PACE CON DIVORZIO CASALEGGIO-MOVIMENTO

Come si sa, da tempo c’è stata una lite fra Davide Casaleggio e quel che rimane del Movimento 5 Stelle. La materia del contendere riguardava i debiti del Movimento nei confronti della Piattaforma Rousseau, e sul dovere di quest’ultima di consegnare la lista degli iscritti, richiesta da Giuseppe Conte e compagni. Ora pare che la lite si sia finalmente composta, con un accordo: ma nulla è chiaro.
Anche leggendo l’intero articolo dell’Ansa, alla fine non se ne sa molto. Ognuno fa il solito sfoggio di ronflante retorica, ma di concreto non viene detto niente. Si legge addirittura che Conte si è impegnato ad “onorare i debiti” nei confronti di Casaleggio. Termine che in diritto non ha significato. Onorare è anche fare un inchino e levarsi il cappello, gesti non monetabili in borsa. Una persona prosaica preferirebbe una firma sotto una cambiale. Se ancora esistono. Ma se a qualcuno basta che Conte si sia “impegnato”, così sia.
Al passaggio nel comunicato Ansa si legge che al “nuovo Movimento gli eletti devono [versare], mensilmente, mille euro”. Se non ricordo male, gli eletti del “vecchio” movimento dovevano versare al partito trecento euro mensili, e molti di loro non li hanno pagati, fino a creare problemi finanziari e disciplinari senza fine. Trecento no e mille sì? Forse è il progresso.
Comunque l’Ansa si mette al sicuro scrivendo in un rigo isolato, lapidariamente: “I termini finanziari dell’intesa non sono noti”. Che è come dire, a proposito di un matrimonio, “i nomi dei nubendi non sono noti”.
Quando di un accordo si sa che esiste, ma non se ne sa niente di concreto, è segno che, o l’accordo non esiste, oppure che è vergognoso per una delle due parti. O per tutte e due. In ogni caso, niente di buono. Il Diavolo si nasconde nei particolari, dicono. Ma qui il poveretto non sa dove nascondersi.
Naturalmente Conte, come sempre erede di Münchhausen, parla di dibattiti, di assemblee, di programmi, fino a fornire uno scheletro ideologico al partito. Spero sia lecito essere scettici, nel momento in cui il Movimento già soffre una scissione, gli eletti si contrappongono aspramente fra favorevoli al governo e desiderosi di uscirne e comunque mai il partito ha brillato per chiarezza di idee. Quale sarà l’ideologia prescelta, se in otto anni e più di vita e tre di governo non siamo riusciti a capirla?
Sembra che l’insistenza di Conte e dei suoi amici per ottenere la lista degli iscritti nasca dalla volontà di servirsene per il voto online. E così viene da chiedersi come mai da quelle parti non abbiano capito che quello strumento di democrazia diretta non funziona. Basta fare due conti. Da un lato i partiti non tengono regolari congressi da Dio sa quanto tempo, e questo mostra a che punto sia in crisi il concetto stesso di ideologia. O, più umilmente, di programmi di governo. In secondo luogo i “grillini” dimenticano che le assemblee, col confronto a faccia a faccia, magari a base di accuse e più o meno velate contumelie, sono lo strumento migliore per prendere il polso del partito. Chi vota nella quiete di casa sua, può fornire un voto distratto, facilmente disinformato o di semplice protesta. Nel premere un tasto del pc domestico manca totalmente il lato emotivo, umano, a fiuto, per così dire, della politica. Quel modo di pesare non soltanto le idee ma anche coloro che le esprimono, cosa che è carne e sangue della politica. Che ne sarebbe stato, del Giuramento della Pallacorda, se fosse stato affidato ad una piattaforma digitale?
Ma forse è inutiie criticare il M5S. De mortuis nil nisi bonum.
Gianni Pardo, giannipardo1@myblog.it

PACE CON DIVORZIO CASALEGGIO-MOVIMENTOultima modifica: 2021-06-06T15:51:38+02:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “PACE CON DIVORZIO CASALEGGIO-MOVIMENTO

  1. Bah, mettersi a scrivere sul fumo – altro non è Conte e il M5S tutto – mi pare un’inutile perdita di tempo, mi scusi.

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