IL GUAIO DELLA GRANDE GUERRA PATRIOTTICA

Il problema della Russia è il suo bisogno di gloria. Questo la spinge da sempre a mentirsi e – poiché possiamo ingannare il nostro io ma non il nostro subconscio – ad essere frustrata ed amareggiata.
Noi italiani non corriamo questo pericolo. Sappiamo bene che nessuno può fare di noi dei grandi guerrieri. Useremmo volentieri le spade per affettare il salame e ci vergogniamo delle ridicole pose gladiatorie del fascismo. “All’italiana” significa anche per noi inefficiente, raffazzonato, fatto male. Proprio non corriamo il rischio di montarci la testa.
La Russia invece non riesce a piegarsi alla realtà e si racconta un mare di bugie. Vladimir Putin, tempo fa, ha detto che la Russia non ha mai perso una battaglia e nessuno ha battuto ciglio. Come se non esistessero i libri di storia e Tsushima fosse completamente dimenticata. Se qualcuno avesse detto una panzana simile dell’Italia, sarebbe stato sommerso da fischi e risate.
Il mito fondante dell’Italia è la Resistenza, quello della Russia è la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di fatti veri, ma stravolti dalla voglia di leggenda. È vero che Mosca ha vinto la “Grande Guerra Patriottica” ma, se tenesse conto dei particolari che citiamo, si pavoneggerebbe meno. 1 Non è vero che la guerra sia stata contro il nazismo. Stalin si alleò con Hitler per spartirsi in pace la Polonia e mai avrebbe fatto guerra a Hitler se Hitler, violando il Patto Ribbentrop-Molotov, non l’avesse attaccato. Le credenziali anti-naziste della Russia non esistono. I russi furono soltanto costretti a difendersi. Diversamente, Hitler per loro sarebbe rimasto un alleato. 2 All’inizio della guerra i russi pagarono un prezzo esorbitante perché negli Anni Trenta Stalin aveva sterminato gli alti comandi. Tanto che la Russia si trovò senza capi militari e si salvò soltanto per la sua vastità. 3 Nelle terre russe conquistate, i nazisti furono accolti con simpatia perché gli abitanti speravano di essere liberati da Stalin. Furono gli invasori, col loro comportamento, col loro disprezzo degli slavi, con la loro crudeltà, a rendere i russi anti-tedeschi. Se Hitler avesse avuto buon senso e umanità, forse molti russi (e ucraini) si sarebbero alleati coi tedeschi. 4 La guerra, più che patriottica, fu disperata. Hitler aveva sognato di depurare la Russia dei suoi abitanti e annettersi il suo territorio: il famoso Lebensraum, lo spazio vitale. E a questo punti i russi, presi fra l’alternativa fra morire o essere schiavi, combatterono con eroismo la famosa “guerra patriottica”, che dunque fu soprattutto una guerra di sopravvivenza. 5 Ad un certo momento la Russia, per superare le proprie difficoltà, ebbe bisogno dell’aiuto americano (chissà quanti comunisti italiani lo sanno) e ricevette armi ed altro dagli Stati Uniti. I quali alla fine divennero gli incontrastati protagonisti del conflitto e tuttavia mai si è vista in America la straordinaria latria russa per quel successo.
Quella vittoria è costata troppo cara (venticinque milioni di morti, credo di ricordare), e i russi non l’hanno ottenuta da soli ma alleandosi con tutti gli occidentali e tutto il vastissimo Impero Britannico. E tuttavia in Russia (come del resto in Italia) nessuno ricorda i morti australiani, neozelandesi, sudafricani, canadesi e polacchi. Dal 1945 ad oggi i russi si raccontano che hanno vinto la Grande Guerra Patriottica da soli e infatti la Russia è forse la nazione più gloriosa d’Europa; quand’anche contro di essa si coalizzasse il mondo intero essa è invincibile. Un po’ come quelli che credono che la nostra Resistenza ha vinto la guerra contro i tedeschi.
Ed ecco il problema attuale. Dopo ottant’anni di mitica, strabordante potenza militare, dopo avere esibito sulla Piazza Rossa, anno dopo anno, un armamento gigantesco e tanto temibile da fare paura anche a Giulio Cesare buonanima, come spiegare che questo onnipotente Golia non riesca a vincere contro un’Ucraina impreparata alla guerra e attaccata a tradimento? È come uno che ha raccontato a tutti di essere stato campione del mondo dei massimi e che in una rissa le prende dal primo venuto.
Per Putin la guerra non è il problema principale: il rischio è che essa faccia sgonfiare il mito fondante della nazione. I russi hanno sempre creduto di avere un esercito irresistibile ed oggi si accorgono che perfino l’Ucraina gli può tenere testa. Quest’ultimo anno rappresenta un tristissimo risveglio. Un amaro ritorno alla realtà. Un ridimensionamento da cui i russi più riflessivi forse non si risolleveranno più. Chissà quanti, vedendo sfilare le truppe sulla Piazza Rossa, si chiederanno se quello russo sia un esercito da parata o un esercito vero.
Ma diamo tempo al tempo. In futuro forse si stravolgerà la storia fino a farle dire che quella russa in Ucraina è stata una marcia trionfale. Non perché sia vero ma perché i russi hanno bisogno di crederlo. Come gli italiani credono – o fanno finta di credere – tutte le panzane intorno alla Resistenza. Dimenticando che all’Italia gli Alleati hanno imposto un’ignominiosa resa senza condizioni.
I nostri eterni comunisti hanno come patria mentale la Russia. Si attribuiscono una vittoria che non hanno conseguita, una gloria puramente inventata, e la nascita di una democrazia che, se le cose fossero andate come loro desideravano, non avremmo nemmeno avuto. Russi ad honorem.

