LA DOTTRINA NUCLEARE RUSSA

In materia di uso delle armi nucleari la Russia ragiona come il Lupo nella favola di Fedro. Col memorandum di Budapest del dicembre 1994 l’Ucraina, aderendo al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, ha consegnato alla Russia le 1.900 testate nucleari che aveva ereditato dall’Unione Sovietica. In cambio essa ha ottenuto da Russia, Stati Uniti , Regno Unito, Cina e Francia assicurazioni “per la sua sicurezza, indipendenza e integrità territoriale”. La Russia non ha tenuto fede al suo impegno.
Nel 2014 si è annessa la Crimea, violando l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. E l’Occidente ha reagito con blande sanzioni. Nel 2022 la Russia sta tentando di annettersi l’intera Ucraina o, almeno, una buona parte di essa, e l’Occidente (salvo il Regno Unito e soprattutto gli Stati Uniti) emettono minacciosi belati. Non v’è dubbio che, con questi comportamenti, Mosca ha platealmente violato la parola data, in barba ai solenni patti sottoscritti: ma questo non la disturba minimamente. Del resto non disturba nemmeno molti Stati terzi perché, quando in famiglia si ha un bullo, si dice: “Si sa, il ragazzo è vivace”. Insomma si perdona al cattivo ciò che non si perdonerebbe al buono. E poi – anche questo si sa – l’Ucraina ha il torto di essere molto più debole della Russia e chi pecora si fa, il lupo la mangia. Russia, Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Francia non possono salire sul pulpito della moralità: la Russia per quello che ha fatto, gli altri per quello che hanno permesso.
In questi giorni il Presidente degli Stati Uniti Joseph Biden ha ammonito la Russia a non pensare di usare armi nucleari nel conflitto, perché le conseguenze potrebbero essere gravi. E la Russia ha risposto invitando a ridare un’occhiata alla propria dottrina in materia. Infatti Mosca dichiara che ipotizzerà l’uso delle armi nucleari tattiche solo in caso di un’aggressione che metta a rischio “l’esistenza” o “la sovranità e l’integrità territoriale” della Federazione russa.
Esaminiamo con cura lo schema: se qualcuno attenta all’integrità territoriale russa, la Russia reagisce con l’arma atomica. Se la Russia attenta all’integrità territoriale di un altro Paese, non deve succedere niente. Gli altri anzi non dovrebbero nemmeno aiutare la vittima a difendersi. Prova ne sia che Mosca minaccia tutti un giorno sì e l’altro pure.
Questo è veramente uno strano modo di ragionare. La Russia reagirebbe con l’arma atomica, perché ce l’ha; e allora perché un altro Paese non dovrebbe reagire con la stessa arma, se ce l’ha? La verità è che non si tratta di una questione di diritto, ma di avere o non avere la bomba. E l’Ucraina, rinunciandoci, ha rinunciato all’unico argomento valido in questa discussione.
Questa vicenda dovrebbe essere utile soprattutto alle anime belle: esse avrebbero finalmente l’occasione di capire che, in diritto internazionale, i patti non valgono nulla. E non quando si tratta di Paesi di seconda categoria e spergiuri quali sono la Russia e tanti altri, ma anche gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Cina e la Francia. Ecco perché è stato ripetutamente detto che i trattati internazionali sono scraps of paper, chiffons de papier, insomma pezzi di carta. Se ne fidano soltanto gli allocchi.
Ma dimentichiamo per il momento le armi atomiche. La Russia non soltanto ha aggredito l’Ucraina, ma ha bombardato città lontane dal fronte, come Odessa e Leopoli, e pretende che l’Ucraina non bombardi il territorio russo, diversamente essa si sentirebbe autorizzata ad usare le armi atomiche. Ma soprattutto, se escludiamo le armi nucleari, perché mai la Russia dovrebbe rimanere tranquilla nei suoi confini, mentre l’Ucraina non deve rimanere tranquilla nei suoi confini? Questo è proprio “ragionare” come il Lupo di Fedro. O come quel tale “Marchese del Grillo”, impersonato da Alberto Sordi.
Per difendere la Russia bisogna essere capaci di chiudere gli occhi, anche se molti lo fanno senza sforzo, dal momento che già da prima li tenevano chiusi. Mosca viola il suo patto del 1994 per ben due volte, la seconda volta tentando un’invasione dell’intero territorio ucraino (a cominciare dalla capitale); minaccia di usare le armi nucleari se la toccano (magari con quelle stesse armi che l’Ucraina le ha ingenuamente consegnato); bombarda a morte tutte le città ucraine in cui possono giungere i suoi missili, e pretende che l’Ucraina non faccia altrettanto? Altrimenti – parte offesa! – è legittimata a distruggerla con l’arma atomica? Al Capone non avrebbe ragionato meglio.
Il principio al quale si è tentati d’arrivare è: “Non vi fidate mai della Russia”. Ma non è quello giusto. Quello giusto è: “Non vi fidate mai di nessuno, neanche dello Stato della Città del Vaticano”. Del resto il Papa, quando era titolare dello Stato della Chiesa, non è che abbia lasciato un buon ricordo. Basti pensare che le regioni dell’ex Stato della Chiesa sono fra le più “rosse” e anticlericali d’Italia.
Per come si comporta, la Russia è un soggetto asociale. Se si avesse la possibilità di metterla in condizione di non nuocere, non sarebbe tanto un’opportunità politica e militare, quanto una forma di igiene del mondo.
giannipardo1@gmail.com

LA DOTTRINA NUCLEARE RUSSAultima modifica: 2022-09-19T12:02:11+02:00da gianni.pardo
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