LA WW3 È GIA’ COMINCIATA?

Da più parti si sente dire che la Terza Guerra Mondiale (WW3), fra Occidente e Russia è già cominciata. E come spesso accade nel mondo del giornalismo, la notizia è insieme vera e falsa, sottovalutata ed esagerata.
Da un punto di vista tecnico, la risposta è “no, non è ancora cominciata”. Perché la guerra in corso non riguarda il mondo: riguarda soltanto la Russia e l’Ucraina. Tuttavia da un altro punto di vista – e cioè per quanto riguarda gli equilibri dell’intero globo – la risposta diviene “certamente sì”. Anche se in misura molto varia, per gli stessi protagonisti. Per la Russia essa costituisce senza dubbio la Terza Guerra Mondiale perché Putin voleva riconquistare il suo potere imperiale e, se non ci riuscisse, vedrebbe il suo Paese ridimensionato a media potenza regionale. Né lo riscatterebbe il possesso dell’arsenale atomico: quelle armi le ha anche il Pakistan che non ha sogni imperiali.
Ma a noi interessa la nostra sorte. Per l’Occidente è in corso la WW3? No se la vince, sì se la perde. Non è un paradosso. Infatti se vinciamo non guadagniamo niente di nuovo e tutto ritorna come era prima del febbraio 2022. Se invece l’Occidente perde la guerra, Putin si vedrà confermato nella sua idea della Grande Russia Imperiale, destinata a dominare su tutti i popoli slavi vicini e su buona parte dei confinanti.
Le mire espansionistiche ed aggressive della Russia sono evidenti. Per giunta aumenterebbero e diverrebbero tremendamente pericolose in caso di esito positivo. Se Putin, soprattutto dopo aver rischiato di perdere con la “sola” Ucraina, avesse infine modo di proclamarsi vincitore, sosterrebbe di “avere vinto sull’intero Occidente”. E nessuno potrebbe più fermarlo. Penserebbe: “Se da impreparato m’è andata bene, ora mi preparo e tutti vedranno di che cosa è capace la mia Grande Patria Russa”.
Il cambiamento di stato d’animo dell’intera Europa sarebbe tutt’altro che privo di importanza. I barbari del V Secolo non erano molto più temibili di quelli di un secolo o due prima; quelli che erano cambiati erano i romani, divenuti irriconoscibili e ormai degni – come nella pièce di Friedrich Dürrenmatt, “Romolo il Grande” – di divenire sudditi dei barbari. Nel nostro caso: un mondo che non fosse riuscito a difendere l’Ucraina sarebbe poi capace di difendere la Polonia? E soprattutto gli Stati Baltici, confinanti con la Federazione Russa e da questa sentiti come territori ineluttabilmente assegnati alla Russia da un destino inevitabile? L’ovvia risposta è “no”.
E tuttavia forse non è il caso di essere così netti. L’Occidente europeo è forse “cotto” ma gli Stati Uniti, pur avendo la cattiva abitudine di svegliarsi tardi alla realtà, sono capaci di reagire anche fuori tempo massimo. Lo dimostrò la guerra di Corea. La Corea del Nord aveva invaso quella del Sud pressoché interamente: era rimasto in mano al governo democratico soltanto la città di Pusan, nel sud-est della penisola. E tuttavia, ripartendo da quel fazzoletto di terra, gli Stati Uniti riconquistarono tutto il terreno perduto e rinunziarono a conquistare anche la Corea del Nord soltanto per evitare lo scontro con la Cina.
In altri termini ancora oggi tutto dipende da quanto gli Stati Uniti reputino vitale il contenimento della Russia. Se lo reputassero essenziale, quand’anche i russi sei apprestassero ad usare l’arma atomica, risponderebbero con la stessa moneta. E quand’anche stessero già assediando Leopoli, gli americani vincerebbero, se decidessero di intervenire. Soprattutto tenendo conto dello sforzo già fatto fino ad oggi da Mosca. Sforzo che ha già esaurito buona parte delle sue energie e delle sue risorse.
Purtroppo bisogna ancora rispondere a una strana domanda: ammesso che la Terza Guerra Mondiale sia in corso, chi se ne rende conto? Certo i più ragionevoli fra i governanti ma non se ne rendono conto i popoli. Fanno eccezione, in questo campo, soltanto i Paesi Baltici, che si sentono ribollire la terra sotto i piedi; la Polonia, che sa di giocarsi la vita e la libertà più o meno come l’Ucraina stessa ; e infine l’Inghilterra che non ha dimenticato le conseguenze dello “Spirito di Monaco”. Stavolta Londra per svegliarsi non attende più che il nemico abbia occupato la Francia. Purtroppo il resto degli europei soggiace all’illusione che “è giusto aiutare un Paese aggredito”, “è giusto aiutare un popolo bisognoso”, “è necessario aiutare quella nazione almeno a difendersi”, cioè continua scioccamente a credere che la guerra riguardi soltanto la Russia e l’Ucraina. E questo è un rischio mortale.
Molti credono che Zelensky continui a ripetere che in Ucraina si combatte la guerra tra la libertà occidentale e l’oppressione russa perché cerca di ottenere vantaggi per il suo Paese. Senza chiedersi semplicemente: “D’accordo, fa i suoi interessi. Ma tuttavia, dice la verità?”
Speriamo che un giorno l’Occidente non debba dire, al passato: “Sì, diceva la verità”.
giannipardo.myblog.it

LA WW3 È GIA’ COMINCIATA?ultima modifica: 2023-02-21T09:30:35+01:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “LA WW3 È GIA’ COMINCIATA?

  1. “Purtroppo il resto degli europei soggiace all’illusione che “è giusto aiutare un Paese aggredito”, “è giusto aiutare un popolo bisognoso”, “è necessario aiutare quella nazione almeno a difendersi””: verissimo. Solo che per una parte considerevole degli europei italiani quel paese aggredito è la Russia, il popolo bisognoso è quello russo e la nazione che deve essere aiutata a difendersi è quella russa.

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