L’INVITO IRRIFERIBILE

L’INVITO IRRIFERIBILE
Innanzi tutto i fatti, come li racconta la giornalista Laura Cesaretti. A “Ballarò”, a proposito della crisi finanziaria, Veltroni ha affermato: “Se Berlusconi mi dice che c’è bisogno sono pronto”. Berlusconi, intercettato dai cronisti, “fa spallucce” e reagisce con le parole: “Me ne frego”. Ovviamente in molti si sono stracciati le vesti. Se ne frega del capo dell’opposizione? Berlusconi ha poi chiarito che “se ne fregava dei giornalisti, o della loro domanda”: ed effettivamente la risposta sarebbe accettabile se la domanda fosse stata: “che ne pensa dell’affermazione di Veltroni…”? Ma di fatto, tutti hanno riferito le sue parole come se avesse detto: “Me ne frego di Veltroni” e questo sarebbe molto spiacevole. Ciò concesso, andiamo alla sostanza del problema.
Il mondo vive una crisi finanziaria drammatica. Per contrastarla, il paese economicamente più forte della Terra sta impegnando tutte le proprie risorse e non è detto che ci riesca. Anche altrove, a Londra come a Berlino, a Parigi come a Tokyo, dinanzi all’entità del disastro i più competenti economisti e i più grandi politici si mettono le mani nei capelli. Ed ecco arriva Veltroni, uno che non ha nessuna competenza economica e, novello Achille sotto la tenda, dice olimpico: se mi chiamate e mi va, vengo e risolvo tutto. È proprio strano che si abbia voglia di esclamare il famoso “Ma mia faccia il piacere!” di Totò?
Chi è disposto a dare una mano al prossimo in difficoltà si dimostra umano e generoso. Ma se chi è in difficoltà è un chirurgo che opera a cuore aperto e chi gli dice “se c’è bisogno sono pronto” è un portantino, c’è da mettersi a ridere. Infatti quelle parole significano: “sono pronto a risolvere il problema”. Walter Veltroni, in queste ultime settimane, ha proprio smarrito il senso delle proporzioni. Berlusconi ha perso la pazienza? Ha fatto male. Ma sono molti, quelli che non l’avrebbero persa?
Si può tuttavia fare l’ipotesi che la frase avesse un altro senso. Il leader del Pd non voleva dire – come pure ha detto – “se c’è bisogno sono pronto”: infatti il bisogno è evidente a chiunque abbia occhi per leggere un giornale od orecchie per ascoltare le notizie. Voleva dire: “Se l’opposizione può contribuire a fronteggiare il problema, è pronta a farlo”. Per esempio predicando fiducia; per esempio non dando addosso al governo in materia economica proprio ora; per esempio ripetendo che l’Italia e il mondo sono gli stessi di due o tre mesi fa; che, insomma, tutto tornerà a posto in breve tempo. Ma sarebbe credibile? L’opposizione, per come si comporta attualmente, sarebbe pronta a far affondare la penisola nel Mediterraneo, se solo questo servisse a far cadere il governo Berlusconi.
Veltroni, in questa occasione, beneficerà del plauso e della solidarietà dell’intera stampa e del mondo ufficiale. E potrà essere contento del risultato. Quello che ignorerà, perché nessun giornale lo scriverà, è che molta gente, in questa occasione, avrà sogghignato. Berlusconi non avrebbe dovuto risponderei con un “me ne frego”, ma con quell’invito di cui Beppe Grillo si è fatto quasi un’esclusiva.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
8 ottobre 2008

L’INVITO IRRIFERIBILEultima modifica: 2008-10-09T11:06:04+02:00da Giannipardo
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “L’INVITO IRRIFERIBILE

  1. L’anarchico – mi scusi – sarà pure intelligente ma somiglia a qualcuno che, a tavola, disprezza tutti i piatti che gli portano. Ma alla fine che fa, muore di fame o mangia qualcosa?

  2. Ilo problema caro Gianni, al di là di ogni colore politico, è che forse il popolo (o i popoli della terra in genere) non ha capito che i politici fanno sempre e solo giochi di potere. Berlusconi è un ricco arrogante imprenditore che pensa che l’Italia si governi come se fosse Mediaset; di contro Veltroni – come tutti quelli di ogni opposizione – dice che senza Berlusconi il Paese andrebbe meglio. La Sinistra ha avuto le sue possibilità di dimostrare le proprie convinzioni e idee, ma poi, una volta al governo, non c’è riuscita. E nessuno ci riuscirà mai se continueranno in eterno le solite diatribe che non portano a niente, se non al disfacimento totale. Buona giornata da uno che di cuore è anarchico e che sa che per essere anarchici bisogna essere intelligenti e preparati.

I commenti sono chiusi.