LA MANO INVISIBILE DEL COVID

Le opinioni, anche diverse dalle mie, sono sempre gradite. L’unico dovere imposto, come si sa, è il divieto del turpiloquio e dell’insulto. Soprattutto rivolto agli altri partecipanti al dibattito. Insomma, è lecito dichiararsi assolutamente convinti della rotondità della Terra, ma ciò non autorizza a dare del cretino a un terrapiattista. Ed è tutto dire, perché in questo caso trattenersi richiede una certa dose di eroismo.
Né è lecito insultare il prossimo con affermazioni offensive, del tipo: “Lei dice questo perché è al soldo delle multinazionali”, “In questo si vede che la sua competenza storica è esattamente uguale a zero”, “Lei sarà pure laureato, ma è chiaro che all’università non ha imparato niente”.
Non cerchiamo di convertire il prossimo. E non cerchiamo neanche di insegnargli quello che non sa. Le discussioni, ha detto qualcuno, “servono a rimanere ciascuno della propria opinione”, e non è con la durezza di linguaggio che gliela faremo cambiare. Se – come nel caso della signora Zilli – mi sono dilungato sul referendum della Crimea non è stato per informare lei, o farle cambiare opinione, ma per esprimere un concetto che era fondamentale per capire l’articolo. Un concetto che – fidando a torto nella cultura del prossimo – avevo indebitamente tralasciato.
Nello stesso modo, mentre mi accingo a parlare del Covid-19, ricordo a tutti che nessuno è obbligato a leggere l’articolo, nessuno ha la verità rivelata, e nessuno entra in questo forum per prendere lezioni. Si può esporre distesamente come la si pensa, e al massimo dire, al terrapiattista, “Invidio l’ampiezza dei suoi panorami, mentre il mio orizzonte è soltanto di qualche decina di chilometri”.
Il Covid-19, variante Omicron, attualmente impazza e pare che in seguito lo farà anche di più. Così tutti gli Stati si affannano a raccomandare alla gente di vaccinarsi, bivaccinarsi, trivaccinarsi, n-vaccinarsi. A mio parere i governi commettono un errore. La variante Omicron sembra meno letale – anche se più contagiosa – della variante Delta. E se già con la variante Delta il numero dei morti per/con Covid era grandemente diminuito, ora, con la variante Omicron, non è aumentato in maniera drammatica. La pandemia non è finita ma i vaccinati (con i dovuti richiami) possono star tranquilli. Salvo eccezioni, di tutto moriranno ma non di Covid.
E c’è ancora un dato importante. I morti sono aumentati soprattutto fra i non vaccinati, che già da prima costituivano la maggior parte (circa i tre quarti) dei ricoverati. Né c’è da stupirsi. Io non sono un virologo, ma se la variante Omicron è una variante, e cioè rimane fondamentalmente quel Covid-19 che ha fatto tanti morti quando ancora non c’erano i vaccini, essa, con la sua elevata contagiosità, potrebbe essere non tanto la causa della morte, quanto il veicolo di un contagio che a sua volta potrebbe portare alla morte. Non per Omicron, quanto per Covid-19. Per capirci: Omicron infetta e il Covid-19 uccide.
E allora si può vedere il problema da un altro punto di vista. Se si smettessero tutte le precauzioni, con Omicron il contagio galopperebbe. Ne sarebbero colpite decine di migliaia di cittadini, e parecchi di loro, essendo pochi i posti in terapia intensiva, morirebbero. Il risultato sarebbe un enorme aumento del numero di morti fra i non vaccinati, e costoro finalmente si convincerebbero dell’alternativa di Draghi: vaccino o morte. E ciò molto più efficacemente di tutte le raccomandazioni ufficiali. In secondo luogo, il grande numero di non vaccinati in breve tempo si scinderebbe in defunti da un lato, e guariti e immunizzati dall’altro. Fino a proteggere tutta la popolazione vivente.
La “mano invisibile” di Adam Smith può funzionare anche in epidemiologia. Se si raccomandano fin troppo i vaccini, e si curano tutti i malati di Covid (vaccinati e non vaccinati), fino a limitare molto le morti, la gente penserà che il Covid non è poi così pericoloso. E tanto vale non vaccinarsi. Se invece si permette alla gente di essere stupida e imprudente, presto si accorgerà a sue spese del rischio del non-vaccino, e correrà ad implorarlo, quel vaccino. In breve tempo, si avrebbe una percentuale altissima di vaccinati, un’alta percentuale di naturalmente immunizzati, e un certo numero di morti per colpa propria che servirebbero di monito a tutti.
Oggi lo Stato fa di tutto per salvare chi non vuole essere salvato, e si fa stramaledire per questo. Se invece permettesse a tutti di rompersi l’osso del collo, presto sarebbe ringraziato per avere salvato quelli che chiedevano di essere salvati.
Naturalmente, dal momento che nessuno Stato al mondo, che io sappia, ha adottato questa linea di comportamento, essa potrebbe essere sbagliata. Ma mi dispiacerebbe se la si considerasse sbagliata per motivi idealistici, e non tecnici.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
26 dicembre 2021

LA MANO INVISIBILE DEL COVIDultima modifica: 2021-12-27T08:24:07+01:00da gianni.pardo
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19 pensieri su “LA MANO INVISIBILE DEL COVID

  1. Stamattina, in diretta radiofonica, il sottosegretario Costa ha ricordato al popolo dei radioascoltatori che i non-vaccinati sono ancora oltre cinque milioni. Io ricordo anche che le statistiche di ieri sera davano a oltre cinque milioni i guariti. Ora qualcuno mi spieghi se, per caso, tutti i guariti si sono anche – bontà loro – vaccinati con almeno due dosi. Altrimenti sono autorizzato a pensare che i “non-vaccinati” in realtà siano quelli che non hanno bisogno di vaccinarsi, essendo stati immunizzati direttamente dal virus.

  2. Arrivo in ritardo, a seguito del “blocco” del blog.
    Desidero aggiungere una considerazione: capita spesso, a me per primo, di fare della dietrologia, di per sé poco razionale in quanto non può essere basata su elementi concreti. Scusate se mi sono fatto prendere la mano.

  3. @falcone
    “che la percentuale degli over 12 anni che rifiuta o ha paura di farsi vaccinare non può essere gran che maggiore del 5%”

    Ma infatti, la quota residuale di nonvaccinati-noncontagiati e’ probabilmente irrisoria a prescindere dal modo in cui la si valuta.
    Di quella quota irrisoria, solo una percentuale a sua volta irrisoria rischia conseguenze serie dalla malattia, la letalita’ del virus, fra i contagiati sintomatici e non, e’ sotto l’uno per cento, lo si sa da sempre, Palu’ lo disse in un video ufficiale fin da febbraio 2020. Quando la letalita’ sembra superare quel valore, e’ a causa dell’esercito di asintomatici non conteggiati e conteggiabili nelle statistiche, anche se sarebbe bastato, ma non si e’ fatto probabilmente proprio per nutrire la retorica di guerra e tenersi le mani libere, fare un serio screening statistico degli anticorpi nella popolazione. Se si e’ fatto, non viene divulgato: tutto cio’ che non tiene alto l’allarme non viene divulgato, o viene distorto, con una politica che e’ opposta di quella che fece dilagare l’epidemia agli inizi ed era di minimizzazione se non di negazione. Mai che si faccia la cosa giusta al momento giusto, insomma.

    Ma ormai la narrativa da stato di guerra e’ scatenata e incontenibile, anche solo a criticarla si passa da disertori, c’e’ chi e’ arrivato a dire da fucilazione, e la maggioranza dei veri esperti e competenti si guarda bene dal rischiare la carriera per fare gli eroi peraltro per nulla, per essere esposti alla pubblica gogna. Basta guardare alla fine che hanno fatto Cacciari e Agamben per aver solo criticato, da filosofi, l’opportunita’ di continuare all’infinito con lo stato di emergenza: vengono quando gli va bene derisi e sbertucciati da tutti.

    Un’altra cosa: la narrativa corrente che si sta cercando in tutti i modi di far passare, e’ che la versione omicron riporta a zero i giochi, siamo come all’inizio di una nuova pandemia ancora piu terribile: tutto quello che e’ stato fatto finora e’ inutile, ha utilita’ zero, per cui serve da subito la terza e la quarta e la ennesima dose.

    In realta’ sembra proprio che la omicron sia di fatto un vaccino a distribuzione naturale e gratuita: si ferma ai bronchi, non da’ la polmonite che e’ quella che uccide. L’hanno detto fin da subito a novembre i sudafricani che l’hanno scoperta, ovviamente con la cautela tipica di qualsiasi informazione scientifica per cui la certezza non e’ mai assoluta se non DOPO che le cose sono accadute, ma l’informazione che e’ passata in italia e’ solo che la omicron e’ molto piu’ contagiosa.

    Ma tutti questi discorsi sono in realta’ inutili per la ragione che OGNI DECEDUTO COVID-POSITIVO (e’ cosi’ che sono SEMPRE stati conteggiati e definiti i finora 135000 morti dall’ISS) arriva ai “media” come “morto per covid”: in altre parole, se la omicron si diffonde a macchia d’olio e tutti risultassimo positivi ad essa, fra poco OGNUNO dei 1650 morti medi quotidiani per qualsiasi causa che ci sono ogni giorno in un paese con 60 milioni di abitanti e l’eta’ media alla morte di 83 anni, saranno pubblicizzati come morti per covid, per cui ci vorranno terze, quarte ed ennesime dosi, e galera per i no-vax (che gli arresti domiciliari tali sono): qualche virologo, persino l’ineffabile Bassetti, comincia ad ammetterlo sebbene in modo sibillino per pararsi il culo, ma senza che nessuno capisca, o voglia capire, il senso delle sue parole. Specie i media e le autorita’.

    A sua volta, correggere la traiettoria, sia per il governo che per gli “esperti” che si sono esposti finora a nutrire la narrativa ufficiale, ha un costo altissimo in termini di credibilita’, per cui si preferisce seppellire nel fango chi tenta di richiamare al buon senso, probabilmente sperando che nel frattempo accada qualche altra catastrofe, vera o piu’ probabilmente montata ad arte, che distragga altrove l’attenzione.

    Effettivamente siamo un paese di causidici del diritto, di “intellettuali della magna grecia” come si diceva ai tempi di De Mita, alla prova dei fatti completamente incapaci di comprendere un ragionamento logico-scientifico: la logica si cita solo quando serve a travestire una retorica.

  4. @firmato winston: certo, le norme in Italia sono ballerine; è sempre difficile sapere quale sia lo stato di quelle “in vigore”.
    Ciò non toglie che quasi l’ 86% con almeno due vaccinazioni sia un dato ufficiale (per la precisione, dato del 26/12, l’85,57% degli over 12 anni), indipendente dalle norme vigenti. E, visto che si parla di “almeno due vaccinazioni”, certamente non sono compresi i guariti cui è stata somministrata una dose (1.640.026 persone, dato del 26/12).
    Un altro dato ufficiale è il quasi cinque milioni di guariti (per la precisione, dato del 26/12, 4.993.863); di questi, 1.640.026 hanno ricevuto anche una dose di vaccino. Non comprende quindi i guariti che non possono dimostrare burocraticamente di esserlo, non avendo fatto tutta la trafila per essere registrati come tali; pertanto è certamente approssimato per difetto, anche se comprende qualche centinaio di guariti con meno di 12 anni.
    Sono questi dati ufficiali che mi fanno concludere (credo di non sbagliare) che la percentuale degli over 12 anni che rifiuta o ha paura di farsi vaccinare non può essere gran che maggiore del 5%. A meno che i dati ufficiali siano fasulli; ma questa ipotesi non smonta la mia conclusione: porta solo a dire che qualsiasi ragionamento è vano.

  5. Rispondo soltanto all’esempio di Roberto C. riguardo a chi si rompe una gamba sciando. È chiaro che non ha letto con sufficiente attenzione l’articolo del Codice Penale. Si parla di fatto “doloso”, cioè volontario. Dunque chi si rompe una gamba in una normale pista da sci non è colpevole di nulla di volontario. Diverso è se fa un “fuori pista”. Chi non si vaccina si mette volontariamente a rischio, il fatto è “doloso”, come andare a sciare fuori pista..

  6. @gianni:
    “La “mano invisibile” di Adam Smith può funzionare anche in epidemiologia.”

    La mano invisibile avrebbe funzionato benissimo fin dall’inizio se l’avessero lasciata agire: se ricorda, altrimenti glielo ricordo io, all’inizio dell’epidemia, quando le gente era titubante e avrebbe naturalmente inclinato a fare molta attenzione (la malattia, il contagio, fa MOLTA paura a tutti) ci fu un ottuso e testardo negare la sua possibile presenza in italia da parte di praticamente tutte le cosiddette voci autorevoli e la stampa, e l’invito ad assembrarsi in nome della normalita’ e del PIL.

