Gianni Pardo

LA RAPPRESAGLIA IRANIANA

Orientarsi nella realtà internazionale non è facile, perché assolutamente tutti mentono e nascondono le loro carte. Rimangono solo i fatti. Da un lato l’uccisione di un folto gruppo di militari e dirigenti iraniani ad alto livello, dall’altro il ferimento di una bambina israeliana. Cala la tela.
Israele ha dimostrato di poter colpire puntualmente ed efficacemente dove vuole; l’Iran ha dimostrato di poter organizzare un bel fuoco d’artificio, per una notte, sprecando trecento o più missili, pur sapendo che Israele era capace di abbatterli tutti. E comunque nessuno di loro ha colpito un obiettivo sensibile. Insomma Israele ha fatto male all’Iran, l’Iran ha fatto la mossa con Israele e il mondo. Inoltre l’Iran, subito dopo, si è precipitato a dichiarare conclusa l’operazione, da parte sua, per scansare la risposta israeliana. Una risposta che probabilmente non sarebbe stata meramente dimostrativa come quella iraniana.
Insomma, ripetiamo, l’azione di Israele è stata tremenda, la risposta iraniana è stata costosa in termini di missili, ma simbolica in termini di risultati. Mi chiedo addirittura se il tempo intercorso tra l’azione israeliana e la risposta iraniana – quasi mezzo mese – non sia servita per cercare il modo di non far perdere la faccia a Khamenei, che ha subito parlato di una punizione durissima di Israele – che non si è avuta – e che i militari iraniani non sapevano come realizzare, se non rischiando la distruzione dell’Iran. Alla fine hanno trovato una soluzione di compromesso. «Noi – avranno detto agli israeliani – il giorno tale all’ora tale spareremo tot missili in queste e queste direzioni, voi li abbatterete e, come nella lotta libera americana, nessuno si farà male. Faremo contenti sia il vostro pubblico sia il nostro pubblico. Non andate oltre, per favore». Né Israele ha un serio interesse ad andare oltre, perché gli Stati Uniti non la sosterrebbero. Abbiamo scherzato.

LA RAPPRESAGLIA IRANIANAultima modifica: 2024-04-14T11:32:25+02:00da
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