MELONI E IL SUO VESTIARIO

Forse ve ne siete già accorti, ma attualmente abbiamo un Presidente del Consiglio che si chiama Giorgia Meloni. È una cristiana e una madre. L’ha detto lei. Del resto ha anche precisato che è una donna. Ché poi difficilmente avrebbe potuto essere contemporaneamente uomo e madre. Ma questi sono affari suoi.
Stabilito con certezza che si tratta di una donna, e sapendo che questa metà del cielo è molto attenta al proprio aspetto, molti si sono stupiti che la signora, pur essendo carina e colorata (occhi blu, capelli biondi) curi ben poco il proprio vestiario. Spesso si copre (non si può dire “si veste”) con orrendi poncho, panni che sembrano caduti addosso a lei per sbaglio, vestimenti che non la fanno sembrare né più alta né più snella. Perché la piccoletta è anche sovrappeso. Di poco, forse, ma chiaramente. Per fortuna il suo viso non è quello di una donna sovrappeso. Comunque una cosa è certa: per i suoi ministri e i suoi soci della maggioranza l’opposizione si è lanciata nelle critiche più feroci, appigliandosi anche a pretesti risibili, mentre nel suo caso, mancando perfino i pretesti risibili, in parecchi hanno cominciato a dire. “Sì, certo, ma non potrebbe vestirsi meglio?”
A questa domanda si può rispondere facilmente: “Hai mai badato a come si vestono gli uomini? E allora perché ti occupi del suo vestiario? Un Presidente del Consiglio è buono o cattivo secondo come governa, non secondo come si veste. Se no bisognerebbe dire che Giuseppe Conte è stato un eccellente Presidente del Consiglio. Ed io prima di dirlo mi taglierei la lingua”.
Più difficile è invece trovare una risposta a coloro che hanno detto che dovrebbe vestirsi meglio (e magari dimagrire, aggiungo io, perfidamente) non per apparire meglio lei, ma in quanto rappresentante di un Paese, come l’Italia, che ha l’interesse di confermare la sua fama di patria dell’eleganza. Per quanto riguarda la moda femminile, in particolare, al massimo livello, insieme alla Francia. Dunque lei personalmente finisce con l’essere una vetrina dell’Italia e i vetrinisti amerebbero avere di meglio.
Su questo la Meloni potrebbe almeno farci un pensierino. Sapete quando le madri dicono ai bambini piccoli: “Suvvia, mangialo, fallo per me, se mi vuoi bene”? Nello stesso modo gli italiani potrebbero dire a Meloni: “Suvvia, per l’amor di Dio, regali ai poveri il suo vestiario, a costo di caricare la spesa dei nuovi vestiti sul Ministero della Difesa (del nostro buon gusto)”.

Dino Panigra