MODESTA PROPOSTA DUE

Sulla pandemia dovrebbero aprire bocca soltanto i competenti, e soltanto quando hanno qualcosa di serio da dire. E io non sono un competente. Sulla pandemia, se proprio se ne vuole parlare, bisogna parlarne pacatamente. Non si tratta di una guerra di religione, e questo vale soprattutto per me, che non sono religioso. Insomma, di questo argomento è lecito parlare, purché si sappia che è una chiacchiera fra amici e che è ridicolo prendere cappello.
Così, per passare il tempo, mi sarà pure permesso formulare una proposta purché sia considerata quasi uno scherzo, come la famosa “Modesta Proposta” di Jonathan Swift.
Stabilisco alcuni di quelli che io considero punti fermi e che gli adepti di altre religioni potrebbero considerare errori. 1 Il vaccino non esime dalla malattia, ma normalmente preserva da ricovero ospedaliero e morte; 2 I vaccinati possono contrarre la malattia – con sintomi lievi – e trasmetterla a loro volta; 3 La vaccinazione obbligatoria ed anche provvedimenti meno invasivi come il Green Pass vanno di traverso – ma veramente di traverso – a molti. Tutto ciò posto, conosciamo la soluzione adottata dal governo italiano. Ma eccone quest’altra.
Dai tre punti sopra descritti si possono trarre questi principi.
Chi si è vaccinato, essendo garantito contro il peggio, si accontenti di questo vantaggio e non pretenda altro. Per esempio non pretenda di non essere contagiato da chi non si è vaccinato. Anche perché – come detto – in realtà potrebbe essere lui che contagia il non vaccinato.
Dato che molti non amano né il vaccino né i provvedimenti per limitare la pandemia, si liberalizzi totalmente la società, avvertendo però che ciascuno sopporterà le conseguenze delle sue scelte. In particolare lo Stato si comporterà in modo differente con i vaccinati e i non vaccinati quando si tratterà di offrire le cure in terapia intensiva. Nel caso i posti scarseggino, dal momento che i vaccinati, se ne hanno bisogno, non sono malati per colpa loro (avendo adottato, col vaccino, l’unica prevenzione possibile), avranno la precedenza negli ospedali. Mentre i non vaccinati, essendosi volontariamente messi a rischio di malattia grave, nella coda passeranno dietro i vaccinati. Naturalmente, nel caso non ci sia posto per loro in ospedale, possono sempre rivolgersi a loro spese alle cliniche private, che si doterebbero di posti di terapia intensiva.
I non vaccinati non dovrebbero lamentarsi di questa preferenza per i vaccinati, dal momento che essi hanno liberamente scelto di non farne parte e di mettersi a rischio. Questa soluzione dovrebbe mettere d’accordo tutti. I non vaccinati vedono interamente rispettata la loro libertà, incluse le conseguenze di tale libertà; i vaccinati non perderebbero nulla, dal momento che contagiabili sono già; l’economia del Paese non soffrirebbe delle mille restrizioni e seccature attuali. Fine delle mascherine, dei Green Pass, dei controlli, delle multe. Certo, i non vaccinati potrebbero ben presto essere molto allarmati, vedendo quanti fra loro finiscono lentamente e crudelmente soffocati nel letto della loro casa, ma questa è una loro libera scelta, e tanto i vaccinati quanto lo stesso Stato, la rispettano.
Ve l’ho detto, è una modesta proposta, come quella di mangiare i bambini che non si possono nutrire per mancanza di cibo.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
15 dic 2021

MODESTA PROPOSTA DUEultima modifica: 2021-12-15T10:05:39+01:00da gianni.pardo
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26 pensieri su “MODESTA PROPOSTA DUE

  1. @ Firmato Winston
    Caro Winston, fa piacere leggere il suo commento, specialmente nel clima del Natale. Purtroppo (per me) si tratta in buona parte di “wishful thinking”, pensiero ottimista.
    Sono d’accordo che una buona percntuale delle morti sarebbe avvenuta ugualmente, con o senza il Covid. Ma io sono dell’avviso che il Covid abbassa le difese dell’individuo, e lo rende piu’ vulnerabile alle sue malattie. Insomma, per dirla breve, un malato di cancro che avrebbe campato un altro anno, col Covid se ne va in due mesi. E’ soltanto un esempio.
    Ma tralasciando le opinioni, e’ la matematica che lo prova. Il numero totale di
    decessi nell’UK, che nel 2019 era di 531 000, e’ passato nel 2020 a 608 000.
    Negli USA, e’ passato da 2,865 milioni nel 2019 a 3,350 milioni nel 2020.
    E in Italia, tanto per non andar lontano:
    “Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso), il numero totale di morti e’ aumentato del 15%).”
    http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=93183&utm_source=dlvr.it&utm_medium=gmybusiness
    Beh, questa e’ matematica, purtroppo.
    Le auguro Buon Natale.

