Zelensky: “Oltre 200.000 bimbi deportati in Russia”. Se riuscirannno a riaverli indietro dovranno sottoporli a una seria “denazificazione”.
Zelensky:; “Mosca occupa il 20% del nostro territorio”. Ma pare Lavrov abbia detto: “Falso, è Kiev che occupa l’80% del nostro territorio”.
Mattarella: “L’aggressione russa mina la coesistenza pacifica”. Falso, signor Presidente. Non “mina” (che significa “minaccia”) ma “ha già distrutto”.
Maurizio Landini: “Tassiamo le rendite finanziare per aumentare le buste paga”. Ecco, finalmente una novità.
Putin: “Nuove armi Usa in Ucraina? Le schiacciamo come noci”. Come disse il barone di Münchhausen. Comunque se ne deduce che non ha da preoccuparsene.
Papa. Ucraina: “Vorrei andare ma aspetto il momento opportuno”. La parata della vittoria, chiunque abbia vinto?
Conte: “Draghi sia protagonista in Europa: non per proporre la pace, ma per imporla”. Facendo gli occhiacci.
Ansa. “Due sorelle a loro insaputa si riabbracciano dopo settant’anni”. Ed io non vorrei che, a mia insaputa, mi trovassi abbracciato con Messina Denaro.
Conte: “Abbiamo dimostrato che l’Italia ha le carte in regola per guidare e indirizzare l’Europa”. Le carte sì. Il potere?
Putin: “In raid a Kiev distrutti blindati forniti da Europa”. Smentita di Kiev. Ma soprattutto, quei blindati che ci facevano a Kiev? La guerra non è nel Donbass?