PRODI O VELTRONI: IL VERO COLPEVOLE

PRODI O VELTRONI: IL VERO COLPEVOLE

Nel corso della sua ultima apparizione in televisione, da Fabio Fazio, Romano Prodi ha affermato che il suo governo sarebbe potuto durare ancora. Egli si è fatto da parte soprattutto perché era venuto meno il suo progetto politico: quello di una coalizione che includesse una parte del centro e l’estrema sinistra. Il governo è caduto a causa dell’annuncio di Walter Veltroni secondo cui in futuro il Pd sarebbe andato da solo. La conseguenza, secondo Prodi, fu il venir meno del collante della maggioranza, al punto che Clemente Mastella andò a gridargli: “Se voi volete fottere me, sono io che fotto prima voi”.

Lo spettatore conclude facilmente il ragionamento da sé: Veltroni ha fatto cadere il governo e da quel momento il Pd ha solo inanellato disastri, tanto che alla fine il suo stesso portabandiera si è dovuto dimettere. Tutto giusto? Per niente.

Veltroni ad alcuni è simpatico, ad altri no, ma non per questo gli si possono attribuire colpe che non ha. Neanche un leader veramente carismatico (e Veltroni non lo è) può imporre al proprio partito una decisione cui esso è francamente ostile. Se dunque il Pd ha deciso di andare da solo non è stato perché lo abbia deciso Walter, a casa sua: è stato perché lo ha deciso il gruppo dirigente. Il segretario si è limitato ad annunciare al Paese questo cambiamento di rotta. Ne è prova il fatto che, checché sia avvenuto dopo quel momento, nessuno gliene ha fatto un torto.

Ragionamento analogo si può fare per quanto riguarda la rinuncia alla proclamata, orgogliosa solitudine e per l’incomprensibile favore fatto a Di Pietro. Per quanti danni quest’ultimo abbia provocato, nessuno ne ha fatto un torto al segretario per l’eccellente ragione che chiunque avesse osato alzare la voce sarebbe stato chiamato in correità. L’attacco di Prodi a Veltroni è dunque ingiusto: il professore sa benissimo che di una decisione è responsabile chi l’adotta, non chi l’annuncia.

Il problema dunque si sposta alla sostanza. È stata una buona idea, quella della battaglia solitaria? Il rifiuto dell’alleanza con una sinistra arcaica significava la scelta di una politica di sinistra moderata e moderna. Il progetto è sembrato essere questo: dal momento che il governo Prodi si è rivelato largamente impopolare; dal momento che potrebbe cadere da un giorno all’altro e dal momento che perderemo le prossime elezioni, dobbiamo disporci ad una traversata del deserto. Dobbiamo porre le basi per la vittoria non alle elezioni del 2008 ma a quelle del 2013. Dopo cinque anni di governo Berlusconi gli italiani voterebbero anche per il diavolo e noi saremo l’unica alternativa. Un’alternativa resa appetibile anche per gli elettori di centro dal fatto che anche durante gli anni di opposizione ci saremo mostrati ragionevoli e moderati. Che dire, di questo progetto? Che era eccellente.

Ma i progetti non valgono più della loro esecuzione. Quel Pd che doveva andare da solo è andato con la peggiore compagnia possibile. Inoltre, un giorno ha tentato la carta della moderazione, un altro ha inseguito la demagogia volgare di Di Pietro, perdendo su ambedue i tavoli. Il risultato è stato il calo drammatico dei consensi e la certificazione finale di questo disastro sono state le dimissioni di Veltroni.

Prodi, il cui governo è stato il peggiore da decenni a questa parte, potrebbe difendersi dicendo che, con una coalizione come la sua, non poteva far di meglio: ma deve riconoscere che, appunto, una coalizione come la sua era una formula sbagliata. È dunque inutile che calunni chi si è limitato a dirlo ad alta voce. Veltroni a sua volta deve essere assolto perché non ha sbagliato solo lui, ma tutta la dirigenza del Pd. Un partito può avere un buon successo sia che abbia una direzione oligarchica (Dc) sia che segua un singolo capo (Forza Italia): ma non l’avrà se non è governato da nessuno e non è capace di seguire una linea politica.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

17 marzo 2009

PRODI O VELTRONI: IL VERO COLPEVOLEultima modifica: 2009-03-17T10:49:39+01:00da Giannipardo
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3 pensieri su “PRODI O VELTRONI: IL VERO COLPEVOLE

  1. Ma perché leggermi di nascosto? Mi creda, non mordo.
    Se qualcuno mi dice che la Terra è piatta, e me lo dice in modo civile e cortese, mi limiterò a dirgli che è un’ipotesi scientificamente abbandonata da tempo. Dunque gradirò i suoi commenti. Il massimo che potrà avvenire, è che saremo in disaccordo. E non ne risentirà la salute di nessuno.
    Lei mi invita a dire il mio parere sul papa ed io temo che la deluderò. Non sono affatto un credente e proprio questo non vorrei ferire i sentimenti dei credenti.
    Un secondo motivo, per non parlarne, è che, anche se dicessi la cosa più logica del mondo, i credenti – se quella cosa fosse contro la loro Fede – non l’ammetterebbero mai. E allora è inutile parlare con loro.
    Qualche volta azzardo qualche scherzo, anche sul Papa, (ne troverà uno sulle Mollichine di oggi) ma, mi creda, mi tengo pronto a chiedere scusa a chi si sentisse offeso dal mio scherzo.
    Infine: biondograno? Su una testa di donna? Non mi faccia sognare, malgrado la mia età avanzata.

  2. E’ da un po’ di giorni che di nascosto la leggo.Per mancanza di coraggio(perche’ con lei ce ne vuole ,e’ un fustigatore!!!)non ho mai commentato,ma avrei avuto piacere leggere sulle parole del papa il suo parere.
    Magari passo dopo e che non ci trovi quello che cerco.
    A presto.

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