    Ce lo ricordiamo o no?

    Si arrivo’ persino al punto di ostacolare l’uso dei tamponi dicendo che altrimenti ci saremmo messi in una situazione di svantaggio rispetto a paesi che, “furbescamente”, ne avessero fatti meno di noi per far sembrare di essere indenni dal virus. Questo era il livello delle autorita’ che poi hanno gestito l’epidemia e che continuano a farlo.

    La dottoressa che scopri’ il “paziente uno” nel fargli il tampone violo’ i protocolli ufficiali! (poi fu insignita da mattarella di un’onoreficenza a titolo di scuse).

    Ma Draghi ha confermato Speranza, e la politica di fondo resta sempre la stessa! In che mani siamo?

    L’atteggiamento iniziale delle autorita’ ebbe un effetto catastrofico nell’esplodere dei contagi, amplificato dal successivo lockdown severissimo, che rinchiudendo in dei veri e propri arresti domiciliari legioni di gia’ contagiati a epidemia che gia’ correva indisturbata se non appunto incoraggiata, in promiscuita’ fra giovani a casa dalle scuole chiuse e nonni a fargli da baby sitter mentre i genitori erano al lavoro, fece esplodere il numero di morti fra gli anziani. Questi sono fatti ormai assodati per legioni di esperti di analisi dei dati di tutto il mondo libero, ad esporre i quali c’e’ solo una minoranza di alcuni che “non tengono famiglia” e quindi sono disposti a rischiare l’ostracismo che anche qui dentro si alimenta. Se ha la pazienza di cercarli, li trova. Certo non sulle pagine dei quotidiani mainstream ostinatamente e testardamente impegnati nella loro “propaganda di guerra”, da ultimo col “terrore omicron” che a quanto pare assomiglia piu’ a un vaccino a distribuzione automatica e gratuita che al morbo fine-di-mondo, come del resto detto fin da subito dai medici sudafricani che l’hanno scoperto e isolato.

    In rete, ad esempio su youtube, avendo l’umilta’ di cercare di informarsi, ci sono decine di video di persone di altissimo profilo scientifico che ne parlano, a quanto pare inutilmente perche’ l’amplificazione della narrativa populistica di regime in continuita’ con gli enormi errori iniziali impossibili da ammettere senza perdere la faccia e l’autorevolezza, continua imperterrita, con la terribile aggravante di mettere deliberatamente le persone una contro l’altra nutrendo la narrativa si-vax-no-vax per coprire i propri madornali errori. Divide et impera.

  7. @falcone
    “Se non che le norme vigenti equiparano ai vaccinati i “guariti””

    Solo recentemente e solo forse, nella prima versione del green pass il guarito dal covid doveva comunque farsi almeno una dose di vaccino.
    La norma in ogni caso cambia quotidianamente, seguendo la prassi confusionaria e gratuitamente vessatoria di ogni legge italiana, e’ un casino anche solo capire cosa si deve fare quotidianamente (d’altra parte questo atteggiamento normativo probabilmente deriva dal fatto che lo Stato da’ per scontato che della legge il cittadino se la ride, e’ da per scontato anche che quando ne controlla uno comunque lo deve castigare a morte, tanto per dare l’esempio, in una sagra del non senso).
    Peraltro ci sono quantita’ indeterminate ma sicuramente molto ragguardevoli di guariti che non possono dimostrare burocraticamente di esserlo non avendo fatto tutta la trafila per essere registrati come tali. Fanno prima a vaccinarsi, anche perche’ il titolo anticorpale e’ considerato inutile dalle istituzioni (!), si arriva all’assurdo che NON e’ stata fatta se non occasionalmente una analisi statistica della presenza di anticorpi nella popolazione che consentisse di capire lo stato di avanzamento dell’epidemia, visto l’enorme numero di asintomatici che si sa fin dai primissimi mesi essere caratteristici di questo morbo (almeno la meta’, ogni tanto la notizia trapela ma ogni volta i media scandalistici (TUTTI, specie i mainstream un tempo cosiddetti seri sui quali peraltro sembra informarsi esclusivamente il nostro novecentesco Gianni) la presentano in subordine come se fosse una novita’ straordinaria).
    In paesi piu’ civili del nostro viene considerato comunque “a posto” chi ha un titolo anticorpale sufficiente, a prescindere da come l’ha raggiunto: sarebbe ovvio fare cosi’, se la discussione non avesse preso la solita piega da stadio “berlusconi si’ – berlusconi no”.
    C’e’ da dire che la piega da stadio e’ stata promossa dalle istituzioni proprio allo scopo di distrarre dalla propria inettitudine e cosi’ regnare indisturbati nella confusione, d’altra parte non ci vuole un genio per supporre che ai vertici di tali istituzioni di solito ci arrivino personaggi versati molto piu’ nel maneggio politico cinico e machiavellico che nel merito scientifico.