  2. @nicola
    “Dunque resta il Covid. E’ il maggiore problema attuale, e non e’ problema da poco. In Italia ci sono stati circa 135 000 morti di Covid. Il numero di vittime civili in Italia durante tutta la seconda Guerra mondiale e’ stato di 153 000. Quasi ci siamo, in soli due anni.”

    Pur senza negare il problema (ma sminuirlo un po’ si’), vi invito a consultare direttamente le fonti ufficiali dell’istituto superiore di sanita’: nei pochi dati disponibili (l’italia continua ad essere l’unico paese dell’occidente che secreta i dati disaggregati dell’epidemia, vedere Ricolfi, Fondazione Hume) a quanto pare hanno sempre onestamente definito i 135000 come:

    “pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi”

    Quindi, NON “morti per covid”. Li’ in mezzo c’e’ di tutto.

    Guardate questo, e’ semplice, chiaro e breve:

    https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_5_ottobre_2021.pdf

    Dopo quasi due anni di mezze verita’ e mezze menzogne, pare che adesso persino a uno dei televirologi piu’ attivi nella propaganda, Bassetti, sia scappato di dire che: “Il problema e’ che vengono contati come malati di covid anche coloro che hanno altre patologie e un tampone positivo. Questi conti vengono fatti solo per giustificare alcune misure”. Zaia disse lo stesso, in relazione ai deceduti, in una conferenza ufficiale fin dal primo lockdown. Credo si trovi il video in rete. E’ sempre stato cosi’, fin dall’inizio. E i dati ufficiali dell’ISS lo dicono chiaramente ed esplicitamente, basta leggerli senza intermediazioni.

    Dalla stessa tabella citata sopra, si vede che i deceduti sotto i cinquant’anni sono praticamente zero, dal punto di vista statistico.
    Io stesso ho constatato personalmente che la maggior parte dei giovani che entrano in contatto col covid o sono completamente asintomatici (cioe’ neanche uno starnuto o una gocciolina dal naso) o se la cavano con un normale raffreddore e quando va proprio male un po’ di febbre. Poi le eccezioni chiaramente ci sono sempre, ma fanno rumore proprio in quanto tali.

    La strategia della Svezia, di cui nessuno parla piu’ (infatti pare essere fuori dall’epidemia gia’ da mesi, vedere i dati relativi su worldometer-coronavirus, continuano ad avere zero morti o quasi) consisteva proprio nel far deliberatamente correre il virus fra i giovani non chiudendo le scuole, e proteggere i sensibili.

    Il fatto e’ che viviamo in in paese, e in un’epoca, dove a fronte di circa 1650 persone che in media muoiono tutti i santi giorni per tutte le varie cause, due soli deceduti per incidente sul lavoro mettono in moto un cortocircuito mediatico e una tragedia greca (peraltro solo se non ci sono altre notizie “catastrofiche”, solo se non succede proprio null’altro). Per il clima e’ lo stesso. Il debito e l’economia idem. Le onde elettromagnetiche assassine ve le ricordate? E l’ozono – non il buco, ma quello che si forma quando fa caldo? Figuriamoci cosa poteva succedere con una piccola pandemia come questa. Siamo 60 milioni, siamo tanti, tantissimi, non ci possiamo rendere conto di quanti siamo, per cui un’infima e irrilevante percentuale della popolazione e’ gia’ un folto gruppo di decine di migliaia di persone. Di tanti che siamo, se venisse meno la medicina tecnologica moderna, i vaccini eccetera, ne resterebbero un decimo o poco piu’. Forse avremmo dovuto pensarci prima.