IL GUAIO DELLA GRANDE GUERRA PATRIOTTICAultima modifica: 2023-05-10T08:24:14+02:00da gianni.pardo
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6 pensieri su “IL GUAIO DELLA GRANDE GUERRA PATRIOTTICA

  1. Non soltanto ciò che lei dice è vero, ma la “Guerra d’Inverno” ebbe un’influenza sulla Seconda Guerra Mondiale, nel senso che Hitler sottovalutò l’Unione Sovietica, dopo la sua “performance” contro la Finlandia. E l’attaccò troppo disinvoltamente, dopo che la campagna di Grecia (per rimediare alla smarronata di Mussolini) aveva ritardato l’Operazione Barbarossa, facendo passare il momento giusto, Tanto che ad un certo momenti i tedeschi si son trovati a combattere con l’equipaggiamento estivo quando cominciò a far freddo. I soldati tedeschi sono arrivati a spogliare i morti russi, in particolare dei loro stivali, pur di difendersi meglio.

  2. La cosa migliore è ignorare certi commenti: già definirli “contestazioni” è riconoscergli una dignità che non hanno.
    Riguardo alle pessime performance militari russe, non bisogna dimenticare l’invasione della Finlandia nel 1939 (ennesima guerra d’aggressione): alla fine la Finlandia cedette, ma solo dopo aver rifilato tante di quelle mazzate all’Armata Rossa, nettamente superiore per uomini e per mezzi, da demolirne il prestigio e la credibilità.
    Questo ai fini dell’articolo in sé, non per i “contestatori” che nemmeno avranno mai sentito nominare la guerra d’inverno.

  3. Vediamo se esistono nell’articolo affermazioni valide dal punto di vista fattuale. “Vladimir Putin, tempo fa, ha detto che la Russia non ha mai perso una battaglia e nessuno ha battuto ciglio. Come se non esistessero i libri di storia e Tsushima fosse completamente dimenticata”. Vero o non vero? Il lettore contestatore dimostri che a Tsushima hanno vinto i russi e che Putin ha detto un’innegabile verità.
    “Non è vero che la guerra sia stata contro il nazismo. Stalin si alleò con Hitler”. Dimostri il lettore – se può – che andò così. Stalin “mai avrebbe fatto guerra a Hitler se Hitler, violando il Patto Ribbentrop-Molotov, non l’avesse attaccato”. Ma dal momento che questa potrebbe sembrare un’opinione, dimostri il lettore che Stalin attaccò Hitler prima di quando Hitler attaccò Stalin. Pardo scrive giustamente: “I russi furono soltanto costretti a difendersi. Diversamente, Hitler per loro sarebbe rimasto un alleato”.
    Altre affermazioni: “Negli Anni Trenta Stalin aveva sterminato gli alti comandi militari”; “I nazisti furono accolti con simpatia perché gli abitanti speravano di essere liberati da Stalin”; “Quella vittoria … i russi non l’hanno ottenuta da soli ma alleandosi con gli occidentali e tutto il vastissimo Impero Britannico”. “I russi hanno sempre creduto di avere un esercito irresistibile ed oggi si accorgono che perfino l’Ucraina gli può tenere testa”. “All’Italia gli Alleati hanno imposto un’ignominiosa resa senza condizioni”. Sono vere o false, tutte queste affermazioni?
    Sono stanco delle contestazioni apodittiche e arroganti.

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