LA REGINA ELISABETTA II

Elisabetta II è stata veramente una grande regina e merita il rispetto, la gratitudine e l’affetto del suo popolo. Ora i giornali, le televisioni e la gente comune, per giorni e giorni e giorni non parleranno d’altro, ma dobbiamo essere giusti: non dobbiamo avercela con lei. La colpa non è sua. Probabilmente, se avesse potuto fare a modo suo, si sarebbe limitata a inviare uno scarno comunicato ufficiale, annunciando il suo decesso e la data dell’incoronazione del nuovo re. In realtà il programma delle esequie è scritto da secoli, e non prevede né invenzioni né innovazioni. Dunque lei, coscienziosamente, si sarebbe assoggettata a tutte le parate, a tutte le parole inutili, a tutte le cerimonie che la tradizione impone in questi casi. Infatti aveva una cognizione molto precisa di che cos’è una monarchia come quella inglese.
Etimologicamente monarchia significa “governo di un solo”, e dunque dittatura. Ma le dittature si rendono spesso odiose, e dunque non durano. Se invece durano, e divengono ereditarie, il potere si stempera e si condivide, allo scopo di evitare un eccesso di responsabilità e, all’occasione, di impopolarità. La monarchia diviene “costituzionale” e il re finisce con l’avere un ruolo fondamentalmente cerimoniale. Al massimo esercita i poteri di un benevolo Presidente della Repubblica, perfino inferiori a quelli del nostro Sergio Mattarella. In questo campo, il re inglese è un modello. Non ha nessun potere e nessuna responsabilità: si limita a rappresentare il Paese e la sua unità, e a salutare con la mano la folla che lo acclama. L’esempio di Carlo I, che voleva realmente governare in quanto sovrano “per diritto divino” (e che finì decapitato nel gennaio del 1649) non è stato certo dimenticato.
Sulla base di questi principi possiamo distinguere un buon re da un cattivo re e capire perché Elisabetta II sarà ammirata nei secoli. Questa ragazza, non appena arrivò all’età della ragione, e comprese che un giorno sarebbe divenuta regina, si comportò in modo irreprensibile. Sua sorella poteva anche dare ai giornali l’occasione di scrivere dei pettegolezzi, lei invece fu sin dal primo momento devota al suo destino. Certo non immaginava di divenire regina così giovane, ma la corona non la trovò impreparata. Era come se fosse stata sempre regina. E regina, soltanto regina, è stata per gli innumerevoli decenni di regno. Non soltanto non ha mai dato scandalo, e neppure occasione di pettegolezzi, ma ha per così dire rinunciato alla sua umanità in favore della sua regalità. È sempre stata cosciente sia del fatto che la monarchia inglese è soprattutto una facciata, sia del fatto che questa facciata sarebbe durata finché non fosse stata intaccata da un sovrano scervellato.
Ecco in che senso ho sempre giudicato molto severamente Diana Spencer, la prima moglie dell’attuale re. Diana ha sempre rivendicato il suo diritto di essere donna, di divertirsi, di vivere, insomma, anche divorziando, anche facendo la delizia dei paparazzi e dando argomenti ai rotocalchi più stupidi del Continente. Non ha mai capito che con ciò stesso rinunziava alla sua regalità. Non ha mai capito che i vantaggi di cui godeva, e avrebbe goduto, se fosse divenuta regina, avevano come contropartita una sorta di inumano anonimato, una sorta di clausura, una sorta di rinuncia al proprio io. Se lei fosse divenuta regina, forse non lo sarebbe stata a lungo, forse il Regno Unito sarebbe divenuto una Repubblica. Un rischio che non c’è mai stato con Elisabetta.
Elisabetta è stata la sacerdotessa del suo compito. Del suo dovere di simboleggiare al meglio la nazione, con un impeccabile esempio di buona educazione, di discrezione, di decenza, e soprattutto di devozione alla corona. Fino ad essere letteralmente adorata dai suoi sudditi. Ha perfettamente svolto il suo ruolo, senza mai una debolezza, per innumerevoli anni. Per questo, oggi che la sua recita è finita, merita un interminabile applauso.
Anche se, a me che non sacrificherei mai un essere umano a una funzione, ha spesso fatto pena ed ho sempre vivamente sperato che qualcuno, intorno a lei, le volesse veramente e privatamente bene.
giannipardo1@gmail.com

LA REGINA ELISABETTA IIultima modifica: 2022-09-09T12:28:59+02:00da gianni.pardo
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2 pensieri su “LA REGINA ELISABETTA II

  1. Un regno come quello di Elisabetta II dimostra che una Monarchia (costituzionale & parlamentare) NON e’ affatto necessariamente peggiore di una Repubblica (più o meno democratica che sia): come al solito, molto (se non tutto) dipende dai contenuti… Saluti

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