anche di morte solo per permettere ai meno di applicare le loro idee che – che lei ci creda o no, così è – a parere degli scienziati sono assurde.
    Insomma, de facto, anche se fosse giusta. la teoria dei no-vax è perdente sia sul piano giuridico sia sul piano scientifico..
    Non è vero – come diceva scioccamente Mussolini – “Molti nemici, molto onore”. Molti nemici, sconfitta certa. Come dice un bellissimo proverbio tedesco: “Troppe lepri sono la morte del cane”.

  41. Non so se faccio bene a commentare. Spero non risultare sgradevole. Veramente vorrei solo esporre una prospettiva di osservazione.

    Che il Potere disponga di tutto come vuole e’ scontato, a prescindere dal fatto che il sistema sia definito Democratico o Totalitario. Se il sistema si definisce democratico si da valore al fatto che tutti possano portare al tavolo un contributo valoriale che puo’ essere soppesato senza dover fare ogni volta una guerra civile, come ad esempio nella Spagna repubblichina. I repubblichini si sono sentiti il potere di purgare, in altri paesi lo hanno fatto con successo, li’ invece furono poi purgati. Quindi noi NOVAX facciamo cio’ che dobbiamo per la civilta’ a cui apparteniamo, omncomprensiva di chi la pensa diversamente da noi, a valore dell’ intero sistema che si e’ dato propositi di funzionare in modo democratico.

    Sfoderare quindi subito le armi pesanti, “posso obbligarti e quindi lo faccio” si puo’, e’ successo con alterni epiloghi, ma la flaccida Italia, nella decadente Europa lo farebbe da sola? Ci sono altri paesi dove questo non passerebbe. Sarebbe vincente la scelta impositiva? Questo poi aprirebbe a licenza di imporre tutto. Si puo’ certo, ma se ne e’ anche soggetti. Questo potrebbe rendere la democrazia un sistema instabile e non duraturo, con sempre un epilogo autoritario, se si vanno scelte di tale gravita’ da essere criminogene, cioe’ da far preferire il disconoscimento in massa delle leggi piuttosto che la loro osservanza.

    Questo solo per affermare che il Potere fa cio’ che vuole e sin qui siamo in fase. Altro punto che vorrei far notare con una tecnica comparativa e’ l’ esempio portato per concedere ai NOVAX di vivere secondo il loro stile di vita:

    “non ti vaccino, puoi farlo, ma non avrai vita civile”
    Scusi, non le pare chi si possa tradurre in:
    “puoi rapinare le banche, pero’ poi soggiornerai in galera”

    Non si potrebbe dire meno ipocritamente “il rifiuto a vaccinarsi e’ sanzionato con la compressione delle liberta’” proprio come rapinare le banche.

    Entrando nel merito del PROVAX e NOVAX, non dovrebbe neppure esservi un confronto, io non faccio attivismo NOVAX, tra i miei amici ed in famiglia ci sono dei vaccinati, mica abbiamo chiuso i rapporti. Non ho neanche cercato di persuaderli, ma come la penso io lo dico.

    Come detto, ho accettato il concetto della mascherina e del distanziamento sociale, per quanto poco appassionato, dato che io ho sempre creduto nella fine della pandemia con contagio controllato, ma ho partecipato per senso civico. Lo stesso senso civico non si attiva all’ imposizione di prestare il mio sistema immunitario per produrre anticorpi (che ho gia’, ma e’ un dettaglio) in nome di una pubblica utilita’. Come dice Lei, chi ha potere puo’ esigere il sangue, un rene, quello che vuole, ma io, preso da istinto di conservazione, potrei darmi alla macchia e questo e’ quindi criminogeno. Se sono l’ unico finita li’, ma se ho modo di costituire una resistenza? Non sarebbe finita… (ok, siamo in Italia, parlare di resistenza fa ridere, ma parlo in generale)

    Altro argomento piu’ nel merito.
    Il mio sistema immunitario cosi stimolato dovrebbe essere barriera contro la propagazione del virus e quindi il proposito delle istituzione si dovrebbe realizzare, purtroppo non e’ cosi’. I vaccinati si contagiano e contagiano altri, la comunicazione e’ doppia e contraddittoria e chi mette insieme i punti se ne accorge: Se in vaccinato salva solo se stesso allora perche’ in nome della bella e decantata democrazia non si lascia ad altri di rifiurare il vaccino, prendendosene le responsabilita? Se vi e’ un attivismo NOVAX e’ perche’ vi e’ una “aggressione” a questo stile di vita.

    Visto che il tema puo’ portare a risentimenti, mi scuso preventivamente.
    Buongiorno a tutti.

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