    Che sarebbe successo questo pandemonio, del resto, era perfettamente prevedibile, io gia’ dal gennaio del 2020, viste le scene trasmesse dalla cina, mi aspettavo lo tsunami psico-socio-economico, e ho cominciato a fare (piccola) scorta di pasta, farina e legumi… Il virus in effetti, che le fonti ufficiali ancora negavano fermamente, girava gia’ in incognito. Il “paziente uno” venne scoperto solo perche’ una dottoressa violo’ i protocolli ufficiali e gli fece un tampone. La partita dell’Atalanta (Bergamo, l’epicentro della pandemia in occidente) fu uno straordinario veicolo di infezione, ma nella febbre dei lockdown successivi si stese su di essa il velo dell’omerta’. “Rifarei tutto come prima”, disse Conte. Le borse valori che secondo Pardo che legge i giornali anticipano sempre tutto, si sono smosse solo molto DOPO che la casalinga di voghera aveva fatto incetta di carta igienica. Ma forse era perche’, giustamente dal loro punto di vista, dalla pandemia si aspettavano gli affari del secolo.

    Mah, l’ultima pandemia, quella di spagnola del 1918-19, non ha portato bene, specie in italia: ha incattivito la gente fino a condurre al governo il fascismo a furor di popolo, nonostante avessimo appena vinto una guerra mondiale. Le condizioni storiche sono diverse, ma la reazione emotiva della popolazione e’ esattamente la stessa, anzi peggiore, piu’ cattiva. Vediamo di non aggiungere pure noi il nostro contributo all’isteria generale. Ricordiamoci il “keep calm and carry on”, che avrebbe potuto essere il motto di questo blog secondo alcuni illusi.

  3. Per Winston, io non ho censurato nessun commento. Forse il sistema rifiuta commenti che contengono link, m’è capitato più di una volta. Infatti non avevo capito perché accennava ad un “commento breve”. Ma dimentico anche di guardare i commenti nella bacheca, perché io non censuro niente, e non ho occasione di andare a guardare quella schermata. Se mi dice in che giorno ha cercato di inserire quel commento, potrei andare a cercarlo.

  4. A prlplsito di paure, è inverosimile a che punto siamo diversi, noi umani. Io, tendenzialmene, non ho paura di niente e sono un animale a sangue freddo. Un paio di episodi. In ospedale, dopo una drammatica tromboflebite all’inguine: “Forse dovremo tagliarle la gamba”. Ed io: “Speriamo di no. Comunque anche con una potrò caminare”. Ce l’ho ancora, grazie al Cielo.
    Ma la scena più cinematograficamente divertente è quando un chirurgo mi ha tolto una verruca sul dorso della mano, e tutto il tempo, mentre io tenevo la mano nella posizione che gli veniva comoda per operare, tagliare, scavare, suturare, abbiamo conversato e scherzato tutto il tempo. Ero conrtento di avere un posto più che in prima fila, per vedere ciò che faceva.
    Infine, bloccato in macchina da un’alluvione, dopo che ero stato trascinato per un centinaio di metri, con i piedi ancora in acqua (perché era un po’ calata) mi sono messo a leggere.
    Ma considerando che c”è gente che sviene a scoppio ritardato, per un prelievo di sangue, mi rendo conto che non è’ tutto psichico, è anche fisico.

  5. @roberto c
    “Curiosita’: io per l’ analisi del sangue svengo, una volta con ritardo, in ascensore…”

    E’ normale, si chiama se non ricordo male “riflesso vagale”.
    Ce l’ho anch’io, non c’entra nulla con la paura dell’ago, tant’e’ che accade diversi minuti dopo il prelievo. E’ un meccanismo sofisticato di sopravvivenza.
    Il sangue impiega solo qualche decina di secondi per percorrere tutto il corpo e tornare al cuore, perche’ l’intera rete sanguigna ha una muscolatura che adatta il lume delle vene e arterie, capillari compresi, in modo tale che il sangue circoli dappertutto, senza scegliere scorciatoie e cosi’ trascurando altri distretti. Quando si fa un prelievo di sangue, tale sincronizzato sistema muscolare intepreta la suzione come una perdita emorragica, e reagisce facendo crollare la pressione dappertutto per facilitare l’auto-tamponamento della perdita, per cui se non si e’ gia’ distesi non affluisce sufficiente sangue al cervello e si sviene.
    L’unica cosa sbagliata da farsi in tali casi e’ forzare la persona a restare in verticale: DEVE essere distesa come accadrebbe naturalmente se svenisse, affinche’ arrivi sangue sufficiente al cervello pur col calo di pressione. In pochi minuti il sistema di emergenza si disattiva e si torna alla normale pressione, e circolazione.

