IL CORDINZELLO

Un’edizione riveduta in www.pardo.ilcannocchiale.it 

IL CORDINZELLO

Un gentile corrispondente ha insistito sul concetto che chi non crede in Dio è un credente come chi ci crede. Insomma, ci sono due generi di credenti, quelli che credono in Dio e quelli che hanno la credenza inversa. L’affermazione non sta in piedi. Ma. visto che insisteva, la seconda volta gli ho risposto, scherzando un po’, nel modo che segue. Io personalmente sono molto deluso nel riconoscere che lei è un credente nel non-teoria secondo cui tre per tre fa quarantasette. In effetti fa quarantasette e la mia idea che fa quarantasette vale quanto la sua, banale, per cui fa nove. Dunque siamo ugualmente credenti, lei nella teoria che faccia nove ed io nella teoria che faccia quarantasette. E corrispondentemente lei è un credente nella teoria che NON faccia quarantasette ed io… E questa gliela perdonerei, se lei non fosse anche un credente della non-esistenza dell’unicorno, del fantasma di mia nonna, e, soprattutto, di Topolino. Topolino esiste eccome, io l’ho incontrato. Ma non mi chieda di dimostrarlo, se no le chiederò di dimostrarmi l’esistenza di Dio e lei sarà nei guai J. Non si vergogna un po’, ad essere un credente nell’inesistenza di Topolino? Onus probandi incumbit ei qui dicit, dicevano nei seminari, e il principio vale anche in diritto e in filosofia. Non basta voler pensare qualcosa per darla per dimostrata. Lei dice: “Basta rendere positiva la presunta negazione e cioè potrei ribaltare [la sua affermazione]  dicendo che l’ateo afferma (in positivo) l’assenza di Dio”. Gioco di parole. Se io voglio dimostrare l’assenza di qualcuno in una stanza posso farlo conducendoci il mio contraddittore, mostrandogli la stanza vuota e chiedendogli: “Allora, lo vedi che non è qui?” Ma io non dimostro l’assenza di qualcuno, dimostro la stanza vuota. In positivo. L’esistenza di una stanza vuota. Su questo non ci piove, né in diritto né in teologia. L’ateo insomma non afferma niente. È il teista che gli dice “Dio esiste”. E solo allora l’ateo risponde “no”. Se un tizio andasse in piazza e dicesse “il cordinzello non esiste” la gente gli chiederebbe se è pazzo. O anche semplicemente gli domanderebbe: “e che cos’è il cordinzello?” Bene, è lei che parla del concetto di Dio. Per l’ateo Dio è una fantasia come il cordinzello. Dimostri lei la differenza fra il cordinzello e Dio, diversamente io la proclamerò credente nel non-cordinzello. Mi creda, ha imboccato un vicolo cieco. Lo so da oltre sessant’anni. Perché non si limita a credere in Dio, riconoscendo che ci sono i non-credenti? È così semplice, piano, naturale. Ed anche evidente. Un abbraccio, Gianni Pardo

IL CORDINZELLOultima modifica: 2008-10-10T12:29:00+02:00da Giannipardo
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