LE POESIE E LA METRICA DI SILVIO SIRCANA

PROBLEMI DI METRICA
Il “Corriere della Sera” ha pubblicato le poesiole di Silvio Sircana, che hanno ovviamente l’intento di scherzare e divertire. Ciò malgrado, se si adotta un modulo espressivo, bisognerebbe conoscerlo bene. Sircana – per non parlare della cesura, problema più sottile – commette parecchi errori di metrica (i testi sono allegati). Per comprendere le goffaggini si riportano qui i due versi precedenti e quello incriminato. In “Grugniti”: “deve essere la canzone // Così con le idee più chiare // Se ne andranno a pranzare”. La poesia è in ottonari, ma, purtroppo, per il fenomeno della sinafele, “Se ne andranno a pranzare” non è un ottonario ma un settenario: Se-nean-dran-noa-pran-za-re. In “Qui si addensa la tormenta”, anche questa in ottonari: “Già preparan trappoloni // In un angolo Lamberto // Pensa male, ne sono certo”. Questo ultimo verso contiene nove piedi invece di otto: pen-sa-ma-le-ne-so-no-cer-to. “Oh Clemente, Clemente” (settenari): “Tu pari un incoscente (sic) // Che il dovere non sente // E anzi ora consente”. “E anzi ora consente” ha sei piedi invece di sette: “Ean-zio-ra-con-sen-te”. E dire che bastava scrivere “Ed anzi ora consente”, o anche “E, anzi, ora consente”, invece di fidarsi della superiore cultura del lettore, che dovrebbe interporre una dieresi fra “E” ed “anzi”. La poesia “Loft” è apprezzabile per lo sforzo di mettere in rima parola non italiane. Purtroppo “web” non può far rima con “Club”, così come “trendy” non può far rima con “dandy”. Viceversa non sono errori i due versi “È un dovere esser più trendy” “dei moderni nuovi dandy”, ambedue ottonari, in una poesia concepita in settenari, perché in realtà la poesia è tutta in ottonari se consideriamo i monosillabi finali come accentati, e dunque valenti due sillabe. Il tutto salvo errori od omissioni. Sircana si rivela uomo di spirito: peccato non avere coltivato un po’ più la tecnica.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
2 agosto 2008

Grugniti

Stamattina gran riunione
dei capoccia dell’Unione
Tra grugniti, screzi e lazzi
Tra i silenzi e gli schiamazzi
Si è deciso: andiamo avanti
Lo hanno detto tutti quanti
“E però” – ecco il distinguo –
Io il governo non lo estinguo…
Tuttavia c’è il caso Visco…
Io, davvero, non capisco”
“Ci sarebbe il tesoretto…
Io il governo lo rispetto”
“Le pensioni sono un tema…
Io non voglio dar problema”
“Viene Bush cui sono ostile
Lo dirò… però con stile”
Ici, tasse e occupazione
deve essere la canzone
Così con le idee più chiare
Se ne andranno a pranzare

Qui si addensa la tormenta

Mentre Prodi ci addormenta
Qui si addensa la tormenta
C’è Rutelli un po’ incazzato
E Fassino stralunato
C’è Veltroni gran gattone
Che già pensa all’elezione
Franceschini e Gentiloni
Già preparan trappoloni
In un angolo Lamberto
Pensa male, ne sono certo
In silenzio sta Follini
Forse pensa al suo Casini
Barbi, Soro e MIgliavacca
Ma! …Così finisce in cacca

Riunione governo-capigruppo

C’è Bonelli “il bicicletta”
che è munito di paletta
Finocchiaro e Russo Spena
Con lo zaino sulla schiena
Con Di Salvo e Franceschini
Han portato anche i panini
La Palermi ci ha il piccone
Per scavare un bel bucone
Salvi Fabris con Barbato
Un secchiello hanno comprato
E Villetti con Migliore
Hanno il look da esploratore
Tutti pronti ed in assetto
Per cercare il tesoretto
Tutti quanti a domandare
“da che parte devo andare?”
Prodi chiede “chi ha la mappa?”
Ma si vede uno che scappa
E lontano ormai galoppa
E’ Tommaso Padoa Schioppa

Oh Clemente, Clemente

Tu che hai reso dolente
Il nostro Presidente
Non posso farci niente
Se agli occhi della gente
Tu pari un incoscente
Che il dovere non sente
E anzi ora consente
alla destra fremente
di dare il suo fendente
al governo morente
Oh Clemente, Clemente
Che ti è saltato in mente?

Loft

La politica è sul Web
non si fa più nel night club
Il dibattito va on line
altrimenti non è fine
Se non ti sei fatto il blog
resti avvolto nello smog
Chi non digita il lap-top
vecchio è come l’hula- hop
E’ un dovere esser più trendy
dei moderni nuovi dandy
Con l’immagine più soft
E perciò prendiamo un loft

LE POESIE E LA METRICA DI SILVIO SIRCANAultima modifica: 2008-08-02T11:45:30+02:00da Giannipardo
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