  6. @marco

    C’e’ qui un OTTIMO e tutto sommato banale articolo per chi ha qualche vera e seria capacita’ di comprensione scientifica del problema, ma non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire.
    A suo tempo mi pare di averlo gia’ proposto all’attenzione, ma forse non aveva passato la censura, non so se del sistema o, piu’ legittima, del padrone di casa.
    Vediamo se adesso passa:
    https://lostranoanello.wordpress.com/2021/07/15/non-bisogna-far-nascere-le-varianti-prima-lezione-di-evoluzionismo-per-televirologi/

  7. Ho inviato una versione lunga del commento (scritta prima della breve) con i link alle fonti (ufficiali: istat e iss) su cui si e’ formata la breve, e che rispondeva in anticipo a critiche abborracciate, disinformate e superficiali, ma non e’ passata.
    Se il nostro Gianni vuole sbloccarla, solo lui puo’.

  8. versione lunga del commento (con riferimenti alle fonti su cui si e’ conformata l’opinione espressa nella versione corta):

    Credo che se i posti di ricovero dovessero davvero scarseggiare, la precedenza verrebbe data come sempre ai piu’ giovani e con piu’ probabilita’ di guarire (per il principio utilitaristico di salvare piu’ anni-uomo ch’e’ possibile – sembra cinico ma non lo e’, solo un medico cretino darebbe la precedenza nelle cure a un anziano malato di cancro terminale con pochi giorni di aspettativa di vita ma con la tessera verde del vaccinato, rispetto a un giovane altrimenti sano ma non vaccinato, ragione per cui forse e’ meglio non imporre regole astratte apparentemente sensate ma che alla prova dei fatti potrebbero condurre a comportamenti aberranti ancor prima che paradossali).
    A parita’ di altre condizioni, probabilmente succederebbe anche che i medici sceglierebbero il vaccinato sul non vaccinato per il semplice motivo che avrebbe piu’ probabilita’ di cavarsela, senza bisogno di aggiungere leggi su leggi, norme su norme, stronzate su stronzate piu’ dannose che altro.
    Le regole comportamentali ci sono gia’, sono ovvie e “naturali”, e bastano.

    Piuttosto, chiedo ai presenti piu’ informati se trovano dati esatti su questo: tempo fa leggevo che in certe stagioni dell’anno, tipicamente d’inverno e con la normale influenza stagionale, le terapie intensive arrivano alla quasi saturazione dei posti sempre, tutti gli anni. Non sarebbe strano: e’ ovvio che essendo le risorse per definizione scarse sia logico approntare tante terapie intensive quante ne servono nei momenti di massimo uso previsto, che se arriva una pandemia imprevista non bastano piu’. Si trovano delle tabelle con l’occupazione delle terapie intensive anche negli anni non-covid? All’inizio un po’ se ne parlava… ma il responso smorzava gli allarmismi eccessivi… poi infatti piu’ nulla.

    Se cosi’ fosse, cosa stiamo a romperci il capo se l’attuale occupazione delle terapie intensive e’ solo del 10-20 per cento come dichiarato ufficialmente? Poi, il 10-20 per cento sono solo i malati covid e poi il resto dei posti e’ occupato dagli altri malati, oppure l’80-90 per cento dei posti e’ libero? Secondo voi, con lo tsunami di informazione ufficiale che ci travolge, e’ normale che domande terra-terra del genere restino senza risposta? Se restano senza risposta, e’ sensato supporre che sia perche’ l’80 per cento dei posti e’ libero mentre negli altri anni non-covid e’ occupato, ma la prima regola della comunicazione di guerra e’ raccontare qualsiasi frottola e omettere qualsiasi verita’ pur di spingere la popolazione-robot al comportamento desiderato (che comprende l’odio aprioristico contro il nemico che, badate bene, e’ soprattutto il disertore! Il no-vax! Il free-vax! Il no-tax! Sul mettere le persone una contro l’altra, vaccinati con tanto di tessera green-card del partito dei vaccinati, contro gli altri, il governo sta giocando MOLTO sporco, che e’ un’osservazione non solo mia ma anche di Ricolfi: https://www.fondazionehume.it/societa/quante-difficile-parlare-di-vaccini-con-liberta-intervista-a-luca-ricolfi/).

