ERRORI DI PRONUNCIA

Per i meridionali lo scontro tra vocali può dare esiti drammatici. Per questo, avendo difficoltà a pronunciare il gruppo “sr” o (meno frequentemente) “sl”, interpongono una “d”, pronunciando “Israele” come “Isdraele”, “sradicare” come “sdradicare” e perfino “sdlittare” (quando non “sdilittare”) per “slittare”. Per non dire che psicologico diviene “pissicologico”. Ma si tratta solo di difetti di pronuncia, del resto non rarissimi anche fuori di Sicilia: basti pensare che tutti gli italiani, trovando difficile la pronuncia di “Basra”, l’hanno prima trasformata in “Bàssora”; poi, per ancor maggiore comodità, in “Bassòra”. Viceversa non c’è modo d’insegnare che si pronuncia Wladìmir e non Wlàdimir. Si tratta comunque di un fenomeno che si verifica un po’ dovunque. Per esempio, un francese di mia conoscenza aveva tendenza a pronunziare la parole “psychologue” come “spychologue”. Del resto, la parola “fromage” è deformazione di “formage” e la parola spagnola “milagro” è deformazione di miracolo, con la “l” e la “r” che si scambiano il posto. Tuttavia il campionato del mondo l’ha battuto una professoressa (!) che una volta è riuscita a parlare di Wittìgenstein, mettendo l’accento su una vocale che non c’è.

 

 Gianni Pardo

ERRORI DI PRONUNCIAultima modifica: 2008-10-05T13:46:42+02:00da Giannipardo
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