L’INDIPENDENZA DELLA GROENLANDIA

L’INDIPENDENZA DELLA GROENLANDIA

La Groenlandia ha votato al 75,54% in favore di una maggiore autonomia: insomma si avvia verso l’indipendenza dalla Danimarca. La notizia sembra poco importante ed invece è significativa. Innanzi tutto, la molla di questa tendenza a staccarsi dalla madrepatria è la speranza che, con il parziale scioglimento dei ghiacci, si possano sfruttare notevoli giacimenti minerari (petrolio, gas, oro): ed è una molla poco intelligente. Nulla dice che la tendenza al “riscaldamento” del clima non si inverta da un anno all’altro, come tante volte è avvenuto. Poi, attualmente Copenaghen versa all’isola quattrocento milioni di euro l’anno (nientemeno, il 30% del pil!), e con l’indipendenza smetterebbe di versarli.

Il punto centrale, che rende interessante la notizia è tuttavia un altro: gli abitanti di quella fresca e notevole isola sono circa sessantamila. In tutto. E non sono neanche ricchi, se hanno un pil di 1,2 miliardi di euro, di cui un terzo è un “fraterno sostegno” danese. Dunque bisogna chiedersi che capacità hanno di difendersi, nel caso qualcuno volesse attaccare la loro famosa indipendenza e sfruttare in proprio le eventuali risorse petrolifere. Andorra, che pure ha più abitanti della Groenlandia, non attaccherebbe certo questo nuovo paese, anche perché non ha né una flotta né sbocchi sul mare: ma Malta, con i suoi oltre quattrocentomila abitanti, potrebbe farne un solo boccone. Il Lussemburgo, più popoloso di Malta e ricchissimo, la Groenlandia potrebbe conquistarla pagando da casa sua una spedizione di mercenari. Per non parlare di autentici giganti come l’Islanda o l’Irlanda.

Insomma, il comportamento di questi isolani è consolante: a volte pensiamo di abitare il Paese più demente d’Europa ma c’è chi ci batte. C’è gente che ha completamente dimenticato che l’indipendenza è tale se si ha la forza di difenderla. Nella seconda metà del Ventesimo Secolo le grandi potenze europee, popolosissime e cariche di glorie militari, hanno talmente avuto paura di non essere in grado di far fronte ad un attacco sovietico da avere stretto delle alleanze. Queste implicavano l’entrata in guerra della Francia se la Germania fosse stata attaccata, o l’entrata in guerra della Germania se la Francia fosse stata attaccata. Ma se la Groenlandia facesse parte di un’alleanza, siamo sicuri che il Portogallo – per fare un nome – muoverebbe guerra alla Spagna per difendere la Groenlandia?

L’Europa s’è chiesta – sbagliando – se dovesse o no morire per Danzica. Quella Danzica rappresentava infatti – come poi s’è visto – la libertà dell’Europa o il dominio nazista sull’intero continente. Ma la capitale della Groenlandia, di cui nessuno conosce il nome, farebbe porre il dubbio che si è posto per Danzica? Non dimentichiamolo: il mondo intero non si è mosso quando Hitler s’è annesso la Cecoslovacchia. E la Cecoslovacchia era molto più importante della Groenlandia. Meglio far parte di un grande paese che avere un’indipendenza di cartone. Oppure si conceda l’indipendenza alla Groenlandia: così una volta o l’altra impara.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

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26 novembre 2008

 

L’INDIPENDENZA DELLA GROENLANDIAultima modifica: 2008-11-27T15:57:15+01:00da Giannipardo
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