    Poi, la “Variante Omicron”. Il comunicato ufficiale giunto dal sudafrica, a quel che ho potuto capire da varie fonti, parlava di una forma estremamente contagiosa ma apparentemente, perlomeno dai primi indizi, innocua: praticamente un vaccino naturale a distribuzione automatica e gratuita. Se avete notato, in europa e in particolare in italia e’ arrivata solo la prima parte della notizia: cioe’ che si tratta di una forma di covid estremamente contagiosa, molto piu’ delle altre. Per carita’: giusto dubitare fino all’ultimo della innocuita’ della variante per non aggiungere rischio al rischio, ma vi pare normale, e giusto, dare le notizie cosi’ impedendo, anzi stravolgendo la possibilita’ di giudizio autonomo degli informati? Il fine giustifica i mezzi? Ma quale fine? E chi crede piu’ a niente a questo punto? Io stesso sono giunto alla conclusione che pure l’informazione ufficiale e’ un cumulo di panzane da cui estrarre con fatica la parte di vero che si spera ci sia.

    Un’ultima cosa a cui credo non serva aggiungere altro: chi frequenta questo blog sa benissimo da quando il blog esiste che viviamo nell’epoca del preteso “rischio zero”, del “principio di precauzione” assurto a legge universale, del perfezionismo assoluto materiale e morale su cui frotte di “esperti”, “competenti”, “salvatori del mondo”, economisti, scienziati, moralisti, allarmisti, commentatori, politici e sindacalisti si costruiscono un lucro e una carriera. Cosa puo’ far illudere che per il covid tale regola non valga piu’? La propaganda di guerra? Finche’ ci sara’ un solo morto che risulti positivo al covid, e ne saltera’ fuori sempre uno finche’ tornera’ comodo, oppure finche’ non accadra’ qualcosa d’altro che sia adatto a rubare la scena della catastrofe (cosi’ come il covid l’ha rubata al “debito che esplode” e al “clima che impazzisce”, con gran scorno dei loro sostenitori), non usciremo da questa isteria e da questo opportunismo gregario di massa. Ma solo per entrare nell’epoca di qualcos’altro di equipollente. C’e’ troppa gente che ne fa una professione e un lucro, foss’anche solo mediatico e di visibilita’. A parte che per spiegare il comportamento dell’uomo basta il naturale narcisismo di cui straborda, non occorre cercare una convenienza economica: si e’ disposti a pagare qualsiasi cosa pur di essere al centro dell’attenzione, figurarsi gratis o addirittura guadagnandoci.

    Qui, in questo sito citato qui sotto, una qualche anima benemerita ha sistemato i dati ufficiali istat in modo che si possa esplorare l’unico dato certo reso disponibile sia al pubblico che agli scienziati, cioe’ l’eccesso di mortalita’ per sesso, eta’ e regione. Altri dati certi non ci sono, o meglio ci sono ma sono secretati: siamo tuttora l’UNICO paese d’occidente che secreta i dati specifici sull’andamento della pandemia, che il governo possiede ma si rifiuta tuttora di divulgare (dopo molte insistenze li ha dati per ora solo ai Lincei, ma con clausola di non divulgazione). Di nuovo, perche’? In italia ci sono migliaia di istituzioni accademiche e fior di scienziati che saprebbero ricavarne qualcosa di utile per correggere eventuali strategie dimostratesi sbagliate (ad esempio i lockdown, la cui utilita’ e’ molto discussa negli altri paesi liberi). Perche’ i dati li conoscono solo pochi vertici di istituzioni giunti lassu’ con criteri di selezione che sappiamo benissimo tutti che premiano innanzitutto la fedelta’ politica di fazione e di cordata e non certo l’onesta’ intellettuale e la competenza? Ma noi comunque “rifaremmo tutto come prima” dato che “tutto il mondo ci copia” (cit. Conte, con l’ineffabile e periodicamente osannato presidentedelconsiglio-banchiere Draghi che segue a ruota).

    https://data-explorer.it/mortalita/classe_di_eta/
    https://data-explorer.it/mortalita/comparazione/

    Un’ultima cosa ancora di cui mi sono accorto per caso ieri mostrando i dati ad un amico: sul sito dell’ISS, guardate qui il pdf riassuntivo coi dati generali ufficiali al 5 ottobre 2021:

    https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_5_ottobre_2021.pdf

    si parla di “Età media dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi per settimana di decesso”

    “Pazienti deceduti sars-cov-2 positivi”, cioe’ “CON e PER covid”, non “PER covid”!

