CORSIVO PER RIRE JAUNE

Rire jaune, ridere giallo, in francese significa ridere di ciò di cui si dovrebbe piangere. Del resto, se piangendo non si risolve nulla, tanto vale ridere.
In un articolo (“Europe Wrestling”) ho scritto queste parole: “L’Italia farà finta di fare le riforme, l’Europea farà finta di credere che le ha fatte e le concederà i crediti. L’Italia non li onorerà, farà ancora altri debiti…”. Ora abbiamo la reazione dell’Europa. La signora Ursula von der Leyen è venuta personalmente a consegnare a Draghi quella che i giornalisti hanno chiamato “la pagella dell’Italia”, annunciandoci che siamo promossi col massimo dei voti salvo in una materia (educazione fisica?). Dunque avrei scritto delle sciocchezze, il primo giugno.
E può darsi. Anzi, quando mi accorgerò di avere sbagliato, farò una festa con birra, salsicce, ricchi premi e cotillons. Svenandomi anche a pagare le scommesse perse. Ma vi confesso che, nell’attesa, dormo sonni tranquilli.
Che Draghi annunciasse delle riforme era sicuro. Ci avevano detto che se non le avessimo annunciate non ci avrebbero dato i soldi, e noi mica siamo scemi. Finché si tratta di annunciare, annunciamo anche la venuta del Messia. Quando poi si farà sul serio, bisognerà provvedere adeguatamente, chiamando i migliori truccatori di Hollywood e Cinecittà, per ottenere che le riforme non fatte abbiano la faccia di riforme fatte. Un po’ come quelle dive che, essendo andate largamente al di là dell’età sinodale, sono filmate sotto l’unico angolo visuale ancora accettabile, a debita distanza, con le luci giuste, truccatissime e con uno strato di mezzo centimetro di cerone. Cosicché si possa quasi credere che un uomo miope oltre il lecito se ne innamori. Magie del cinema.
Va bene, ci vado giù pesante. Ma come si può chiedere ad un galantuomo di credere a qualcosa che si è visto promettere da quando aveva i calzoni corti, e non se l’è mai visto “consegnare” (deliver, per chi adora l’inglese) neanche ora che di corto ha soltanto il futuro?
Draghi sarà pure uscito dalla famiglia dei Draghi, ma in Italia i Draghi non emettono più fuoco dalla bocca, per risparmiare sulla bolletta del gas. Anzi, sono talmente ammansiti, che richiedono il reddito di cittadinanza. Per essere pessimista mi basterebbe far notare che Mario Draghi è soltanto un uomo. Ma vado oltre: quand’anche fosse un semidio, un eroe mitologico, capace di gesta degne di Teseo, non crederei a una seria riforma della giustizia. O della Pubblica Amministrazione. Questo vale anche per Brunetta. Quest’uomo ha l’energia di chi è sopravvissuto a tutte le difficoltà, affrontate con un deficit di centimetri che è una manna per i miserabili, ma uno contro tutti, un mini-energumeno contro sessanta milioni di frenatori, può vincere?
In questi giorni è meglio avere un passato radioso che un futuro incerto. Ed anzi – siamo franchi – magari fosse incerto. È purtroppo certo. Certissimo.
Allacciate le cinture.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com

CORSIVO PER RIRE JAUNEultima modifica: 2021-06-24T18:24:14+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo