Gianni Pardo

COMPIANTO SULLA CHIESA E SUL PD

Sia la Chiesa Cattolica sia il Partito Democratico sono in crisi. E la cosa può dispiacere anche agli atei e agli anticomunisti. Se chiudesse la Coca Cola si berrebbe Pepsi Cola, ma se finisse il Cristianesimo con che cosa lo sostituiamo? Esso ha tanto influenzato la nostra mentalità che Benedetto Croce ha potuto scrivere la famosa frase: “Non possiamo non dirci cristiani”. Forse non andiamo più a messa la domenica, ma la nostra civiltà ha assorbito tanto, da quella religione, da essere difficile distinguere ciò che è laico da ciò che è religioso.
Basta fare un parallelo col mondo antico: la Chiesa è stata sempre sessuofobica, l’Impero Romano non ha mai condannato il piacere sessuale. E non si è neppure interessato dell’omosessualità. Questa non piaceva molto (e perciò Cesare fu accusato di avere avuto rapporti omosessuali in gioventù) ma gli omosessuali non sono mai stati perseguitati. Invece la Chiesa per la sodomia ha avvampato di indignazione fino a ieri.
Ma la Chiesa ha esagerato sempre, riguardo al sesso, basti dire che lo ha consentito solo nel matrimonio (remedium concupiscentiae) e soltanto per fini riproduttivi. Lo stesso per la masturbazione, di cui nel mondo romano forse nemmeno si parlava, mentre la Chiesa l’ha addirittura resa innominabile. Per non parlare dei complessi che ci ha fatto avere dichiarandoci tutti peccatori.
Alla nostra religione si potrebbero rimproverare molte cose e dunque sarebbe normale essere contenti vedendo che l’attuale Papa la sta smantellando. Francesco infatti la sta trasformando in una sorta di Buonismo Ufficiale politically correct. Egli insegue ogni indignazione di moda e ogni entusiasmo ingenuo, come quello per l’ecologia intollerante. E tuttavia non si può dimenticare che, se la Chiesa non è morta, è segno che di quelle idee e di quella mentalità si aveva bisogno e si può essere certi che se il Cristianesimo verrà meno, qualcun altro ne raccoglierà il testimone.
Infatti per quasi un secolo molti hanno pensato che come religione il successore del Cristianesimo fosse il Comunismo. E così abbiamo rischiato di cadere dalla padella nella brace. Al Partito Comunista infatti si possono addebitare colpe ben più grandi di quelle attribuite alla Chiesa. La Chiesa ha voluto impossessarsi delle nostre anime e in parte della nostra libertà; il Comunismo ha voluto impossessarsi assolutamente di tutto, fino a rendere gli uomini schiavi.
Il successore della Chiesa è in realtà un altro. Con l’Illuminismo la religione ha ricevuto un colpo mortale dalla ragione e dalla scienza: proprio quest’ultima ha in buona parte colmato il vuoto lasciato dalla Divina Provvidenza. Un tempo, quando gli uomini soffrivano di qualcosa, chiedevano all’Onnipotente di mettervi rimedio; oggi il rimedio lo chiedono alla scienza e quasi si indignano se non lo trova. Ma la scienza non fornisce speranze metafisiche, per esempio la vita oltre la morte. E purtroppo questo vuoto poi è colmato da mitologie insulse come scientology o il sincretismo della “religione” Bahai. Chi sente troppo il bisogno di illudersi troverà comunque il modo di farlo.
Anche per il Comunismo, morto con l’U.r.s.s., ci si può chiedere chi sarà il suo successore. In Italia ha tentato senza successo di esserlo il Pds-Ps-Pd che oggi rischia di morire per carenza di ideologia. Cioè perché non ha capito che, come per la religione, morta la dottrina è rimasta soltanto la mentalità di sinistra: ed esso dovrebbe correre a farsene il leader, prima che lo faccia qualcun altro. E ciò senza temere il M5S. Conte infatti crede di vincere resuscitando i metodi demagogici e i successi del Pci d’antan, ma non ricorda la vicenda di Rifondazione Comunista e di tutti gli altri tentativi di massaggio cardiaco.
Il Comunismo, in quanto teoria salvifica e palingenetica, non ha lasciato eredi. Viceversa il socialismo, che non è rivoluzionario ma essenzialmente migliorativo, non sconfina nel sogno, è ancora vivo ed è parte essenziale della società occidentale. Ecco la via della salvezza. Non siamo più nell’Ottocento. I progressi della classe operaia hanno talmente ridotto i margini di “conquista” che oggi si rischia di uccidere la pecora invece di tosarla. Il Pd dovrebbe avere il coraggio di divenire il leader di questa nuova borghesia. Invece di rimanere ossessionato dal vecchio imperativo comunista, “mai nemici a sinistra”, deve capire che a sinistra c’è soltanto un burrone. Il Partito di Conte non è un pericolo. Infatti, avendo imboccato una via giurassica e senza sbocco, quel movimentino si eliminerà da sé.
Nel mondo sviluppato non c’è più posto per un partito estremista e demagogico. E infatti nei Paesi più democratici, Inghilterra e Stati Uniti, non c’è mai stato un “serio” partito comunista. È lecito essere di sinistra, ma non tanto da allarmare gli elettori. Quando nel Partito Democratico americano prevalgono gli estremisti, il partito perde le elezioni.
Il Pd, dichiarandosi apertamente moderato, dovrebbe lasciare tutta la demagogia al Partito di Conte e puntare sulla propria cultura di governo. È quella la via del futuro.
grifpardo@gmail.com

COMPIANTO SULLA CHIESA E SUL PDultima modifica: 2022-11-22T11:45:27+01:00da
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