    In altre parole l’ISS e’ onesto nella comunicazione! E’ l’intepretazione degli esegeti ufficiali che e’ disonesta! (sono le stesse tabelle da cui si ricava che l’eta’ media dei morti per covid e’ quasi uguale all’eta’ media in cui si muore normalmente, che sotto i 50 anni c’e’ solo uno su cento dei morti per/con covid, e che sotto i 30 anni dal punto di vista della significativita’ statistica non e’ morto praticamente nessuno con/per covid, cioe’ che i morti giovanissimi “con/per covid” sono in tutto poche decine su 130000.

    Ma voi, che pur siete nella fascia alta della consapevolezza civile, ve ne eravate accorti?

    La comunicazione ufficiale l’aveva fatto notare ai vostri occhi magari un po’ distratti?

    Gianni, per quanto il suo blog possa essere letto da quattro gatti, consideri la possibilita’ di essere un opinion maker su cui si formano le opinioni altri opinion maker, a effetto valanga. In altre parole per quanto Lei sia convinto di essere solo una cieca e ottusa macchina deterministica manovrata dal caso, c’e’ anche la possibilita’ che possa avere delle grosse responsabilita’ morali, ne tenga un po’ conto: in positivo e in negativo. Senno’ e’ troppo facile, troppo comodo, fare il moralista negando la possibilita’ che responsabilita’ morali possano esistere, e figuriamoci averne: c’e’ un discreto cortocircuito che rende quantomeno incerta tale convinzione.

  9. la leggo da anni, e sono tornato a leggerla per questi ultimi post vax/novax/greenpass, le vorrei chiedere cosa pensa di questo articolo/post di Daniel Horowitz del 9 dicembre scorso

    https://www.theblaze.com/op-ed/horowitz-science-mag-that-warned-about-danger-of-leaky-vaccines-in-2018-posts-false-editors-note-to-cover-for-covid-shots

    su una supposta analogia tra antibiotici e vaccini sull’aumento della pericolosità degli agenti patogeni -se secondo lei è possibile

    la ringrazio, buona giornata,
    Marco.

  10. Grazie del consiglio Nicola. E’ importante perche’ e’ un consiglio. Come hai capito, io ce l’ ho con l’ oppressione, quindi qui in Italia non sono “consigliato”, ma soggetto a “estorzione”.

    Nel merito del consiglio che mi hai dato, essendo il guarito, come tutti i miei familiari (io l’ unico a star male, gli altri senza neanche sentirlo), ritengo che la scelta migliore sia per noi NON vaccinarci in quanto gia’ immuni e con sistemi immunitati gia’ COLLAUDATI se mi si passa il termine. Anche volendo sostenere che il prossimo anno (non 6 mesi) potessimo ricontagiarci, sappiamo che riguariremo. A dispetto della scienzah che vuole infondermi piu’ paure di quelle che gia’ ho

    Curiosita’:
    (io per l’ analisi del sangue svengo, una volta con ritardo, in ascensone .. 🙂 )

  11. Caro Roberto C, forse la tua e’ una reazione al martellamento dall’alto. Qui in Sudafrica non l’abbiamo, c’e’ un larvato invito a vaccinarsi, poi ognuno fa quello che crede. Io mi sono vaccinato, non perche’ credessi ciecamente nel vaccino, ma perche’ mi sembrava corretto farlo.

    E anch’io, come te, ho una paura matta dell’analisi del sangue! In Italia rifiutai un posto di lavoro perche’ la richiedevano. E’ l’ago nella vena che mi terrorizza. 🙂

    Io ti consiglierei, amichevolmente, di vaccinarti. Ma e’ soltanto un consiglio.

  12. Ok. Nicola. Per il mio caso hai ragione. Io ho paura del vaccino, ma di tante cose ho paura nella vita. Non voglio spacciarmi da intrepido. La maggior parte delle mie paure le governo. Es ho paura anche dell’ analisi del sangue e questi giorni sto cercando il coraggio di fare infiltrazioni per la mia discopatia. Tuttavia il.senso del dovere mi porta sempre a scegliere e se necessario a “mettere in minoranza” la paura. Quindi si, ammetto che vi è una componente di repulsione al vaccino in me, ma non è prevalente ti assicuro. Detesto per principio il capovolgimento del pensare di questo ultimo assurdo periodo. Il vaccino dovrebbe essere una gentile offerta ed è diventato una adesione ad una società elitaria, la ragione è centralizzata, tutti i media all’ unisono e senza dibattito, tesi cambiate repentinamente senza spiegazioni e senza guardarsi indietro (vi è un giorno di demarcazione tra giornali pieni della parola Delta e poi pieni della parola Omocron e di Delta non ve ne è più traccia) potrei continuare, ma sono sicuro che ad una persona della tua intelligenza è già chiaro qual ‘ è il mio problema principale. La paura di volare (si, ho pure.questa) la governo, la paura del vaccino la potrei governare, ma prima voglio essere libero