  8. Sull’ Ucraina e Crimea scrivo qui perche’ vi sono dei commenti con dei contenuti, soprattutto quello di GP, anche se persevero nell’ errore di aggiungere un commento non a tema con l’ articolo originale.

    La premessa potrebbe essere l’ unico punto e rendere inutili successive discussioni: Il forte prende cio’ che vuole (punto) — I rapporti tra stati sono come quelli tra organismi animali preda/predatore

    Se ci si vuole lasciar andare a discussioni sul Diritto Internazionale, a soddisfare un bisogno di definizione giusto/ingiusto che per ora manca o quanto meno e’ risibile, ci si dovrebbero dare dei principi guida, pero’ poi esserne coerenti, non tenerli tutti in tasca e usarli al bisogno in discussioni retoriche.

    Ad esempio in Europa dell’ epoca monarchica valeva il principio della carta bollata, si reclamavano regni in base ai gradi di parentela tra monarchi. A me fa ridere, ma ancora c’ e’ chi li propone e del resto la proprieta’ della Crimea riconosciuta all’ Ucraina rientra in questo: Un atto in bollo.

    Autodeterminazione dei popoli: Principio caro agli USA anche perche’ fondativo per loro, ma anche questo implica la forza. Gli stessi USA lo tirano fuori dalle tasche quando gli conviene (Kosovo, Panama,…), ma niente per i Curdi o Palestinesi. Io credo in questo principio, ma per me non conduce automaticamente allo stato sovrano: Es. non sono per l’ indipendenza della Catalogna perche’ i catalani possono essere se stessi ed avere continuita’ di memoria e senso di appartenenza, viceversa OK per il Kosovo perche’ soggetto a purga.

    Continuita’ territoriale e geopolitica: Ben difficile da disciplinare, si risolve tutto solo con la guerra 🙁

    Quindi per il principio di autodeterminazione dei popoli, sommato al fatto che l’ ucraina ha subito palesato l’ intento di eliminare la lingua russa, non so a voi, ma a me sta benissimo che la Crimea sia sotto protezione russa, una mortificazione in meno per questo mondo.

  9. Aggiungo dopo aver letto meglio:

    Scrive GP:
    “Che questo punto di vista non sia assente dal sentire sociale comune è dimostrato dal fatto che il Codice Penale, all’Art.62 n.5, prevede, fra le circostanze attenuanti, “l’essere concorso a determinare l’evento, insieme con l’azione o l’omissione del colpevole, il fatto doloso della persona offesa;”. In altri termini, lo Stato si aspetta che la vittima non collabori al verificarsi dell’evento (“fatto doloso della persona offesa”). E nel caso del Covid, quanto meno statisticamente, si può dire che chi non si vaccina collabora al verificarsi dell’evento del ricovero.”

    Quindi il fatto che per vaccinarsi si debba firmare un consenso informato per fornire scudo penale non fa ricadere la cosa nel caso di esempio, infatti non vi e’ la certezza che vaccinarsi sia la scelta giusta in tutti i casi. Si e’ cioe’ implicitamente autorizzati a sentirsi in pericolo da vaccino. Quindi un eventuale caso scuola dovrebbe essere altro (alcolismo, fumo, sport estremi,…) non il rifiuto al vaccino.

  10. Ora rispondo all’ ultimo commento di GP, poi ho da dire anche dell’ Ucraina o piu’ propriamente della Crimea, ma non sarebbe questo l’ articolo da commentare. Qualcuno ha commesso un errore.

