L’ORA È SEMPRE LEGALE, SALVO A CATANIA

Immaginate di chiedere ad un signore come si chiama, e scoprire che non lo sa. Poi gli chiedete in che città si trova o qual è la marca dell’automobile in cui è seduto, e non sa neanche questo. Penserete che è un povero malato di mente. E tuttavia la maggior parte della gente è nella stessa condizione per quanto riguarda l’ora. Tutti guardano l’orologio molte volte al giorno ma non hanno idea di come funzioni tutta la faccenda.
La prima cosa da dire è che, salvo qualche scienziato in un osservatorio astronomico, l’ora vera non la sa nessuno. L’ora dipende dal moto apparente del sole e si considera mezzogiorno il momento in cui il sole è nel punto più alto della sua parabola. Ma questo momento è diverso anche se ci spostiamo di un solo chilometro verso est o verso ovest. Infatti, se ci spostiamo verso est, il mezzogiorno arriverà prima; se ci spostiamo verso ovest arriverà dopo. Per questo, fino a tutto il Settecento e oltre, ogni città aveva la sua ora, spesso comunicata ai cittadini (ovviamente sprovvisti di orologio) da un bel colpo di cannone a mezzogiorno. E questo colpo di cannone era sparato a Bologna prima che a Modena e a Modena prima che a Reggio. Perché alla gente interessava l’ora della propria città.
Qualcuno penserà: almeno quella era l’ora naturale. Purtroppo no, nemmeno questo è vero. Perché si considerava che fosse mezzogiorno anche in un quartiere a un chilometro ad est o ad ovest del cannone. La cosa comunque funzionava e, almeno in città, ci si intendeva. A questo serviva il colpo di cannone e dei secondi non importava nulla a nessuno. L’ora del cannone aveva valore legale in tutta la città. Ecco in che senso l’ora è sempre “legale”, non astronomica.
Tutto questo è durato per secoli, finché non sono nate le ferrovie. Per stabilire orari di partenza, di arrivo, di coincidenza e via dicendo, era necessario che l’ora fosse unica ed uguale dappertutto. Ed è proprio questo che ha portato all’ora legale nazionale. Sappiamo benissimo che il sole sorge molto prima a Brindisi che a Torino, ma se vogliamo intenderci dobbiamo accettare che sia mezzogiorno a Brindisi quando magari sono le 12,10 e sia mezzogiorno a Torino anche se di fatto sono, per dire, le 11,50. E così, per quanto riguarda l’Europa centrale, si è stabilito che fosse mezzogiorno per tutti nel momento in cui era mezzogiorno a Catania. Non sto scherzando. La convenzione parla del 15° meridiano est, detto meridiano dell’Etna perché passa per il cratere dell’Etna, e dunque per Catania. Catania è forse l’unica città d’Italia in cui (prescindendo dai quartieri ad est e ad ovest) l’ora legale e l’ora solare coincidono. Non è vero che a Catania neanche l’ora era legale perché la stabiliva la mafia, come avevate pensato: il fatto è che nella città di S.Agata quando l’orologio segna mezzogiorno, è veramente mezzogiorno.
E il resto d’Europa? Qui cominciano i guai. Infatti in tutti i Paesi ad est del 15° meridiano (finché non subentra il successivo fuso orario), e dunque anche in Polonia, l’orologio segna mezzogiorno anche quando mezzogiorno è passato da tempo. Mentre a Madrid, quando l’orologio indica mezzogiorno, col sole sono sì e no le undici meno un quarto. La Spagna sopporta questo inconveniente per facilitare i rapporti con l’Europa, ma per il Portogallo la cosa è risultata eccessiva. E ciò ha fatto sì che soltanto il Portogallo, insieme con la Gran Bretagna e l’Irlanda, abbia un fuso orario diverso da quello dell’Europa Centrale. Quando da noi è mezzogiorno, da loro sono le undici. E siccome sono loro che danno l’ora del mondo, quando da noi è mezzogiorno, per il mondo sono le 11 GMT, dove GMT significa Greenich Mean Time, tempo medio di Greenich. Per convenzione, ovviamente.
E quella che tutti noi chiamiamo ora legale? Semplice: l’ora legale non esiste, o almeno si tratta sempre di ora legale. Ora legale è un’espressione inutile come uovo ovale o gatto felino. Quella che noi chiamiamo erroneamente ora legale è semplicemente l’ora estiva.
Immagino che da ora guarderete con diffidenza il vostro orologio. Avete ragione. Mentre lui vi dice che sono le nove e trentadue, in realtà chissà che ora è.
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L’ORA È SEMPRE LEGALE, SALVO A CATANIAultima modifica: 2022-11-03T10:01:19+01:00da gianni.pardo
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