    Ciao

  13. Vede, Wilson, e’ principalmente questione di eta’. E di immediatezza del pericolo.
    La terra sta morendo per inquinamento. Ma cio’ tocchera’ per lo piu’ le generazioni future, dunque (egoisticamente), non e’ un pericolo immediato per quelli come il sottoscritto. Qui si parla del futuro, non del presente.
    Il debito che esplode e’ un problema di tutte le nazioni o quasi, e “aver compagno al duol…”. Inoltre, nonostante i continui “richiami all’ordine”, qui non succede niente. Anzi, l’Italia viene recentemente dichiarata “nazione esempio” per l’Europa.
    Dunque resta il Covid. E’ il maggiore problema attuale, e non e’ problema da poco. In Italia ci sono stati circa 135 000 morti di Covid. Il numero di vittime civili in Italia durante tutta la seconda Guerra mondiale e’ stato di 153 000. Quasi ci siamo, in soli due anni.
    Dunque non deve stupire che il Covid abbia tale rilevanza sui mass-media. Sarebbe stupefacente se non ne avesse. Nessuno ha voglia di morire, specialmente se soffocato. E cio’ vale a qualunque eta’. E non e’ che i No-vax siano sprezzanti del pericolo. Hanno paura del vaccino, e delle sue possibili conseguenze. Dunque anche essi, a modo loro cercano di salvare la pelle, cosi’ come gli altri.
    Non si tratta di isteria, soltanto di paura di lasciarci le penne. Almeno, secondo me.

  14. versione breve del commento:

    Chi frequenta questo blog sa benissimo da quando il blog esiste che viviamo nell’epoca del preteso “rischio zero”, del “principio di precauzione” assurto a legge universale, del perfezionismo assoluto materiale e morale su cui frotte di “esperti”, “competenti”, “salvatori del mondo”, scienziati, moralisti, allarmisti, commentatori, politici e sindacalisti si costruiscono un lucro e una carriera. Cosa puo’ far illudere che per il covid tale regola non valga piu’? La propaganda di guerra? Finche’ ci sara’ un solo morto che risulti positivo al covid, e ne saltera’ fuori sempre uno finche’ tornera’ comodo, oppure finche’ non accadra’ qualcosa d’altro che sia adatto a rubare la scena della catastrofe (cosi’ come il covid l’ha rubata al “debito che esplode” e al “clima che impazzisce”, con gran scorno dei loro sostenitori), non usciremo da questa isteria e da questo opportunismo gregario di massa. Ma solo per entrare nell’epoca di qualcos’altro di equipollente. C’e’ troppa gente che ne fa una professione e un lucro, foss’anche solo mediatico e di visibilita’. A parte che per spiegare il comportamento dell’uomo basta il naturale narcisismo di cui straborda, non occorre cercare una convenienza economica: si e’ disposti a pagare qualsiasi cosa pur di essere al centro dell’attenzione, figurarsi gratis o addirittura guadagnandoci.

  15. @roberto c
    “Hanno pure fatto l’ inferno quando Obama ha reso obbligatoria tale sottoscrizione.”

    E’ opinione abbastanza condivisa che Obama, rendendo obbligatoria l’assicurazione sanitaria privata, abbia fatto un enorme regalo al settore, che gia’ rappresenta di gran lunga la piu’ potente, corporativa e ricca lobby degli USA. Credo che gli americani siano quelli che spendono in assoluto di piu’ per la sanita’ al mondo (in media, il triplo di noi italiani pro capite, dati di qualche anno fa a memoria) pur avendo una sanita’ media che quasi sicuramente e’ peggiore. Fra l’altro li’ i vecchi, a meno che non siano molto ricchi, vengono lasciati morire MOLTO prima che qui in Italia, il problema dell’accanimento terapeutico non si pone.

