IL PAPA È UN DESPOTA?

 Nomen omen, dicevano i romani: il nome indica la natura della cosa. Se uno si chiama Quattrocchi, è normale che porti gli occhiali. Ma questo solo per scherzare. Nella realtà, bisogna stare particolarmente attenti proprio al caso contrario: che la cosa non corrisponda né al nome né a ciò che se ne dice.

 

Nell’ambito politico ci sono delle connotazioni ovvie. Democrazia uguale positivo, dittatura uguale negativo. E fin qui si potrebbe anche concordare. Anche se la dittatura, nella Roma repubblicana, era tutt’altro che negativa. Il guaio è che la stessa connotazione si applica a monarchia. E qui invece si deve distinguere. La monarchia può essere costituzionale o assoluta. Costituzionale è quella inglese, assoluta fu quella di Luigi XIV, in Francia, e tuttavia chi confonderebbe il Re Sole con Stalin?

 

La distinzione più significativa è fra potere assoluto e dispotismo. Montesquieu sostiene che mentre la molla fondamentale del dispotismo è la paura che tutti i cittadini hanno dell’onnipotente padrone, la molla fondamentale della monarchia assoluta è l’honneur. Anche se per onore Montesquieu intendeva la coscienza del proprio rango, la vanità del proprio status, il rapporto di cortigiano, il continuo sforzo di conquistare la benevolenza del sovrano per ricavarne benefici.

 

Ovviamente, il grande pensatore, mentre scriveva queste cose nell’Esprit des Lois, aveva sotto gli occhi le istituzioni della Francia ed esse non possono essere applicate a tutti i paesi. Se a volte la distinzione fra dispotismo e monarchia assoluta potrebbe risultare azzardata, per gli ultimi tre Luigi non c’è ragione di considerarli biechi tiranni. A Bisanzio, quando il nuovo califfo arrivava al potere, per eliminare possibili concorrenti per il trono, come prima cosa faceva ammazzare tutti i propri parenti; il re di Francia, quanto ad immoralità, si limitava ad avere decine di amanti e, nel caso di Luigi XIV, anche a difendere Molière contro i devoti che si ritenevano offesi.

 

Si può e si deve essere contro la monarchia assoluta. Anche il migliore dei sovrani può tralignare. Lo stesso Luigi XIV passò, nel corso del suo lungo regno, da amatore d’arte e di donne a bigotto, fino a commettere l’enorme errore della Revoca dell’Editto di Nantes.

 

Le istituzioni valgono quanto il paese che le applica. La Gran Bretagna , pur non avendo nemmeno una Costituzione, ha una vera monarchia costituzionale ed è una perfetta democrazia, mentre in passato le Repubbliche democratiche est-europee, pur essendo repubbliche e pur avendo costituzioni scritte e perfette, furono di fatto satrapie sanguinarie.

 

La discussione ha ripreso interesse perché la Santa Sede è stata sotto giudizio nel consiglio d’Europa. Secondo Strasburgo, lo Stato della Città del Vaticano potrebbe non corrispondere agli standard richiesti per la qualità di Stato Osservatore, nell’Ue. Come ha detto a dicembre il rappresentante inglese David Wilshire, “La sua mancanza di istituzioni democratiche e alcune sue posizioni in materia di diritti umani ne fanno un caso a parte”.

 

Un caso a parte? Un caso scandaloso, sulla carta: si tratta infatti dell’ultima monarchia assoluta d’Europa. Ma come negare che sia una monarchia speciale? Innanzi tutto, lo SCV è nelle mani di un uomo anziano, scapolo, perbene, eletto per cooptazione e non perché figlio di suo padre. Inoltre, la sua età e il suo disinteresse sono una garanzia. Tuttavia, salvo che al momento dell’elezione del nuovo pontefice, il Vaticano è uno Stato antidemocratico, senza dubbio. Ma la sostanza conta più della forma. Questo assolutismo non fa paura a nessuno. Personalmente, pur essendo un perfetto miscredente, non esiterei, se mi fosse utile, a prenderne la nazionalità.

 

Gianni Pardo, www.pardo.ilcannocchiale.it

 

27 gennaio 2008

 

 

IL PAPA È UN DESPOTA?ultima modifica: 2008-08-20T09:28:06+02:00da Giannipardo
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