    Quindi GP anche chi si rompe una gamba sciando? Ho gia’ portato questo esempio. Comunque sia, per fare questa discriminazioni ci vorrebbe una apposita istituzione, una commissione di saggi (magari un estratto del potere giudiziario) che applichi una saggezza, comunque appellabile, che disciplini accesso alle cure pubblicamente patrocinate ed escluda alle altre. Addirittura faccia indagini sul motivo per cui si ha bisogno (“sono patrocinate le cure delle fratture, ma dobbiamo prima sapere come sono state procurate, se da stupidi o per nobili intenti”)

    Il tripudio della burocrazia 😀 🙂 Vorrei vederlo questo mondo. 🙂

  11. Egregio Marino,
    quando un argomento è inoppugnabile, bisogna inchinarsi. È vero che il diritto alle cure sanitarie deriva dal fatto che i cittadini (anche i no vax) pagano le tasse. Ma è anche vero che lo Stato cura anche chi quelle tasse non le ha pagate (poveri, immigranti, pensionati già a suo carico, evasori, ecc.) il che dimostra l’esistenza di una componente “morale”, nella somministrazione delle cure. Ed è dal punto di vista morale che parecchi (l’ultimo Matteo Renzi, leggo sul giornale) sono scontenti all’idea di pagare per chi si è messo volontariamente nei guai.
    Che questo punto di vista non sia assente dal sentire sociale comune è dimostrato dal fatto che il Codice Penale, all’Art.62 n.5, prevede, fra le circostanze attenuanti, “l’essere concorso a determinare l’evento, insieme con l’azione o l’omissione del colpevole, il fatto doloso della persona offesa;”. In altri termini, lo Stato si aspetta che la vittima non collabori al verificarsi dell’evento (“fatto doloso della persona offesa”). E nel caso del Covid, quanto meno statisticamente, si può dire che chi non si vaccina collabora al verificarsi dell’evento del ricovero.
    Ma poiché la morale non è cogente come il diritto, e nel ricovero in ospedale non c’è nessun reato, la mia argomentazione vale quanto la Sua, cioè niente. Lo Stato potrebbe – come già fa – curare i no vax come gli altri, come potrebbe, d’imperio pretendere da loro, se non il completo pagamento, un contributo economico.
    La morale è un conto, il diritto un altro conto. E il diritto positivo è quello posto in essere dallo Stato, d’imperio (anche immorale), come dicevo.

  12. Bassano Perniceti: “I non vaccinati vanno curati a spese loro senza la copertura del Servizio Sanitario Nazionale. Diminuirebbero velocemente”

    I non vaccinati pagano le tasse esattamente come le pagate voi vaccinati. E dato che in prevalenza tra i vaccinati ci sono dipendenti statali a cui lo stato distribuisce ricchezza che non ha, verrebbe da dire che producono molto di più i non vaccinati dei vaccinati. Seguendo la sua logica, bisognerebbe curare i non vaccinati e far morire i vaccinati.
    Ovviamente, laddove malauguratamente Lei fosse colpito dal covid, auspico che lei riceva le cure migliori.

  13. Caro Luigi,
    Lei si esprime cortesemente e Le rispondo volentieri.
    In primo luogo, non divido l’umanità in buoni e cattivi. Se proprio fossi costretto, la dividerei in cattivi e cattivi. In secondo luogo, quello che un Paese fa all’interno dei suoi confini sono affari suoi, e non giustifica i terzi, se vogliono mettere becco. Sei terzi lo fanno, violano la legalità internazionale. È per questo che a me ha dato fastidio il baccano fatto in Italia per quel tale Patrick Zaki.
    In terzo luogo, e questo è fondamentale, la tesi dell’ardente signora Zilli (ha visto come sono diplomatico?) è che il passaggio della Crimea alla Russia è giustificato da un referendum. Ma i referendum possono avere effetto all’interno di una nazione, se autorizzati dal governo della nazione stessa. E infatti la Catalogna, con un referendum illegale, ha votato per l’indipendenza, e Madrid ha reagito gettando in prigione gli organizzatori. In atteso di farlo anche con Pujol.
    La Russia non si sarebbe appropriata la Crimea se l’Ucraìna avesse avuto la forza di resistere seriamente dal punto di vista militare. Tutto il resto dei commenti, le fotografie, le cronache degli orrori ecc., non vale nulla, di fronte alla violazione della legalità internazionale. Questa violazione è “giustificata” dalla forza, non dal diritto.
    Ora qualcuno mi dirà che sono in contraddizione, dal momento che da sempre sostengo che la sostanza dei rapporti interstatali è fondata sulla nuda forza. Ma io questo principio lo confermo. Qui aggiungo soltanto che esiste nondimeno una legalità internazionale. I forti possono violarla impunemente, e non se ne privano, ma ciò non ci costringe a dare loro ragione dal punto di vista giuridico.
    Do un secondo esempio, perché non sembri che ce l’ho con la Russia. La Cina ha sostenuto che il Tibet storicamente appartiene alla Cina, l’ha conquistato, l’ha sottomesso, e l’ha inglobato nella Cina. Poiché però, al momento della “conquista”, il Tibet era uno Stato indipendente, la cosa è stata contro la legalità internazionale.
    Spero non sia un concetto troppo difficile, per certe persone (non parlo di lei). I rapporti internazionali sono fondati sulla nuda forza, attuale o minacciata, ma ciò non toglie che certe azioni sono plausibili (degne di applausi, come la restituzione dell’indipendenza al Kuwait aggredito da Saddam Hussein) e altre, come l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968, una macchia sull’onore di chi le ha commesse.
    Poi ognuno può pensarla come vuole, ma in questa occasione credo di scontrarmi col puro sentimentalismo di chi sostiene che la volontà del popolo, o di una regione, è legge. Dimostrando di non amare molto la storia. La volontà del popolo conta quando è fondata sulla forza militare, diversamente la chiamano “sedizione”. I Paesi baltici non si sono mai rassegnati alla violenza sovietica, ed hanno preteso la loro indipendenza, quell’indipendenza che avevano perduto cinquant’anni prima. Ma l’hanno per questo ottenuta, in tutto quel tempo? E la desideravano talmente che quelli che nel 1940 l’hanno perduta sono oggi tutti morti, mentre sono i loro figli e nipoti che hanno rigettato la violenza esterna. Per cinquant’anni la loro volontà non ha contato niente, e nessuno li ha “liberati” dal giogo straniero.
    Ma tutte queste cose le ho già dette. Metto punto.
    G.P.