  16. Carlowdoardo1, lo so, è un mondo ingiusto, ma che ci possiamo fare? Pensi che mi hanno detto che Pfizer viene pagata anche con i miei soldi anche se non ho fruito dei suoi servigi. Addirittura convincono i vaccinati che io fruisco di benefici derivati dalla loro vaccinazione e vogliono essere pagati. Ma che additivo ci mettono in questi vaccini? La grappa?

  17. Carlo Eduardo, non lo dica troppo forte: a qualche forza politica potrebbe venire in mente con la prossima legge di bilancio il bonus no Covid! Tanto c’è il PNRR (neanche a farlo apposta sembra una pernacchia)

  18. ” Chi come Franco Marino (ok, anche io) si è curato in casa e ha dispensato il servizio sanitario nazionale dallo sforzo di curarlo andrebbe indennizzato? Tutto dovrebbe avere una contropartita “.
    E a coloro che non si sono contagiati perché hanno messo in atto tutte le precauzioni possibili, non spetta alcun indennizzo ? Nemmeno un piccolo vitalizio ?

  19. Io penso che tutto debba avere una contropartita. In questo blog lei GP ha concentrato persone che possono concepire una società liberale e meritocratica, ma le società europee sono strutturate con criteri socialisti. In USA si cura chi può pagare, quindi la gente previdente sottoscrive polizze assicurative. Hanno pure fatto l’ inferno quando Obana ha reso obbligatoria tale sottoscrizione.

    Da noi il patto sociale implica che che si paghino le tasse e si curi la gente senza censure sul suo stile di vita quindi fumatori, bevitori, sciatori, vengono anche mobilitati elicotteri per recuperare alpinisti domenicali. Io contribuisco a tutto questo. Non vorrei quindi che vi sia una commissione che censura nessuno stile di vita e dispensa disponibilità di servizi già pagati con esose tasse. Io non sono socialista, ma mi è imposto a maggioranza questo tipo di patto sociale e quindi con annessi e connessi.

    Se poi tutto è opinabile, si potrebbe sostenere l’ inverso. Chi come Franco Marino (ok, anche io) si è curato in casa e ha dispensato il servizio sanitario nazionale dallo sforzo di curarlo andrebbe indennizzato? Tutto dovrebbe avere una contropartita

    E tutto questo convenendo che vi sia ancora in corso un fenomeno che debba essere trattato come una pandemia. Si perché anche questo è opinabile. Per esempio le uniche pandemie che vedo io sono di abusi di potere e stupri di intelligenze

  20. Prof. non ho ascoltato nè ascolto politici, medici e soloni di vario genere ho solo messo in pratica un detto delle mie terre: O’ billoco l’acqua, che tradotto nella fattispecie significa: stanno arrivando guai. Sono vaccinato, ma non “vaccinista convinto”, mi sembra che i novax aspirino ad una “selezione naturale” nu juoco ca me piace. Il mio primo figlio con la moglie entrambi novax se lo sono beccato, stanno bene, così pure i nipotini, ma saccio sulo io o’ core comme m’ sbatte. Saluti Prof.

  21. L’informazione sopra riferita che il ricovero ospedaliero per i non vaccinati conduce alla morte, suggerisce di adottare, per questa fattispecie di contagiati, le seguenti modalità di cura :
    Cure solo a domicilio e in smart working, quando possibile. In presenza facendo ricorso a medici e personale para medico no vax . Mi sembra una soluzione che accontenta tutti.

  22. Tutto giusto, tranne un piccolo fatto.
    I non vaccinati pagano le tasse come i vaccinati. Quindi hanno diritto di essere curati allo stesso modo di questi ultimi, se finiscono in ospedale.
    Il punto è a monte. I non vaccinati si vaccineranno solo quando capiranno la vera gravità del Covid. Una malattia così grave che solo il 2% delle persone muore. E soltanto quando va in ospedale. Se rimane a casa, si salva. Quindi anche questa buffonata delle “persone che muoiono nel loro letto di casa” va vista per quella che è: una buffonata. Perché le terapie domiciliari funzionano, non sono invasive.
    Alcuni amici che hanno avuto il covid e qualche sintomo piuttosto pesante, ho cercato in tutti i modi di non farli ricoverare: si sono salvati. Dove non sono riuscito ad impormi, sono finiti in ospedale. E sono morti.
    Coincidenza? Chissà. Ma io alle coincidenze credo poco, sinceramente.

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