Gianni Pardo


UN
TELEGRAMMA A SCALFARI


L’articolone
domenicale di Eugenio Scalfari contiene una sola idea. Nel mondo c’è una grande
crisi, che dipende dal crollo della domanda. Come risolverla? Ecco: “è ormai
maturo il tempo per procedere verso l’eguaglianza delle condizioni di partenza
tra i ceti, le etnie, i generi, gli individui. Condizione che necessariamente
comporta una profonda redistribuzione dei redditi e della ricchezza tra paesi
opulenti, paesi emergenti, paesi poveri”. “Non ci sarà crescita senza
redistribuzione del reddito e della ricchezza”. “Il rilancio della domanda passa
inevitabilmente per il suo finanziamento, finanziamento di massa per rilanciare
la domanda di massa. La necessità della redistribuzione è dunque la condizione
primaria per il rilancio della crescita”.


Qualche
osservazione:


1)   
Chi
dice a Scalfari che, in origine, non ci sia stata “uguaglianza delle condizioni
di partenza”? Fra gli uomini delle caverne c’erano dunque dei Rockefeller che
stavano in panciolle mentre gli altri andavano a caccia?


2)   
Chi
gli dice che, realizzata di nuovo l’uguaglianza delle condizioni di partenza
(cioè una povertà generalizzata) dopo qualche tempo non ci saranno di nuovo
disuguaglianze? Forse che non ce ne sono più in Russia e in Cina, dove per tanto
tempo la povertà è stata programmata dall’alto e
generalizzata?


3)   
Chi
gli dice che ci sia stata una distribuzione della ricchezza (visto che si tratta
di re-distribuzione), per cui un dio ha dato di più all’uno e di meno all’altro?
Non potrebbe essere che questa distribuzione non ci sia mai stata e che alcuni
siano stati capaci di arricchirsi ed altri (fra cui chi scrive)
no?


4)   
Chi
dice a Scalfari che un qualunque Paese europeo sarebbe disposto a dividere il
suo reddito col Burkina Faso, l’Uganda e tutti gli altri paesi dell’Africa, per
essere esattamente al loro livello, in modo da avere le stesse condizioni di
partenza (verso il disastro)?


5)   
Scalfari
parla di “finanziamento di massa”. Ci farebbe anche la cortesia di dirci dove
trova questo denaro? Questo finanziamento sarà pure la condizione primaria per
il rilancio, ma è come se si dicesse che per abolire la povertà basterebbe che
tutti fossero ricchi.


Conclusione:
la fama di Scalfari come giornalista rimane un mistero.


Gianni
Pardo, giannipardo@libero.it


5
aprile 2009

ultima modifica: 2009-04-05T18:22:43+02:00da
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