  14. Premetto che faccio parte della schiera dei suoi sostenitori, anch’io la seguo fin dai tempi del legno storto, condivido il 98% delle sue affermazioni ma … resto deluso quando, nonostante oggi sia possibile risalire all’origine delle notizie, verificarle mettendole a confronto, lei non lo fa (forse perchè è stanco) e prende per verità accertate le versioni di certa stampa MS.
    Nel caso dell’Ucraina condivido quello che ha scritto la signora Zilli e le ricordo che, se vuole, può leggersi il libro bianco che le ho inviato in cui quello che dice la signora Zilli è documentato e accompagnato da foto agghiaccianti di quello che i “rivoluzionari” di piazza Maidan hanno fatto a Odessa.
    USA ed EU hanno confezionato una verità e quella propagandano, convinti che nessuno, in occidente, potrà smentirli. La tipica arroganza imperiale.
    Peccato, perchè lei avrebbe i mezzi per approfondire e dare a noi lettori altre preziose perle di cultura e di saggezza. Ma …
    “Nobody is perfect” come si diceva nel film del 1959 di Billy Wilder “Some like it hot.” :)) me ne farò una ragione.

  15. @Bassano Perniceni, non ripetero’ il mio commento a proposito di quanto dici perche’ gia’ precedentemente esposto in altro articolo di GP che ha sostenuto la stessa tua tesi.

    Solo ti dico che se tu fossi sovrano assolutista disporresti di noi NOVAX come vorresti, se lo fossi io invece, risparmierei sui vaccini e voi per vaccinarvi dovreste cercarvi le dosi sul DarkWeb

  16. A proposito di vaccinati e non, i dati ufficiali non mi sono chiari. Pare che i vaccinati con due dosi, quindi con diritto al “green pass” rafforzato, siano poco più dell’ 86% dei vaccinabili, cioè dei cittadini dai dodici anni in su. Tutti gli organi di informazione concludono che all’appello manca il 14%.
    Se non che le norme vigenti equiparano ai vaccinati i “guariti”, e questi sono quasi cinque milioni, ovvero più del 10% dei vaccinabili. Ne consegue che i riottosi scendono al 4%.
    O sbaglio?

  17. Covid é la malattia dei “vecchi” ! Tutto il male (ospedali e morte) accade al 95% “over” 60 !
    Sotto 50 anni é meno di una influenza.
    Sotto 20 anni é criminale vaccinare e obbligare a portare la maschrenina

    La guerra provax-novaxx é una idiozia

    La sola complicazione (seria) é che i vaccini sono dei “colabrodo” a “breve conservazione” (4 mesi – rido !), ragione per cui i “vecchi” sono comunque a rischio, vaccinati o no.

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