A CHE PUNTO SIA CREDIBILE LA MINACCIA NUCLEARE RUSSA

Secondo molti osservatori, la mossa dei referendum nel Donbass e altrove ha per la Russia questo significato: la Russia annette delle regioni ucraine (e non importa se la cosa sia o no riconosciuta dalla comunità internazionale oppure giuridicamente resti soltanto un inqualificabile monstrum) e considera dunque qualunque attacco a quei territori un attacco contro la Russia. Attacco cui la Russia si sente autorizzata (da sé stessa) a rispondere con l’arma nucleare. Domanda: in che misura è plausibile questa minaccia?
La prima considerazione da fare è che in tanto si ha bisogno della minaccia, in quanto non si sia capaci di conseguire l’obiettivo senza quella minaccia. In altri termini, se l’esercito russo fosse abbastanza forte per tenersi i territori fino ad oggi occupati, di quella minaccia non avrebbe bisogno. E se invece ne ha bisogno, è segno che si sente incapace di resistere con le armi convenzionali.
Purtroppo per essa, in tanto la minaccia sarebbe efficace in quanto, spostandola sul piano nucleare, almeno in questo altro campo la Russia fosse più forte. Ma non lo è: infatti in questo caso non si troverebbe a fronteggiare solo l’Ucraina (alla cui integrità territoriale la Russia stessa si è impegnata con un trattato del 1994) ma anche le altre potenze che, insieme con la Russia, sempre nel 1994, si sono impegnate a garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina. In altri termini, giunti sull’orlo del disastro, quando la Russia dicesse: “O vi fermate o uso l’arma atomica”, il rischio è che – più o meno come a Cuba, ai tempi di J.F.Kennedy – si senta rispondere: “E tu usala, e vedrai che ti rispondiamo con la stessa moneta”. E nello scontro la Russia non potrebbe affatto essere sicura di prevalere, se è vero che la certezza di danni immensi a tutti (“equilibrio del terrore”, MAD, Mutual Assured Destruction”) ha mantenuto la pace per molti decenni, durante la Guerra Fredda. Senza dire che i venti prevalenti sono da ovest, e il fall out delle sue bombe ricadrebbe innanzi tutto sulla Russia meridionale.
Tutto il problema nucleare si riassume in questo dubbio: nel momento in cui la Russia si sentisse costretta ad abbandonare i territori occupati in Ucraina e sventolasse l’arma nucleare, gli Stati Uniti (e forse la Gran Bretagna) sarebbero pronti a rispondere pane per focaccia? Insomma, sia in materia di armamenti convenzionali, sia in materia di armamenti nucleari, è molto probabile che l’Occidente sia più forte. Dunque il problema non è quello degli argomenti, ma quello della risolutezza. Se A ha soltanto un temperino, e B un revolver, ma A il suo temperino è pronto ad usarlo, mentre B mai userebbe la sua pistola, il più forte è A.
Il problema è dunque la strategia globale dell’Occidente. Se l’Occidente cedesse al ricatto russo, non avrebbe soltanto svenduto l’Ucraina, ma avrebbe inviato alla Russia questo segnale: “In ogni futura controversia, se in fin dei conti minaccerai l’uso dell’arma nucleare, ci piegheremo ai tuoi voleri”. E quale grande potenza potrebbe sottoscrivere un simile atto di sottomissione? Fra l’altro perché il fallimento dello “Spirito di Monaco” di tanti anni fa insegna che, se si fanno concessioni a un dittatore violento, quello non si accontenterà ma ne ricaverà la certezza dell’impunità per le sue imprese future. Se oggi gli Stati Uniti cedono per il Donbass domani la Russia potrebbe dirgli: “Restituiteci l’Alaska, che vi è stata svenduta da uno zar che non rappresentava né la Russia né il popolo russo, altrimenti bombardiamo con l’atomica San Francisco e Los Angeles”. E in questo caso che farebbe, Washington?
Ecco perché si citava “Lo Spirito di Monaco”. Con i violenti bisogna cercare di evitare la zuffa, ma nel contempo tracciare una linea rossa e dire chiaramente che, oltrepassata quella, si accetta la guerra, inclusa la guerra totale. E a quel punto, come si dice nello sport, “Vinca il migliore”. Ammettendo che sia ancora vivo.
giannipardo1@gmail.com

A CHE PUNTO SIA CREDIBILE LA MINACCIA NUCLEARE RUSSAultima modifica: 2022-09-22T13:46:52+02:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “A CHE PUNTO SIA CREDIBILE LA MINACCIA NUCLEARE RUSSA

  1. Capisco che abitare a 30 km da Sigonella è una bella garanzia di sicurezza …
    ma anche noi qui al Nord siamo sicuri, grazie a Ghedi e ad Aviano!
    ma i più sicuri sono i toscani, con Camp Derby, il più grande arsenale del mondo (fuori dagli USA).
    Dormiamo sonni tranquilli, noi italiani, fedeli servitori degli USA, siamo in una botte di ferro, sicuri come dentro un tank sotto tiro di un javelin (o di un LAW o anche di un Panzerfaust). Tranquilli, andrà tutto bene

  2. Non è necessario siano gli Usa e la Gran Bretagna a rispondere direttamente al ricatto nucleare russo. E’ sufficiente dicano forte e chiaro che metteranno gli ucraini nella condizione di replicare ad un attacco nucleare con analogo armamento.
    E questo al fine di ristabilire una condizione di par condicio tra le parti.

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