Gianni Pardo

UN ATROCE DISPREZZO DI SÉ

Abbiamo gli scettici della guerra in Ucraina, anche quando è stato bombardato un teatro pieno di civili e dinanzi al quale era scritta la parola “Bambini,” in caratteri tanto grandi da poter essere visti dagli aeroplani. Abbiamo avuto i no vax e – in un passato ormai lontano – coloro che credevano più ai prelati (che si facevano forti dei loro paramenti, di Aristotele e della Bibbia) che a Copernico e Galileo. Insomma abbiamo sempre avuto – ed avremo sempre – il dubbio se la verità stia da una parte o dall’altra. Ma – stranamente – chi ama il gorgonzola non ha nessun dubbio che sia ottimo da mangiare. Come mai il singolo a questa verità crede, e all’inoffensività del mais ogm no?
La differenza, per quanto riguarda il gorgonzola, è che il contatto con la realtà avviene attraverso una precisa e incontestabile sensazione, mentre per altre verità bisogna avere dati, cultura e intelligenza. E non tutti ne dispongono.
Un tempo, per preferire il sistema tolemaico, molti si affidavano al “principio d’autorità”. Meglio il Cardinale Bellarmino che un qualunque professore di nome Galilei. Nell’epoca moderna non soltanto il principio d’autorità è stato smentito dalla scienza ma la gente non saprebbe neppure come utilizzarlo. Non sanno più chi è colto e chi no. Se in televisione un intellettuale dice che un certo San Bartolomeo, invece di essere un santo, era un criminale, prova ne sia che ancora oggi si parla della “Strage di San Bartolomeo” e un altro sostiene che San Bartolomeo indica soltanto il giorno dell’anno in cui avvenne la strage, come può lo spettatore sapere chi ha ragione?
Basterebbe aprire Wikipedia, dirà qualcuno. Ma quanta gente si alza da tavola per andare a vedere se “paventare” significa “minacciare” o avere paura di qualcosa? Se sia buon italiano dire: “A me impressiona che…”? E chi è il colpevole della Strage di San Bartolomeo?
Frastornata dalla quantità di messaggi contraddittori che riceve, molta gente è indotta ad uno scetticismo radicale, non limitato ai problemi metafisici (Dio esiste?) o insolubili (fra cent’anni l’umanità sarà più felice o più infelice?), ma esteso anche a quei problemi per i quali basta un po’ di cultura o un po’ di buonsenso.
I vaccini non impediscono che si contragga il Covid-19 ma il 99% dei medici afferma che essi limitano di molto le morti per pandemia. Dunque conviene vaccinarsi così come conviene avere un salvavita nell’impianto elettrico. Qualche scossa si prenderà lo stesso, ma non si morrà per elettrocuzione. E tuttavia questo ragionamento non ha convinto milioni di persone, in Italia. Come mai?
Tutto dipende dalla fiducia nel proprio giudizio. L’ignorante non ha stima di sé e si dice: “Certo, messa così, non si capisce perché non dovrei farmi inoculare il vaccino, ma…”. Ma teme lo stesso di essere imbrogliato. E infatti prosegue arrampicandosi sugli specchi. Ipotizza che tutti i medici mentano, perché al soldo di BigPharma. Tutte le statistiche siano false. Tutti i governanti del mondo si siano coalizzati per imbrogliarlo. Insomma – a fronte di una piana evidenza – preferisce le ipotesi più improbabili, accomunate – questo è il punto – da una convinzione di fondo: “Io sono così stupido e così ignorante che mi si può dare a bere qualunque cosa. Qualcuno mi dice che è impossibile che tutti i governanti del mondo vogliano la morte dei loro cittadini? Io rispondo che non sono abbastanza intelligente e colto per sapere se questo sia possibile o impossibile, probabile o improbabile, verosimile o inverosimile. So così poco e sono così poco intelligente che per me tutte le affermazioni valgono nella stessa misura. Se mi dicono che il sole è quadrato, anche se a me era parso tondo, forse mi sbaglio lo stesso. Del resto, non esistono le illusioni ottiche? Dunque, nel dubbio, non mi vaccino. Se dovrò morire, significa che era la volontà di Dio”.
È vano cercare di far comprendere ad alcuni la più piana verità corrente. Sarebbe come voler spiegare a un cieco nato la differenza fra verde e turchese. Si giudicano da loro stessi talmente imbecilli da non poter distinguere il vero dall’assurdo. Dunque non val la pena di discutere con loro. Paradossalmente, se il vostro ragionamento dovesse apparirgli convincente avrebbero la conferma della loro idea di partenza: che loro sono talmente stupidi che qualunque ragionamento li convince. Sicché la loro unica difesa è darvi torto senza avere nessun argomento da opporvi.
Una volta un condomino, che non consideravo un genio, fece una proposta ragionevole, votammo ed io votai a favore. Lui invece votò contro: “Se Pardo vota sì, è segno che gli conviene, ed io non l’ho capito”. Credevo fosse uno stupido eccezionale. Certo era stupido, ma non eccezionale.
giannipardo1@gmail.com

UN ATROCE DISPREZZO DI SÉultima modifica: 2022-04-10T18:02:59+02:00da
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